Summa Teologica - I |
In 1 Sent., d. 8, q. 2; In 4 Sent., d. 49, q. 1, a. 2, sol. 3; Quodl., 10, q. 2; In Div. Nom., c. 10, lect. 3; In De Causis, lect. 2
Pare che essere eterno non sia una proprietà esclusiva di Dio.
1. È detto nella Scrittura [ Dn 12,3 ]: « Coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre ».
Ora, non ci sarebbero molte eternità se soltanto Dio fosse eterno.
Quindi non soltanto Dio è eterno.
2. Nel Vangelo [ Mt 25,41 ] è scritto: « Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno ».
Quindi non solo Dio è eterno.
3. Tutto ciò che è necessario è eterno.
Ma molte cose sono necessarie, p. es. tutti i principi della dimostrazione e tutte le proposizioni dimostrative.
Quindi non solo Dio è eterno.
S. Girolamo [ Epist. 15 ad Damasum ] scrive: « Soltanto Dio è senza inizio ».
Ma tutto ciò che ha un inizio non è eterno.
Quindi soltanto Dio è eterno.
L'eternità veramente e propriamente è soltanto in Dio.
Poiché l'eternità deriva dall'immutabilità, come si è già provato [ a. 1 ], e d'altra parte solo Dio è del tutto immutabile, come si è visto sopra [ a. 6, a. 2 ].
Tuttavia, nella misura in cui alcune cose ricevono da Dio l'immutabilità, partecipano anche della sua eternità.
Certe cose dunque ricevono da Dio l'immutabilità nel senso che mai cessano di esistere: così nella Scrittura [ Qo 1,4 Vg ] è detto della terra che « eternamente sussiste ».
E anche altre cose sono dette eterne nella Sacra Scrittura per la diuturnità della durata, sebbene siano corruttibili, come nei Salmi [ Sal 75,5 Vg ] sono chiamate « eterne » le montagne, e anche nel Deuteronomio [ Dt 33,15 Vg ] si parla dei « frutti dei colli eterni ».
Altre cose poi partecipano anche più ampiamente la natura dell'eternità in quanto sono immutabili o nell'essere o anche nell'operare, come gli angeli e i beati, ammessi alla fruizione del Verbo: poiché relativamente a quella visione del Verbo nei santi non ci sono « pensieri variabili », come dice S. Agostino [ De Trin. 15,16.26 ].
Per cui di coloro che vedono Dio si dice che possiedono la vita eterna, secondo il detto della Scrittura [ Gv 17,3 ]: « Questa è la vita eterna: che conoscano [ Te, l'unico vero Dio ] ».
1. Si dicono molte le eternità per indicare che sono molti coloro che partecipano dell'eternità mediante la contemplazione di Dio.
2. Il fuoco dell'inferno è detto eterno unicamente perché non finirà mai.
Però nelle pene dei dannati vi saranno delle trasmutazioni, secondo il detto della Scrittura [ Gb 24,19 Vg ]: « A eccessivo calore passi egli dalle acque delle nevi ».
Quindi nell'inferno non c'è vera eternità, ma piuttosto il tempo, secondo la frase del Salmo [ Sal 81,16 ]: « La loro sorte sarebbe segnata per sempre ».
3. Necessario indica una modalità del vero e questo, secondo il Filosofo [ Met. 6,3 ], è nell'intelletto.
Per conseguenza le cose vere e necessarie sono eterne in quanto esistono in un intelletto eterno, che è soltanto l'intelletto divino.
Non ne viene perciò che oltre a Dio vi sia qualcosa di eterno.
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