Specchio di perfezione

1677 1. Come il beato Francesco rispose ai ministri che non volevano essere obbligati a osservare la regola che stava facendo
I

La povertà perfetta

1679 2. Come il beato Francesco dichiarò la volontà e l'intenzione che egli ebbe dal principio alla fine circa l'osservanza della povertà
1681 3. Come rispose al ministro che voleva tenere dei libri con il suo permessoe come i ministri, a sua insaputa, fecero togliere dalla regola il capitolo sulle proibizioni del Vangelo
1683 4. Del novizio che voleva un salterio con il consenso del santo
1685 5. Povertà circa i libri, i letti, gli edifici e gli utensili
1686 6. Come fece uscire tutti i frati da un'abitazione che era detta casa dei frati
1687 7. Come volle abbattere una casa che il popolo di Assisi aveva costruito presso santa Maria della Porziuncola
1688 8. Come rimproverò il suo vicario perché faceva edificare alla Porziuncola una piccola casa, dove dire l'ufficio
1689 9. Perché non voleva il beato Francesco stare in una cella confortevole o che fosse detta sua
1691 10. Del modo di scegliere i luoghi nelle città e di edificarvi secondo l'intenzione del beato Francesco
1693 11. Come i frati, specie prelati e dotti, contrastarono il beato Francesco che voleva abitazioni e luoghi poveri
1695 12. Come reputava furto chiedere l'elemosina e usarne oltre il bisogno
1696 13. Come Cristo gli disse di non volere che i frati possedessero cosa alcuna né in comune né in privato
1697 14. Suo disprezzo del denaro e come punì un frate per questo
1698 15. Come evitare le vesti troppo delicate e abbondanti, e come nelle strettezze si deve usare pazienza
1699 16. Come non voleva soddisfare il proprio corpo in quelle cose di cui pensava che gli altri frati mancassero
1700 17. Come si vergognava se vedeva qualcuno più povero di lui
1701 18. Come indusse e ammestrò i primi frati a recarsi a chiedere l'elemosina
1702 19. Come non voleva che i frati fossero ansiosi nel provvedere al domani
1703 20. Come rimproverò con la parola e l'esempio i fratelli che avevano imbandita ricca mensa nel giorno di Natale
1704 21. Come il cardinale di Ostia pianse e rimase edificato dalla povertà dei frati
1705 22. Come alcuni cavalieri ebbero il necessario elemosinando di porta in porta secondo il consiglio del beato Francesco
1707 23. Come andò per elemosina prima di sedersi alla mensa del cardinale
1708 24. Del fratello che non pregava né lavorava però mangiava gagliardamente
1709 25. Come uscì esultante incontro a un povero, che passava con le elemosine lodando Dio
1710 26. Come gli fu rivelato dal Signore che i frati dovevano chiamarsi « minori », e dovevano annunciare la pace e la salvezza
II

Della carità, compassione e condiscenmdenza verso il prossimo

1712 27. Sua tenerezza verso un fratello che moriva di fame, e come mangiò con lui e ammonì i fratelli a usare discrezione nella penitenza
1714 28. Come condiscese a un frate malato, mangiando uva con lui
1715 29. Come spogliò se e il compagno per vestire una povera vecchia
1716 30. Come stimava furto non dare il mantello a chi ne aveva bisogno
1717 31. A che patto diede un mantello nuovo a un povero
1718 32. Come un povero, per un'elemosina del beato FRancesco, cessò dall'odiare e ingiuriare il suo padrone
1719 33. Come mandò il suo mantello a una povera donna che soffriva d'occhi come lui
1720 34. Come diede una tonaca ai frati, che gliela chiedevano per amore di Dio
1721 35. Come volle dare di nascosto a un povero una pezza di panno
1722 36. Come disse a frate Egidio di dare il mantello a un povero
1723 37. Della penitenza che inflisse a un fratello che aveva giudicato male un povero
1724 38. Come fece dare un nuovo testamento a una donna povera, madre di sue frati
III

