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Lo Spirito Santo nella Morale |
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E 37 |
Giustificazione |
Rif. |
Giustificare, è prima di tutto « dichiarare, proclamare giusto ». |
La riflessione degli ebrei pii, soprattutto dopo l'esilio, farà loro comprendere che l'uomo peccatore non potrebbe essere pienamente « giustificato » davanti a Dio e sopratutto che le sue « giustizie » non potrebbero meritare i benefici di Dio. |
Di qui l'idea, inaudita per una mentalità giuridica, di una « giustificazione dei peccatori », da parte del Dio giusto, |
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come la si vede apparire nei « Poemi del Servo ». |
Il N. T., e in particolare san Paolo, ci mostrerà la realizzazione di questo supremo beneficio di Dio: per effetto di un dono assolutamente gratuito, Dio « rende giusti » |
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gli uomini peccatori, non esigendo da loro se non la fede, che egli stesso dà loro per grazia, con la redenzione in Cristo. |
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L'uomo riceve la giustificazione nel battesimo, che lo « ricrea » |
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facendolo morire e risorgere con Cristo. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Si è « giustificati » da una sentenza di assoluzione; uno si « giustifica » provando la propria innocenza ( 1° significato ). |
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L'espressione ha il medesimo significato quando si è « giustificati » da Dio o ci « si giustifica » davanti a lui. |
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« Giustificare » un colpevole è dunque qui una mancanza contro l'equità: non si può dichiarare giusto un peccatore. |
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Osservando la Legge che esprime la volontà del Signore, l'uomo può essere « dichiarato giusto ». |
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Ci si accorge subito che soltanto Dio può veramente « giustificarsi » e merita di essere proclamato giusto. |
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Quanto all'uomo, peccatore, egli non può veramente essere giustificato davanti a Dio. |
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Così i benefici sono dovuti alla misericordia di Dio |
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e non alle « giustizie » degli uomini. |
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Il più grande di questi benefici sarà la giustificazione dei peccatori, per mezzo del « Servo » che prende su di sé i loro peccati. |
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Il N. T. riprende più volte « giustificare » nel senso di « dichiarare giusto », in riferimento al giudizio finale. |
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I vangeli ci fanno vedere Cristo che chiama i peccatori, preferendoli ai giusti presuntuosi: quelli saranno « giustificati » se saranno umili e confidenti. |
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Ogni uomo, infatti, è peccatore |
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e non si può giustificare da solo, con le sole « opere della Legge ». |
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La giustificazione è dunque una grazia, un dono gratuito fatto da Dio in Cristo e dei peccatori. |
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Essa è effetto dell'obbedienza, della morte propiziatrice e della risurrezione di Cristo. |
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Ci è conferita con il battesimo, che ci fa partecipare a questa morte e a questa risurrezione. |
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La giustificazione è così il possesso attuale di una vita nuova, una rigenerazione, una santificazione nello spirito. |
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Essa suppone da parte dell'uomo un atto di fede iniziale. |
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La giustificazione persiste nei suoi effetti soltanto se la fede continua a vivere e la giustificazione è resa « perfetta » con le opere. |