Giudici |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
D. Il regno di Abimèlech |
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1 Ora Abimèlech, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e disse loro e a tutta la parentela di sua madre: | |||||
2 « Dite agli orecchi di tutti i signori di Sichem: È meglio per voi che vi governino settanta uomini, tutti i figli di Ierub-Baal, o che vi governi un solo uomo? Ricordatevi che io sono del vostro sangue ». |
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3 I fratelli di sua madre parlarono di lui, ripetendo a tutti i signori di Sichem quelle parole e il cuor loro si piegò a favore di Abimèlech, perché dicevano: « È nostro fratello ». | |||||
4 Gli diedero settanta sicli d'argento che tolsero dal tempio di Baal-Berit; con essi Abimèlech assoldò uomini sfaccendati e audaci che lo seguirono. |
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5 Venne alla casa di suo padre, a Ofra, e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, figli di Ierub-Baal, settanta uomini. Ma Iotam, figlio minore di Ierub-Baal, scampò, perché si era nascosto. |
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6 Tutti i signori di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimèlech presso la Quercia della Sede che si trova a Sichem. |
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Apologo di Iotam |
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7 Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizim e, alzando la voce, gridò: « Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi! |
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8 Si misero in cammino gli alberi per ungere un re su di essi. Dissero all'ulivo: Regna su di noi. |
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9 Rispose loro l'ulivo: Rinuncerò al mio olio, grazie al quale si onorano dèi e uomini, e andrò ad agitarmi sugli alberi? | |||||
10 Dissero gli alberi al fico: Vieni tu, regna su di noi. | |||||
11 Rispose loro il fico: Rinuncerò alla mia dolcezza e al mio frutto squisito, e andrò ad agitarmi sugli alberi? |
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12 Dissero gli alberi alla vite: Vieni tu, regna su di noi. | |||||
13 Rispose loro la vite: Rinuncerò al mio mosto che allieta dèi e uomini, e andrò ad agitarmi sugli alberi? |
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14 Dissero tutti gli alberi al rovo: Vieni tu, regna su di noi. | |||||
15 Rispose il rovo agli alberi: Se in verità ungerete me re su di voi, venite, rifugiatevi alla mia ombra; se no, esca un fuoco dal rovo e divori i cedri del Libano. | |||||
16 Ora voi non avete agito con lealtà e onestà proclamando re Abimèlech, non avete operato bene verso Ierub-Baal e la sua casa, non lo avete trattato secondo il merito delle sue azioni … | |||||
17 Perché mio padre ha combattuto per voi, ha esposto al pericolo la vita e vi ha liberati dalle mani di Madian. | |||||
18 Voi invece oggi siete insorti contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoi figli, settanta uomini, sopra una stessa pietra e avete proclamato re dei signori di Sichem Abimèlech, figlio della sua schiava, perché è vostro fratello. | |||||
19 Se dunque avete operato oggi con sincerità e con integrità verso Ierub-Baal e la sua casa, godetevi Abimèlech ed egli si goda voi! | |||||
20 Ma se non è così, esca da Abimèlech un fuoco che divori i signori di Sichem e Bet-Millo; esca dai signori di Sichem e da Bet-Millo un fuoco che divori Abimèlech! ». |
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21 Iotam corse via, si mise in salvo e andò a stabilirsi a Beer, lontano da Abimèlech suo fratello. | |||||
Rivolta dei Sichemiti contro Abimèlech |
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22 Abimèlech dominò su Israele tre anni. | |||||
23 Poi Dio mandò un cattivo spirito fra Abimèlech e i signori di Sichem e i signori di Sichem si ribellarono ad Abimèlech. |
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24 Questo avvenne perché la violenza fatta ai settanta figli di Ierub-Baal ricevesse il castigo e il loro sangue ricadesse su Abimèlech loro fratello, che li aveva uccisi, e sui signori di Sichem, che gli avevano dato mano per uccidere i suoi fratelli. | |||||
25 I signori di Sichem posero agguati contro di lui sulla cima dei monti, rapinando chiunque passasse vicino alla strada. Abimèlech fu informato della cosa. |
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26 Poi Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli vennero e si stabilirono a Sichem e i signori di Sichem riposero la fiducia in lui. | |||||
27 Usciti nella campagna, vendemmiarono le loro vigne, pigiarono l'uva e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro Dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimèlech. |
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28 Gaal, figlio di Ebed, disse: « Chi è Abimèlech e che è Sichem, perché dobbiamo servirlo? Non dovrebbero piuttosto il figlio di Ierub-Baal e Zebul, suo luogotenente, servire gli uomini di Camor, capostipite di Sichem? Perché dovremmo servirlo noi? |
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29 Se avessi in mano questo popolo, io scaccerei Abimèlech e direi: Accresci pure il tuo esercito ed esci in campo ». | |||||
30 Ora Zebul, governatore della città, udite le parole di Gaal, figlio di Ebed, si accese d'ira | |||||
31 e mandò messaggeri ad Abimèlech in Aruma per dirgli: « Ecco Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli sono venuti a Sichem e sollevano la città contro di te. | |||||
