Magistero
Il magistero, nella dottrina cattolica, designa la funzione d'insegnare che, per istituzione di Cristo, è propria del collegio episcopale o dei singoli vescovi, uniti in comunione gerarchica con il sommo pontefice. Compito del magistero è d'insegnare autenticamente la dottrina ricevuta dagli apostoli, di custodirla e difenderla dalle deformazioni e di proporre, con l'autorità avuta da Gesù Cristo, nuovi approfondimenti, esplicitazioni e applicazioni della dottrina rivelata. Gesù si è impegnato ad accompagnare "fino alla fine del mondo" ( Mt 28,20 ) gli annunciatori del Vangelo, da lui stesso inviati, assicurando l'assistenza dello Spirito Santo per condurre i discepoli alla verità tutta intera e sostenere la loro testimonianza di fede ( Gv 14,16-19; Gv 15,26-27 ). Un simile ufficio non rende il magistero padrone e giudice della Parola di Dio. In rapporto a essa la sua funzione è di tipo ministeriale. Il concilio Vaticano II ha ricordato che il magistero "non è
superiore alla Parola di Dio, ma ad essa serve, insegnando soltanto ciò
ch'è stato trasmesso, in quanto, per divino mandato e con l'assistenza
dello Spirito Santo, piamente ascolta, santamente custodisce e
fedelmente espone quella Parola, e da Oggetto del magistero è unicamente ciò che, in forma esplicita o implicita, scritta o trasmessa oralmente è stato rivelato da Dio per la salvezza degli uomini. Secondariamente è oggetto del magistero anche tutto ciò che, connesso al deposito della fede, è necessario perché esso sia debitamente custodito ed esposto. Nel suo servizio alla Parola il magistero è positivamente voluto da Cristo come un elemento costitutivo della sua Chiesa. In quanto tale esso non ha il semplice compito di ratificare e neppure soltanto quello di rendere definitivo il processo interpretativo della fede nella Chiesa, ma ha pure il dovere di stimolarlo, accompagnarlo e dirigerlo. Varietà di forme del magisteroL'articolata e ricca vita di fede del popolo di Dio da ragione della varietà di forme del magistero. Guardando anzitutto ai soggetti del magistero, esso è chiamato "episcopale" quand'è espresso nella sua Chiesa particolare dal singolo vescovo, in comunione gerarchica con il successore di Pietro e con gli altri vescovi; è detto "papale" quando ha come soggetto il vescovo di Roma nella sua qualità di pastore universale della Chiesa; si chiama, infine, "collegiale" quando ha come soggetto la totalità collegiale dei vescovi, insieme con il papa. Con riferimento alla modalità d'esercizio il magistero è chiamato "ordinario" in considerazione del fatto che, congiunto di per se stesso all'ufficio pastorale, esso accompagna abitualmente il cammino e il progresso della vita di fede dei fedeli. Quando, invece, una dottrina è non soltanto insegnata, ma è pure "definita" da un concilio ecumenico o dal papa che si pronuncia ex cathedra, il magistero è chiamato "solenne" o "straordinario". L'espressione ex cathedra designa il magistero del papa quando esercita ufficialmente le sue funzioni di maestro della Chiesa universale. L'aggettivo "straordinario" si riferisce pure all'eccezionalità delle circostanze storiche, che possono accompagnare un atto magisteriale ( per esempio, un concilio ecumenico ). Infine, considerando la sua forza vincolante, il magistero è sempre "autentico", ossia tale da esigere l'accettazione e l'adesione dei fedeli. La forma più alta e impegnativa d'autenticità si realizza in quello che è chiamato magistero "infallibile". Di quest'infallibilità nel magistero fruiscono, alle dovute condizioni, personalmente il vescovo di Roma, quale successore di Pietro, e insieme l'intero corpo episcopale, nel quale è sempre incluso il suo capo, il romano pontefice, e la stessa Chiesa nella sua globalità. Nel complesso, dunque, un atto magisteriale può presentarsi in quattro modalità. 