2 Pietro |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Indirizzo |
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1 Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ricevuto in sorte con noi la stessa preziosa fede per la giustizia del nostro Dio e salvatore Gesù Cristo: |
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2 grazia e pace sia concessa a voi in abbondanza nella conoscenza di Dio e di Gesù Signore nostro. |
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La liberalità divina |
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3 La sua potenza divina ci ha fatto dono di ogni bene per quanto riguarda la vita e la pietà, mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua gloria e potenza. |
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4 Con queste ci ha donato i beni grandissimi e preziosi che erano stati promessi, perché diventaste per loro mezzo partecipi della natura divina, essendo sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza. |
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5 Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, |
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6 alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, |
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7 alla pietà l'amore fraterno, all'amore fraterno la carità. | |||||
8 Se queste cose si trovano in abbondanza in voi, non vi lasceranno oziosi né senza frutto per la conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo. | |||||
9 Chi invece non ha queste cose è cieco e miope, dimentico di essere stato purificato dai suoi antichi peccati. |
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10 Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai. |
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11 Così infatti vi sarà ampiamente aperto l'ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. |
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Testimonianza apostolica |
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12 Perciò penso di rammentarvi sempre queste cose, benché le sappiate e stiate saldi nella verità che possedete. |
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13 Il credo giusto, finché sono in questa tenda del corpo, di tenervi desti con le mie esortazioni, |
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14 sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come mi ha fatto intendere anche il Signore nostro Gesù Cristo. |
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15 E procurerò che anche dopo la mia partenza voi abbiate a ricordarvi di queste cose. |
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La parola profetica |
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16 Infatti, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. |
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17 Egli ricevette infatti onore e gloria da Dio Padre quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: « Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto ». |
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18 Questa voce noi l'abbiamo udita scendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte. | |||||
19 E così abbiamo conferma migliore della parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l'attenzione, come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori. |
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20 Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, | |||||
21 poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio. |
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Indice |
1,1-2 | Saluto 1,1 del nostro Dio e salvatore Gesù Cristo oppure « del nostro Dio e del Salvatore Gesù Cristo ». |
1,2 | di Dio e di Gesù Signore nostro oppure « di Dio e di Gesù Cristo Signore nostro ». Una variante ha: « del Signore nostro ». - In tutta la lettera, Cristo è l'oggetto della conoscenza dei fedeli ( 2 Pt 1,3.8; 2 Pt 2,20; 2 Pt 3,18, cf. Os 2,22+; Gv 17,3; Fil 3,10; ecc. ). Questa conoscenza comprende il discernimento morale e la pratica delle virtù ( vv 5-6.8 ). |
1,3-2,22 | Veri apostoli, falsi profeti Come vivere per entrare nel Regno 1,3 gloria e potenza: la « gloria » consiste nei segni che Gesù ha dato della sua divinità ( cf. Gv 1,14+ e Mc 16,17; Eb 2,4 ), in modo particolare la trasfigurazione ( 2 Pt 1,16-18 ). La « potenza » è la sua virtù naturale o miracolosa. Questi due attributi divini a servizio della vocazione danno tutto ciò che è richiesto per una vita di pietà ( 1 Tm 4,7+ ). |
1,4 | Con queste: la « gloria » e la « potenza » del Cristo legano fra loro la chiamata, già accettata, e l'avvenire promesso ( cf. 1 Tm 4,8 ); volg. ha: « con la quale ». - ci ha donato: una variante legge: « vi ha donato ». Queste promesse si riferiscono al « giorno del Signore » ( cf. 2 Pt 3,4.9-10.12-13 ). - la natura divina: espressione di origine greca, unica nella bibbia, e che sorprende per il suo tono impersonale. Qui l'apostolo le fa esprimere la pienezza della vita nuova nel Cristo, comunicazione fatta da Dio di una vita che gli è propria. Per i contenuti, vedere per esempio Gv 1,12; Gv 14,20; Gv 15,4-5; Rm 6,5; 1 Cor 1,9+; 1 Gv 1,3+. C'è qui uno dei pilastri della dottrina dei Padri greci sulla « deificazione ». - della concupiscenza: volg. legge: « fuggendo la corruzione della concupiscenza che è nel mondo ». |
1,5-7 | Il dono della conoscenza di Cristo e l'essere diventati partecipi della natura divina sono beni grandissimi, che vanno fatti fruttificare. L'esortazione fa leva sulla fede: su questa base della vita cristiana si elevano altre sette virtù, che hanno per culmine la carità. 1,5 Per questo: volg. legge: « Ma voi ». |
1,9 | Chi non ha queste cose: qui come nelle lettere di Giovanni ( ct.
1 Gv 1,8+ ) si mette in guardia contro gli gnostici, che pretendevano di conoscere Dio senza osservarne i comandamenti, dimenticando che Dio li ha dotati della sua stessa « natura » ( v 4 ). |
1,10 | la vostra elezione: volg. aggiunge: « con le buone opere ». Cosa significa "rendere sicura la vostra vocazione e elezione"? |
1,11 | l'ingresso nel regno eterno: è questo uno dei pochi passi del NT in cui il regno eterno, come traguardo finale della vita cristiana, viene identificato con il regno di Cristo ( Ef 5,5 ). Di solito è detto regno di Dio o del Padre. regno eterno: come in 2 Pt 1,4; 2 Pt 3,4.9-10, si apre qui la prospettiva della parusia. Il regno del Cristo è quello stesso del Padre ( Ef 5,5; 2 Tm 4,1; Ap 11,15 ). |
1,12-21 | Apostoli e testimoni di Cristo 1,12 verità che possedete: cf. 1 Pt 1,10-12. Il richiamo si rifà ai fondamenti della fede cristiana e dell'attesa della parusia: il Cristo e gli apostoli ( vv 14-18 ), quindi i profeti ( vv 19-21 ). |
1,16 | artificiosamente inventate: gli gnostici architettavano gratuite speculazioni sulla parusia in appoggio ai loro errori (
2 Pt 3,4-5, cf.
1 Tm 1,4;
1 Tm 6,20, ecc. ). Pietro e gli apostoli trasmettono invece fatti di cui sono stati testi oculari ( cf. Lc 1,2; At 1,8+; 1 Gv 1,3 ), e che Dio stesso ha attestato. - della sua grandezza: al momento della trasfigurazione. |
1,17-19 | La certezza della fede in Cristo e la legittima attesa della sua seconda venuta sono garantite da due autorevolissime testimonianze: quella del Padre, che sul monte della trasfigurazione proclamò Gesù il Figlio mio, l'amato, e quella dello Spirito, che parla dalle pagine dei profeti. Il passo di 2 Pt 1,17-18 è l'unico parallelo extra-evangelico al racconto della trasfigurazione ( Mt 17,1-13, Mc 9,2-13; Lc 9,28-36 ). |
1,18 | sul santo monte: questa definizione richiama sia il monte Sion ( cf.
Sal 2,6; Is 11,9; ecc. ) sia il Sinai, come « tipo » del monte della trasfigurazione. |
1,19 | La stella del mattino è Cristo stesso (
Ap 2,28;
Ap 22,16 ). parola dei profeti: le Scritture preannunziavano la gloria del Messia. La manifestazione gloriosa del Cristo sul monte della trasfigurazione ha già permesso di vederne una prima realizzazione. |
1,20s | Il modo con cui è invocata qui l'ispirazione delle Scritture da parte dello Spirito ( 2 Tm 3,15-16+ ) suggerisce che anche la loro lettura suppone la guida dello Spirito e della tradizione apostolica. |