32 Alzati dunque di notte con la gente che hai con te e tendi un agguato nella campagna. | |||||
33 Domattina, non appena spunterà il sole, ti alzerai e piomberai sulla città mentre lui con la sua gente ti uscirà contro: tu gli farai quel che troverai opportuno ». | |||||
34 Abimèlech e tutta la gente che era con lui si alzarono di notte e tesero un agguato contro Sichem, divisi in quattro schiere. | |||||
35 Gaal, figlio di Ebed, uscì e si fermò all'ingresso della porta della città; allora Abimèlech usci dall'agguato con la gente che aveva. | |||||
36 Gaal, vista quella gente, disse a Zebul: « Ecco gente che scende dalle cime dei monti ». Zebul gli rispose: « Tu vedi l'ombra dei monti e la prendi per uomini ». |
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37 Gaal riprese a parlare e disse: « Ecco gente che scende dall'Ombelico della terra e una schiera che giunge per la via della Quercia dei Maghi ». | |||||
38 Allora Zebul gli disse: « Dov'è ora la spavalderia di quando dicevi: Chi è Abimèlech, perché dobbiamo servirlo? Non è questo il popolo che disprezzavi? Ora esci in campo e combatti contro di lui! ». |
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39 Allora Gaal uscì alla testa dei signori di Sichem e diede battaglia ad Abimèlech. | |||||
40 Ma Abimèlech lo inseguì ed egli fuggì dinanzi a lui e molti uomini caddero morti fino all'ingresso della porta. | |||||
41 Abimèlech ritornò ad Aruma e Zebul cacciò Gaal e i suoi fratelli, che non poterono più rimanere a Sichem. | |||||
Distruzione di Sichem e presa della torre di Sichem |
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42 Il giorno dopo il popolo di Sichem uscì alla campagna e Abimèlech ne fu informato. | |||||
43 Egli prese la sua gente, la divise in tre schiere e tese un agguato nella campagna: quando vide che il popolo usciva dalla città, si mosse contro di essi e li batté. | |||||
44 Abimèlech e la sua gente fecero irruzione e si fermarono all'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su quelli che erano nella campagna e li colpirono. | |||||
45 Abimèlech combatté contro la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi distrusse la città e la cosparse di sale. | |||||
46 Tutti i signori della torre di Sichem, all'udir questo, entrarono nel sotterraneo del tempio di El-Berit. | |||||
47 Fu riferito ad Abimèlech che tutti i signori della torre di Sichem si erano adunati. |
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48 Allora Abimèlech salì sul monte Zalmon con tutta la gente che aveva con sé; prese in mano la scure, tagliò un ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise in spalla; poi disse alla sua gente: « Quello che mi avete visto fare, fatelo presto anche voi! ». | |||||
49 Tutti tagliarono ciascuno un ramo e seguirono Abimèlech; posero i rami contro il sotterraneo e bruciarono tra le fiamme la sala con quelli che vi erano dentro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne. |
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Assedio di Tebes e morte di Abimèlech |
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50 Poi Abimèlech andò a Tebes, la cinse d'assedio e la prese. | |||||
51 In mezzo alla città c'era una torre fortificata, dove si rifugiarono tutti i signori della città, uomini e donne; vi si rinchiusero dentro e salirono sul terrazzo della torre. | |||||
52 Abimèlech, giunto alla torre, l'attaccò e si accostò alla porta della torre per appiccarvi il fuoco. | |||||
53 Ma una donna gettò giù il pezzo superiore di una macina sulla testa di Abimèlech e gli spaccò il cranio. | |||||
54 Egli chiamò in fretta il giovane che gli portava le armi e gli disse: « Tira fuori la spada e uccidimi, perché non si dica di me: l'ha ucciso una donna! ». Il giovane lo trafisse ed egli morì. |
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55 Quando gli Israeliti videro che Abimèlech era morto, se ne andarono ciascuno a casa sua. | |||||
56 Così Dio fece ricadere sopra Abimèlech il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli. | |||||
57 Dio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto; così si avverò su di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal. |
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Indice |
9,1 | Abimèlech: questa storia è stata messa qui perché Abimèlech era il figlio di Gedeone-Ierub-Baal; in realtà non si tratta della storia di un giudice, nemmeno della storia di Israele; Abimelech è figlio di una sichemita; è scelto come re dai cananei di Sichem; si circonda di avventurieri; le sue uniche imprese furono: il massacro dei suoi fratelli, la sua lotta contro i rivoltosi di Sichem e l'assalto alla città israelita di Tebes, dove fu ucciso ignominiosamente. Il racconto è certamente storico e ci chiarisce le condizioni dell'epoca: Israele e Canaan vivono in buon vicinato e il regime politico rappresentato da questo regno è uguale alla situazione che le lettere di Amarna ci fanno conoscere a proposito di questa regione nel sec. XIV a.C. Lo scacco di Abimèlech serviva allo scopo del redattore deuteronomista: non ci può essere, in Israele, se non un re scelto da Jahve. |
9,6 | Bet-Millo: probabilmente è identica a Migdal-Sichem dei
v 46 e
v 49. - stele: ha-maççebah, conget.; il TM ha: « eretta », muççab. |
9,7ss | Iotam: si tratta di un apologo che, nella bibbia, è il primo esempio di favola in cui si fanno parlare piante o animali ( cf.
