Efesini

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Capitolo 1

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Indirizzo

1 Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, ai santi che sono in Efeso, credenti in Cristo Gesù:
Rm 1,1+
At 9,13+
2 grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.

I. Il ministero della salvezza e della Chiesa

Il piano divino della salvezza

3 Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.
Gal 3,14
4 In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità,
Gv 17,24
1 Pt 1,20
At 1,7+
Ef 5,27
1 Cor 1,8+
5 predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo,
1 Gv 3,1
Rm 8,29
Gv 1,12
6 secondo il beneplacito della sua volontà.
E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto;
Mt 3,17+
7 nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia.
Col 1,13-14
Rm 3,24+
Ef 2,7
8 Egli l'ha abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza,
9 poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui prestabilito
Rm 16,25+
10 per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra.
Mc 1,15
Gal 4,4+
Col 1,16.20
11 In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà,
Dt 7,6+
Is 46,10
12 perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.
Dn 4,32
Ap 4,11
13 In lui anche voi, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso,
Col 1,5
1 Ts 2,13+
Ef 4,30
2 Cor 1,22
14 il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato, a lode della sua gloria.
Rm 3,24+
Is 43,21
1 Pt 2,9

Trionfo e supremazia del Cristo

15 Perciò anch'io, avendo notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell'amore che avete verso tutti i santi,
Col 1,9
Col 1,3-4
Fm 4-5
16 non cesso di render grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere,
1 Cor 13,13+
17 perché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui.
At 9,13+
Ef 3,14.16
Es 24,16+
1 Gv 5,20
18 Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi
2 Cor 4,6
19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti secondo l'efficacia della sua forza
At 9,13+
20 che egli manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,
Col 2,12
Rm 1,4+
21 al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione e di ogni altro nome che si possa nominare non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro.
At 2,33+
1 Pt 3,22
Col 1,16
Col 2,15
Fil 2-9
22 Tutto infatti ha sottomesso ai suoi piedi e lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa,
Sal 8,7
1 Cor 15,24-28
23 la quale è il suo corpo, la pienezza di colui che si realizza interamente in tutte le cose.
Col 1,18+
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Abbreviazioni
1,1-2 Saluto e augurio
1,1 I santi sono i cristiani, consacrati a Dio mediante la fede in Gesù e il battesimo
( Ef 2,19; Ef 3,8 ).
che sono: queste parole possono appartenere a un'aggiunta molto antica;
alcuni critici le considerano autentiche;
sarebbero state seguite da uno spazio bianco, destinato a ricevere il nome dell'una o l'altra chiesa alla quale sarebbe stata mandata la lettera.
- in Efeso: con molti mss; mancava forse nel testo primitivo;
omesso nei codici vaticano, sinaitico, papiro di Chester Beatty, ecc.
1,3-3,21 Salvati in Cristo
1,3-14 Scelti secondo un disegno d'amore
Questa grande preghiera di benedizione è un inno alla bontà di Dio Padre.
Il brano si ricollega in particolare a Rm 8,28-30.
1,3 La benedizione spirituale è il dono della salvezza, che Dio comunica ai credenti per mezzo di Gesù Cristo e per l'azione del suo Spirito.
L'espressione nei cieli indica la dimora di Dio ( Ef 1,20; Ef 3,10 ).
Paolo si innalza fin dall'inizio sul piano celeste, sul quale si manterrà per tutta la lettera ( Ef 1,20; Ef 2,6; Ef 3,10; Ef 6,12 ).
Di là sono partite, da tutta l'eternità, e là si realizzano, alla fine dei tempi,
le « benedizioni spirituali » che i vv seguenti esporranno nei particolari.
1,4 Prima benedizione: la vocazione degli eletti alla vita beata, d'altronde già cominciata in maniera mistica con l'unione dei fedeli al Cristo glorioso.
La « carità » designa dapprima l'amore di Dio per noi, che ispira la sua « elezione » e la sua chiamata alla « santità » ( cf. Col 3,12; 1 Ts 1,4; 2 Ts 2,13; Rm 11,28 ),
