Evangelizzazione

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Il termine, che designa l'attività dei cristiani volta a suscitare e alimentare la fede, è stato usato inizialmente in contesto ufficiale da Robert Speer nel 1900, alla Conferenza ecumenica della Chiesa Presbiteriana degli Stati Uniti d'America.

In ambito cattolico, il suo impiego si è esteso ampiamente, soprattutto dopo il concilio Vaticano II.

I significati del termine

Intesa inizialmente nel quadro del ministero della parola, l'evangelizzazione riceve - a partire dal 1974, al sinodo dei vescovi sulla "evangelizzazione del mondo contemporaneo" - un'accezione più ampia: "ogni attività mediante la quale il popolo di Dio suscita e mitre la fede viva" ( Instrumenmm laboris II, 26 ); in particolare "la predicazione della parola, la testimonianza della vita e l'amministrazione dei sacramenti".

L'esortazione postsinodale di Paolo VI Evangelii nuntiandi ( 1975 ) conferma questa comprensione ampia e globale; "Nessuna definizione parziale e frammentaria può dare ragione della realtà ricca, complessa e dinamica, qual è quella dell'evangelizzazione" ( n. 17 ).

Essa appare, piuttosto, "un processo complesso e dagli elementi vari: rinnovamento dell'umanità, testimonianza, annuncio esplicito, adesione del cuore, ingresso nella comunità, accoglimento dei segni, iniziative di apostolato.

Questi elementi … sono complementari e si arricchiscono vicendevolmente.

Bisogna sempre guardare ciascuno di essi integrandolo con gli altri" ( n. 24 ).

L'evangelizzazione comprende pertanto la testimonianza di vita, la predicazione vivente, la liturgia della parola, la catechesi, l'uso dei mass-media, il contatto personale, i sacramenti, la pietà popolare ( nn. 41-48 ).

In realtà, questa dilatazione semantica apre la porta a un impiego inflazionato del termine, che ne estenua la precisione linguistica.

Complessità e momenti dell'evangelizzazione

Il fenomeno, tuttavia, è sintomo di una consapevolezza crescente: l'azione pastorale e chiamata a superare la gestione dell'esistente, per riprendere con energia la proposta convincente del Vangelo a tutti gli uomini.

Questo imperativo, che risponde ai caratteri propri del nostro tempo - situazione davvero inedita, anche se non senza analogie, sotto il profilo religioso e pastorale - conduce alla nuova evangelizzazione, proclamata con forza da Giovanni Paolo II: nuova nel suo ardore, nel suo metodo, nelle sue espressioni.

Un guadagno autentico e non contingente del sinodo sulla evangelizzazione è senz'altro l'aver ribadito con chiarezza che essa non si limita alla proclamazione di parole, ma, secondo la genuina visione cristiana della Rivelazione ( che avviene sempre con eventi e parole tra loro intimamente connessi, cfr. Dei Verbum, 2 ) si pone come testimonianza della vita, annuncio esplicito, evangelizzazione delle culture, inculturazione della fede, secondo una dialettica in cui presenza-testimonianza e dialogo-servizio, continuamente si intrecciano e reciprocamente si chiariscono.

In questo quadro emerge l'importanza attuale della prima evangelizzazione anche nei paesi di antica cristianità, dove ci sono "un gran numero di persone che hanno ricevuto il battesimo, ma vivono al margine della vita cristiana" ( Evangelii nuntiandi, 52 ).

Essa comporta "un'attività complessa e diversificata, che si designa talvolta col nome di 'preevangelizzazione', ma che è già, a dire il vero, l'evangelizzazione, benché al suo stadio iniziale e ancora incompleto" ( n. 51 ).

Si tratta dunque di un'azione pastorale che si sviluppa in un processo.

Esso comporta anzitutto la testimonianza della vita e una capacità di presenza significativa negli ambiti della vita concreta, della società, della produzione e della comunicazione della cultura: è il momento della praeparatio evangelica ( preparazione evangelica ) che tende a far scoprire ( o riscoprire ) all'uomo quei valori di civiltà e di umanesimo autentico, che oggettivamente aprono la possibilità di una comprensione e di un positivo interesse nei confronti della parola della fede.

Una capacità di manifestare, poi, la verità del Vangelo in forma essenziale e convincente: è il momento dei prolegomena fidei ( preannunci della fede ) e del primo annuncio della verità cristiana, dove trovano spazio le ragioni della fede e si fanno chiari i suoi contorni essenziali.

Per condurre, infine, a una prima convinta adesione alla persona di Cristo, al suo messaggio, alla sua concezione di vita, al Dio di cui egli è personalmente la manifestazione e il volto: è il momento della conversio ( conversione ), obiettivo fondamentale e proprio della evangelizzazione, perché l'uomo possa ricevere il dono della vita.

Si apre così l'itinerario catecumenale, con la progressiva intelligenza della fede e il consolidamento della vita cristiana, che culmina nella celebrazione dei sacramenti pasquali ( iniziazione cristiana ).

v. Annuncio; Kérygma

Magistero

C.E.I. Nota p. - Evang. e sacramenti - 12-7-1973

C.E.I. Nota p. - Evang. e sacr. della Penitenza e dell'Unzione degli infermi - 12-7-1974

Il dovere dell'evangelizzazione da compiersi, nel rispetto dell'altrui coscienza e opinione, ma con altrettanto cresciuta sollecitudine di testimonianza, di esempio e di assistenza, e con altrettanto aumentata sapienza di motivi e di mezzi persuasivi: l'evangelizzazione sarà pedagogicamente più riguardosa e più attraente, ma non mai rinunciataria

Catechesi Paolo VI
30-10-1974

C.E.I. Nota p. - Evang. e sacr. del Matrimonio - 20-6-1975

Il risveglio della vocazione fondamentale è specifica della Chiesa fedele e responsabile, quella della sua missione di annunciare il Vangelo in tutte le direzioni della terra, e la cresciuta consapevolezza dei bisogni spirituali e morali del mondo moderno conferiscono al tema un'attualità, che sembra coronare perfettamente la maturazione religiosa dell'Anno Santo.