2 Re 9;
Ez 17,3-10 e più volte nei Proverbi ). Ma questo genere letterario è universale ( Mesopotamia, Egitto, Grecia, ecc. ). Questa favola ha potuto avere un'esistenza indipendente prima di essere utilizzata per illustrare la storia di Ierub-Baal e di Abimèlech. |
9,8-15 | Questo apologo, scritto in poesia, appartiene al genere sapienziale, coltivato in tutto il Vicino Oriente, e prepara da lontano le parabole dei vangeli. |
9,16-20 | I vv 16-20 applicano la favola alla situazione creata dal regno di Abimèlech e si concludono con un appello alla « sincerità ». 9,16 le sue azioni: la frase, interrotta da un inciso, continua nel v 19. |
9,22 | Israele: nota redazionale. Abimèlech non ha mai regnato su « Israele ». |
9,23 | Come poteva Dio mandare uno spirito cattivo? |
9,24 | ricevesse il castigo: alla lettera « per far ricadere ( il crimine ) » …, secondo i LXX; « perché venga » secondo il TM. |
9,26 | figlio di Ebed: con il TM: alla lettera « figlio di uno schiavo » ( `ebed ); BJ con volg. ha: « figlio di Obed »; idem nei versetti seguenti. Si tratta di un cananeo, alleato ai sichemiti, o forse egli stesso sichemita ( v 28 ). Aizza gli abitanti di Sichem contro Abimèlech che non risiede nella città e vi è rappresentato da Zebul. |
9,27 | Festa religiosa alla fine della rivolta. |
9,28 | servire: « non dovrebbero piuttosto … servire », conget.; il TM ha: « servite ». |
9,29 | e direi: con i LXX; il TM legge: « ed egli disse ad Abimèlech ». |
9,31 | sollevano: me'îrîm, conget.; il TM ha: « assediano », çarîm. |
9,37 | ombelico della terra: forse un poggio su uno dei monti intorno a Sichem; viene considerato il luogo dove la terra si congiunge al cielo e diventa il centro religioso del mondo. Per Ezechiele l'ombelico è Gerusalemme ( Ez 38,12 ), per i Babilonesi è Babilonia. - Quercia dei Maghi: dev'essere identificata con la « quercia di More », cioè « quercia dell'istruttore » o dell'« indovino » ( Gen 12,6; Dt 11,30). |
9,45 | cosparse di sale: gesto simbolico che deve rendere la terra sterile. Gli scavi di Sichem conservano segni di una distruzione della città durante il XII sec. a.C. |
9,46 | torre di Sichem: è possibile che Migdal-Sichem ( la « torre di Sichem » ) sia una località differente da Sichem. Oppure abbiamo qui due tradizioni messe una accanto all'altra ( vv 41-45; vv 46-49 ) che si riferiscono alla distruzione della città; oppure il v 45 è una anticipazione, e i vv 46-49 ci tramandano un particolare dell'assedio. - El-Berit: « sotterraneo » o forse « torre ». Questo tempio è nello stesso tempo una trincea e un luogo d'asilo. Migdal-Sichem e il tempio di El-Berit vengono identificati con il tempio fortificato ritrovato durante gli scavi. |
9,50 | Tebes: a una quindicina di chilometri a nord-est di Sichem. |