Della perfetta umiltà e obbedienza in lui e nei frati

1725 39. Come si dimise dal superiorato e nominò ministro generale frate Pietro di Cattanio
1726 40. Come rinunciò anche ai suoi compagni, non volendo avere un compagno speciale
1727 41. Come rinunciò alla guida dell'ordine a causa dei cattivi superiori
1728 42. Come umilmente procurava della carne per i frati malati e li ammoniva ad essere umili e pazienti
1729 43. Dell'umile risposta data dai beati Francesco e Domenico, quando furono entrambi interrogati dal cardinale se volevano che i loro frati fossero prelati della Chiesa
1730 44. Come volle, per fondarli nell'umiltà, che i suoi frati servissero i lebbrosi
1731 45. Come voleva si attribuisse a Dio soltanto onore e gloria per tutte le buone parole e opere sue
1734 46. Come volle, fino alla morte, avere come guardiano uno dei suoi compagni, e vivere subordinato
1735 47. Del perfetto modo di obbedire da lui insegnato
1736 48. Come paragonava il perfetto obbediente a un cadavere
1737 49. Come è pericoloso sia dare ordini in maniera precipitosa, sia non obbedire al comando
1738 50. Come ai frati che volevano persuaderlo a chiedere il privilegio per poter predicare liberamente
1739 51. Come si riconciliavano i frati di quel tempo, quando uno avesse rattristato l'altro
1741 52. Come Cristo si lamentò con frate Leone, compagno di san Francesco, dell'ingratitudine e dell'orgoglio dei frati
1742 53. Come umilmente e sinceramente rispose a un dottore dell'ordine dei predicatori, che lo interrogava su un passo della scrittura
1743 54. Della umiltà e pace che i frati devono avere con gli ecclesistici
1744 55. Come acquistò umilmente la Chiesa di Santa Maria degli Angeli dall'abate di San Benedetto in Assisi e volle che i frati vi abitini swmpre e vivani in umiltà
1746 56. Dell'umile riverenza che mostrava verso le chiese, scopandole e ripulendole
1747 57. Del contadino che lo trovò mentre scopava una chiesa e come, convertitosi entrò nell'ordine e fu un santo frate
1748 58. Come punì se stesso, mangiando nella scodella di un lebbroso perchè gli aveva fatto vergogna
1749 59. Come mise in fuga i demoni con parole di umiltà
1750 60. Della visione contemplata da frate Pacifico in cui udì che il trono di Lucifero era riservato all'umile Francesco
1751 61. Come si fece trascinare nudo, con la corda al collo, davanti al popolo
1752 62. Come voleva che fosse noto a tutti quando il suo corpo riceveva dei trattamenti speciali
1753 63. Come si accusò immediatamente della vanità provata nel fare un'elemosina
1754 64. Come descrisse in se stesso lo stato di perfetta umiltà
1755 65. Come volle andare umilmente in terre lontane, come vi aveva mandato altri frati, e come insegnò loro ad andare per il mondo con umiltà e devozione
1759 66. Come insegnò ad alcuni frati a conquistare le anime di certi briganti con l'amore e l'umiltà
1760 67. Come, fustigato dai demoni, capì che era più gradito a Dio ch'egli abitasse in luoghi poveri e umili, anziché con i cardinali
1761 68. Come rimproverò i frati che volevano seguire la via della loro sapienza e scienza, e predisse loro la riforma dell'ordine e il ritorno allo stato primitivo
1762 69. Come predisse che la scienza sarebbe stata occasione di rovina dell'ordine, e come proibì a uno dei compagni di darsi allo studio della predicazione
1763 70. Come quelli che entreranno nell'Ordine nel tempo della tribolazione futura saranno benedetti, e coloro che saranno sottoposti alla prova saranno migliori di chi li ha preceduti
1764 71. Come rispose a un compagno che gli domandava perché non reprimesse gli abusi che avvenivano nell'Ordine ai suoi tempi
1765 72. Frate Leone, compagno e confessore di San Francesco scrisse a frate Corrado da Offida le parole che seguono, dicendo di averle raccolte dalla bocca di Francesco.
1766 73. Come dalle preghiere e lacrime degli umili semplici fratelli sono convertite quelle anime che sembrano convertirsi per la scienza e predicazione degli altri
1768 74. Come voleva e insegnava che prelati e predicatori devono esercitarsi nell'orazione e nelle opere di umiltà
1769 75. Come indicò ai frati, umiliandosi, il modo di conoscere quando egli era servo di Dio e quando no
1770 76. Come volle che tutti i frati si dedicassero talora a lavori manuali
IV

Zelo del santo per l'obbedienza della regola e per la perfezione dell'Ordine tutto

1771 77. Come lodava l'osservanza della regola e voleva che i frati la conoscessero e ne parlassero, e morissero tenendola in mano
1772 78. Di un santo fratello laico, martirizzato mentre teneva la regola tra le mani
1773 79. Come volle che l'Ordine fosse sempre sotto la protezione e disciplina della Chiesa Romana
1774 80. I quattro privilegi che Dio donò all'Ordine e che annunciò al beato Francesco
1775 81. Delle qualità che riteneva necessarie al ministro generale e ai suoi compagni
1777 82. Come gli parò il Signore, quando era profondamente afflitto a causa dei frati che si allontanavano dall'ideale di perfezione
1779 83. Del singolare zelo che ebbe per il luogo di Santa Maria della Porziuncola e delle prescrizioni che vi dettò contro le parole oziose
1780 84. Come esortò i frati a non abbandonare mai quel luogo
1781 85. Prerogative concesse dal Signore al luogo di Santa Maria degli angeli
V