Catechesi Paolo VI
7-1-1976

Si tratta del confronto di due parti fondamentali: dell'attività della Chiesa da una parte; del miglioramento delle condizioni nella società contemporanea dall'altra.

Catechesi Paolo VI
22-9-1976

C.E.I. Nota p. - Evang. e ministeri - 15-8-1977

La parola "Evangelizzazione" viene dal "Vangelo", che significa "Buona Novella"

Omelia Giovanni Paolo II
14-5-1982

Questo fu l'inizio salvifico della conoscenza della gloria di Dio che rifulge sul volto di Cristo: l'inizio dell'evangelizzazione dell'America, l'inizio della fede e della Chiesa nel Nuovo mondo.

Omelia Giovanni Paolo II
10-10-1984

Occorre essere consapevoli dell'importanza di innestare la rinnovata evangelizzazione su queste radici comuni dell'Europa.

Discorso Giovanni Paolo II
11-10-1985

Non solo i giovani, ma anche le comunità e gli stessi Pastori debbono prendere sempre più coscienza d'un dato fondamentale per l'evangelizzazione: laddove Dio non occupa il primo posto, laddove non è riconosciuto e adorato come il Bene supremo, la dignità dell'uomo è messa a repentaglio.

È pertanto urgente portare l'uomo di oggi a "scoprire" il volto autentico di Dio, che si è rivelato a noi in Gesù Cristo.

Angelus Benedetto XVI
28-8-2005

Modello impareggiabile di evangelizzazione è la Vergine Maria, che ha comunicato al mondo non un'idea, ma Gesù, Verbo incarnato.

Angelus Benedetto XVI
23-12-2007

L'autentico evangelizzatore va incontro all'altro « per offrire proprio la salvezza di Gesù » e lo « fa umilmente con il dialogo ».

Meditazione Francesco
8-5-2014

Di più: evangelizzare non è mai « fare la passeggiata; ridurre il Vangelo a una funzione; fare proselitismo ».

Invece, ha messo in guardia Francesco, « se tu dici che sei cattolico, che hai ricevuto il battesimo, che sei cresimato o cresimata, devi andare oltre e portare il nome di Gesù: è un obbligo! ».

Significa, in sostanza, « andare e condividere la vita degli altri, accompagnare nel cammino della fede, far crescere nel cammino della fede ».

Meditazione Francesco
9-9-2016

Anzitutto, ha rilevato, « è lo Spirito che spinge » e « dice a Filippo "àlzati", prima parola; "accostati", seconda parola; e terza parola, "parti dalla situazione" ».

Meditazione Francesco
19-4-2018

Senza lo Spirito Santo non c'è evangelizzazione.

E « lui è il protagonista dell'evangelizzazione, noi siamo i servitori.

Meditazione Francesco
11-6-2018

Concilio Ecumenico Vaticano II

Esigenza della cattolicità della Chiesa Ad gentes 1
e suo compito essenziale Ad gentes 5
Cominciò a Pentecoste Ad gentes 4
Ne è fonte e culmine l'Eucaristia Presbyterorum ordinis 5
… e conversione Ad gentes 13
Parte preziosa dei laici Lumen gentium 35
  Apostolicam actuositatem 6
  Apostolicam actuositatem 13
e loro formazione Apostolicam actuositatem 31
I sacerdoti devono suscitare nei fedeli interesse per l'… Presbyterorum ordinis 9
v. Apostoli; Chiesa; Missioni; Vangelo

Catechismo della Chiesa Cattolica

La missione - un'esigenza della cattolicità della Chiesa 849ss
La loro partecipazione all'ufficio profetico di Cristo 905
La vita religiosa 927ss
Vita morale e testimonianza missionaria 2044
« Rendere testimonianza alla verità » 2472
Comp. 80; 166; 172; 184; 190

Rinnovamento Catechesi

Le forme della predicazione pubblica 22
L'evangelizzazione 25
La pre-evangelizzazione 26
La catechesi 30
L'attività missionaria 50
Predicare Gesù uomo perfetto 59
Predicare Gesù Cristo, Salvatore e Capo di tutto il creato 66
L'adattamento della parola rivelata, legge della catechesi 76
La dimensione "spirituale" del mistero cristiano: la continua azione dello Spirito Santo 79
Il corpo episcopale 191
I religiosi e le religiose 194
Tra i laici cristiani 196

Compendio della dottrina sociale

Dottrina sociale, evangelizzazione e sociale

7; 10; 82
Evangelizzare il sociale e società umana 63
Evangelizzazione e promozione umana 66
Dottrina sociale, strumento di evangelizzazione 67
Chiesa e diritto ad evangelizzare il sociale 70; 71
Comunità ecclesiale ed evangelizzazione 83
Gesù e l'umanità da evangelizzare 259
Chiesa e libertà di evangelizzazione 426
Dottrina sociale e nuova evangelizzazione 523

Pastorale sociale, evangelizzazione e sociale

524; 526
Nuova evangelizzazione e opere 525
Dottrina sociale, catechesi ed evangelizzazione 530
Vescovo ed evangelizzazione del sociale 539