1. Dichiarazione solenne del contenuto della divina rivelazione: è ciò che propriamente è chiamato dogma, il cui insegnamento ha il carattere d'infallibilità e richiede l'adesione della fede teologale. Un tale esercizio di magistero può avere come soggetto o il papa, quando insegna ex cathedra, o l'insieme dei vescovi riuniti in concilio ecumenico, oppure gli stessi vescovi, quando, pur dispersi nel mondo ma convergenti fra loro e con il successore di Pietro, sono concordi nell'esprimere un giudizio di fede ( "magistero ordinario universale" ). 2. Dichiarazione definitiva di una verità connessa con la divina rivelazione: si ha quando il magistero propone in modo definitivo enunciati che, per quanto non contenuti nella dottrina rivelata, sono però intimamente connessi con la verità di fede. In questo caso la dottrina insegnata dev'essere accettata dai fedeli e da loro fermamente ritenuta. 3. Dichiarazione non definitiva, che conduce a una migliore comprensione della rivelazione: in questo caso ai fedeli si richiede un religioso ossequio della volontà e dell'intelligenza, da collocarsi nella logica dell'obbedienza della fede. 4. Interventi prudenziali su questioni dibattute, nelle quali, insieme con principi fermi sono implicati elementi congetturali e contingenti; in questi casi, pur trattandosi di un insegnamento che di per sé può essere mutato per una migliore comprensione del fatto considerato, in linea generale si richiede una volontà di leale ossequio. Dall'insieme emerge nuovamente il compito proprio del magistero nella Chiesa: quello d'affermare il carattere definitivo della verità, cioè Cristo, custodendo i fedeli da deviazioni o errori e garantendogli la possibilità di professare senza errore la fede autentica, nel variare dei tempi e delle circostanze. Mediante il loro magistero, adempiendo la missione ricevuta da Cristo, i pastori "alla luce dello Spirito Santo illustrano questa fede, attingendo dal tesoro della Rivelazione cose nuove e cose antiche, la fanno fruttificare e vegliano per tenere lontani dal loro gregge gli errori che lo minacciano" ( Lumen gentium, 25 ). v. Dogma; Infallibilità |
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( Ecclesiastico o della Chiesa ). È quella caratteristica della Chiesa intera di aver ricevuto la Rivelazione di Dio in Gesù Cristo, di poter conoscere e interpretare questa Rivelazione, anzi di avere il dovere di condurre gli uomini ad essa, come un maestro i discepoli. Tale modo di insegnamento autorevole è affidato nella Chiesa a coloro che in essa sono i rappresentanti di Cristo, e sono quindi autorizzati dalla Chiesa stessa ad insegnare. Si parla così di Magistero papale, episcopale, ordinario ( nell'annuncio di fede quotidianamente condotto ) e straordinario ( in particolari problemi, di fronte ad incertezze e deviazioni, il Magistero della Chiesa interviene e delimita, con una presa di posizione detta « definizione », entro quali limiti sia riconoscibile la verità ) ( dogma ). |
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Magistero |
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Enciclica Pio VI - Inscrutabile divinae - 25-12-1775 |
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Il fedele cattolico sa che il Signore ha dato agli Apostoli un mandato e una autorità d'insegnare ciò che Lui stesso aveva insegnato; li ha incaricati d'essere i trasmettitori della sua Parola e sa che tale trasmissione si compie con quella fedeltà rigorosa e garante dell'univoco e stabile senso del messaggio divino, che si chiama tradizione. |