Zelo di San Francesco per la perfezione dei frati

1782 86. Come descrisse loro il frate perfetto
1783 87. Come descrisse gli occhi inpudichi, per incitare i frati alla castità
1784 88. Delle tre raccomandazioni lasciate ai frati per conservare la loro perfezione
1785 89. Dell'amore che mostrò ai frati, vicino a morte, dando a ciascuno un pezzo di pane, come fece Cristo
1787 90. Come temeva che i frati avessero a patire disagio per le sue malattie
1788 91. Come esortò le sorelle di Santa Chiara
VI

Dell'incessante fervore di amore e compassione per le sofferenze di Cristo

1789 92. Come non si preoccupava delle proprie malattie per amore alla passione di Cristo
1790 93. Come fu trovato che andava piangendo ad alta voce la passione di Cristo
1791 94. Come la gioia che talora dimostrava esternamente, si cambiava in lacrime e compassione per Cristo
VII

Del suo zelo nell'orazione nell'uficio divino, e nel conservare la letizia spirituale in se stesso e negli altri

1792 95. Dell'orazione e dell'ufficio divino
1793 96. Come amò sempre in se stesso e negli altri la letizia spirituale intima ed esterna
1794 97. Come rimproverò un frate dall'aria triste
1796 98. Come insegnava ai frati a soddisfare le necessità del corpo in funzione della preghiera
VIII

Di alcune tentazioni che il Signore permise egli subisse

1797 99. Come il demonio entrò nel guanciale che il Santo teneva sotto la testa
1798 100. Della gravissima tentazione che soffrì per oltre due anni
1799 101. Della tentazione inflittagli per mezzo dei topi e della quale il Signore lo consolò, dandogli la certezza del suo regno
IX

Dello spirito di profezia

1800 102. Come predisse che si facesse la pace tra il Vescovo e il Podestà di Assisi, in virtù delle lodi delle creature che aveva composto e fece cantare dai suoi compagni davanti a loro
1801 103. Come previde la sorte di un frate, che non voleva confessarsi, col pretesto di osservare il silenzio
1802 104. Di uno piangeva davanti a Francesco per essere accolto nell'Ordine
1803 105. Della vigna di un sacerdote, che era stata spogliata delle uve a causa di Francesco
1804 106. Dei cavaglieri di Perugia che impedivano la sua predicazione
1805 107. Come previde la tentazione intima di un frate
1806 108. Delle predizioni che fece intorno a frate Bernardo, e come tutte si realizzarono come aveva detto
1807 109. Come vicino alla morte, mandò a dire a Chiara che lo avrebbe veduto; e ciò si compì dopo la sua morte
1809 110. Come predisse che il suo corpo sarebbe onorato dopo la morte
X

Come la divina Provvidenza lo aiutò nelle necessità esteriori

1810 111. Come il Signore provvide ai frati che sedevano a povera mensa con il medico
1811 112. Del pesce che desiderava durante la sua malattia
1812 113. Del cibo e del panno che, presso a morire, egli desiderava
XI

Del suo amore alle creature e delle creature per lui

1813 114. Dell'amore straordinario che ebbe per gli uccelli chiamati allodole cappellacce, perché raffigurano il buon religioso
1814 115. Come voleva persuadere l'imperatore a emanare un editto decretante che, nel Natale del Signore, gli uomini provvedessero generosamente agli uccelli, al bue e all'asino, e ai poveri
1815 116. Del suo amore al fuoco, e come il fuoco gli ubbidì quando ebbe a subire un cauterio
1816 117. Come non volle spegnere né permettere fosse spento il fuoco che gli bruciava le braghe
1817 118. Come non volle più portare una pelle, che non aveva lasciata bruciare
1818 119. Del suo singolare amore per l'acqua, le pietre, gli alberi e i fiori
1819 120. Come lodava il sole e il fuoco su tutte le altre creature
1820 121. Questa è la lode che compose quando il Signore lo fece certo del suo regno
XII

Della sua fine e della gioia che mostrò quando fu certo di essere vicino alla morte

1821 122. Come rispose a frate Elia che gli rimproverava tanta gioia
1822 123. Come indusse il medico a dirgli quanto gli restava da vivere
1823 124. Come, appena ebbe sentito che la morte era imminente, si fece cantare le lodi da lui composte
1824 125. Come benedisse la città di Assisi mentre lo trasportavano a Santa Maria a morire