Catechesi Paolo VI 11-1-1967 |
Questo indica che la Chiesa possiede in se stessa un organo che la istruisce, che le garantisce la genuina espressione della Parola di Dio, un magistero gerarchico, generatore del Popolo cristiano ( del quale anch'esso fa parte, ma con funzione potestativa, provvidenziale, come l'occhio per tutto il corpo ). |
Catechesi Paolo VI 15-4-1970 |
Concilio Ecumenico Vaticano II |
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Infallibile del Romano Pontefice in virtù del suo ufficio proprio, irreformabile per se stesso | Lumen gentium 25 |
dottrina del Concilio Vaticano I confermata | Lumen gentium 18 |
… infallibile del Corpo Episcopale, si estende quanto il deposito della Rivelazione; condizioni | Lumen gentium 25 |
Ad gentes 22 | |
Il Corpo Episcopale insegna il Vangelo in nome e per autorità di cristo | Lumen gentium 21 |
Lumen gentium 25 | |
Lumen gentium 35 | |
succede agli Apostoli nel … | Lumen gentium 22 |
Lumen gentium 24 | |
Dei verbum 7 | |
Dei verbum 25 | |
conferito con la consacrazione episcopale | Lumen gentium 21 |
assistenza dello Spirito Santo | Lumen gentium 25 |
guida il « sensus fidei » infallibile del Popolo di Dio | Lumen gentium 12 |
non implica nuove rivelazioni pubbliche | Lumen gentium 25 |
… ordinario dei Vescovi e strumenti della comunicazione sociale | Inter mirifica 13 |
… Sacra Scrittura e Tradizione: rapporti | Dei verbum 10 |
interpreta autenticamente la Sacra Scrittura | Dei verbum 12 |
Dei verbum 23 | |
Unitatis redintegratio 21 | |
dottrina diversa dei fratelli separati | Unitatis redintegratio 21 |
Insegnamenti particolari: la devozione a Maria | Lumen gentium 67 |
la procreazione umana | Gaudium et spes 50 |
Gaudium et spes 51 | |
diritto della Chiesa e scuola | Gravissimum educationis 8 |
Il catechismo fondato sul ,,, | Christus Dominus 14 |
Le discipline teologiche guidate dal … | Optatam totius 16 |
I sacerdoti devono studiare i documenti del … | Presbyterorum ordinis 19 |
Rispetto e docilità dei laici verso il … | Gaudium et spes 43 |
Gaudium et spes 50 | |
v. Fedeltà | |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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Lo scopo e i destinatari di questo catechismo | 11 |
Non ci sarà altra Rivelazione | 67 |
Tradizione apostolica e tradizioni ecclessiali | 83ss |
Tutti i peccatori furono gli autori della Passione di Cristo | 598 |
« Credo nello Spirito Santo » | 688 |
Il collegio episcopale e il suo capo, il Papa | 884ss |
La morte | 1008 |
I tre gradi del sacramento dell'Ordine | 1554 |
Vita morale e Magistero della Chiesa | 2032ss |
Le offese alla castità | 2352 |
La fecondità del matrimonio | 2366 |
Il cammino della preghiera | 2663 |
Comp. 10; 15; 16; 17; 19; 430; 559 | |
Rinnovamento catechesi |
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Il magistero della Chiesa | 13 |
Il movimento ecumenico | 49 |
La Madonna è la "piena di grazia" e il modello della Chiesa | 90 |
Come va usata e interpretata la Scrittura | 107 |
Tradizione, Scrittura e magistero | 110 |
Nell'alveo della Tradizione: la teologia | 111 |
La catechesi interpretai segni dei tempi | 129 |
I problemi della catechesi a livello diocesano | 146 |
La consuetudine con i testi della divina Rivelazione | 164 |
Indicazioni pratiche | 165 |
Il popolo profetico | 182 |
La preparazione dei catechisti | 189 |
Il Sommo Pontefice | 190 |
Il corpo episcopale | 191 |
Il documento è nato dalla comunità e torna alla comunità | 199 |
Codice Diritto Canonico |
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infallibile | 749 |
solenne o ordinario | 750 |
autentico | 752 |
della Chiesa: dottrina del … deve esservi fedele il confessore | 978 § 2 |
pene | 1371 |