ma non si potrebbe escludere il nostro amore per Dio, che ne deriva e gli risponde
( cf. Rm 5,5 ).
1,5 Seconda benedizione: il modo scelto per questa santità, cioè quello di una filiazione divina, di cui Gesù Cristo, il Figlio unico, è la fonte e il modello
( cf. Rm 8,29 ).
1,6 Scopo ultimo del disegno salvifico di Dio è la rivelazione e il riconoscimento del suo amore gratuito, che si manifesta e viene comunicato con pienezza nel suo Figlio
( Ef 1,10.14 ).
grazia: il termine greco charis designa qui il favore divino nella sua gratuità, nozione che include, ma sorpassa, la « grazia » nel senso di dono santificante e intrinseco all'uomo.
Esso manifesta la « gloria » stessa di Dio ( cf. Es 24,16+ ).
Si hanno qui i due ritornelli che scandiscono tutta l'esposizione delle benedizioni divine: esse non hanno altra fonte che la liberalità di Dio, e altro fine che l'esaltazione della sua gloria da parte delle creature.
Tutto viene da lui e deve riportarsi a lui.
- nel suo Figlio diletto: con volg.; il gr. legge: « nel Diletto » o « Prediletto ».
1,7 Terza benedizione: l'opera storica della redenzione per mezzo della croce del Cristo.
1,8 Egli, cioè Dio Padre.
1,9 Quarta benedizione: la rivelazione del « mistero » ( Rm 16,2+ ).
1,10 La pienezza dei tempi è un'espressione paolina, per indicare il compimento del disegno di Dio nella storia ( Gal 4,4 ).
Tutta la realtà creata trova il suo senso e la sua coesione profonda in rapporto a Cristo, costituito da Dio capo unico e universale.
per realizzarlo nella pienezza dei tempi: alla lettera « per la dispensa della pienezza dei tempi » ( cf. Gal 4,4+ ).
- L'intera epistola svilupperà questa idea del Cristo che rigenera e unisce sotto la sua autorità, per ricondurlo a Dio, il mondo creato, che il peccato aveva corrotto e dissociato: il mondo degli uomini, in cui giudei e pagani sono radunati in una stessa salvezza, e anche il mondo degli angeli ( cf. Ef 4,10+ ).
Cosa significa raccogliere tutte le cose sotto un solo capo, Cristo?
Significa che tutti saranno salvati?
1,11-14 In Gesù Cristo l'azione salvifica di Dio raggiunge i due gruppi di credenti: noi, i cristiani di origine ebraica, che custodiscono la speranza messianica; voi, quelli provenienti dai pagani, che hanno accolto l'annuncio del Vangelo e sono consacrati dallo Spirito Santo per la salvezza finale.
1,11 In lui: nel Cristo.
- Quinta benedizione: l'elezione di Israele, « erede » di Dio, come testimone nel mondo dell'attesa messianica.
Paolo è di questo popolo; perciò dice: « noi ».
1,13 Sesta benedizione: la chiamata dei pagani a condividere la salvezza già riservata a Israele.
Essi ne hanno la certezza ricevendo lo Spirito promesso.
- Il dono dello Spirito corona l'esecuzione del piano divino e la sua esposizione in forma trinitaria.
Iniziato da ora in modo misterioso mentre il mondo antico dura ancora, sarà completo quando il regno di Dio si stabilirà in modo glorioso e definitivo,
nella parusia del Cristo ( cf. Lc 24.49+; Gv 1,33+; Gv 14,26+ ).
1,14 redenzione di coloro che Dio si è acquistato: alla lettera « riscatto del possesso o dell'acquisto » ( cf. volg.: redemptionem adquisitionis ), che Dio si è assicurato a prezzo del sangue del suo Figlio: il popolo degli eletti.
Paolo riprende qui, dopo i termini di « benedizione », « santi », « elezione », « adozione », « redenzione », « eredità », « promessa », un'altra nozione dell'AT,
che allarga e perfeziona applicandola all'Israele nuovo,
comunità dei salvati, la chiesa
1,15-23 Preghiera di ringraziamento e di lode
1,15 dell'amore: è omesso da qualche ms; BJ traduce: « la vostra carità ».
1,17 uno spirito: questo « spirito » designa ciò che noi oggi intendiamo per « grazia »
( attuale ).
1,18 mente: alla lettera « cuore », in quanto sede dell'intelligenza.
Le accezioni morali e spirituali del « cuore » nell'AT ( Gen 8,21+ )
continuano nel NT. Dio conosce il cuore ( Lc 16,15; At 1,24; Rm 8,27 ).
L'uomo amerà Dio con tutto il suo cuore ( Mc 12,29-30p ).
Dio ha deposto nel cuore dell'uomo il dono del suo Spirito ( Rm 5,5+; 2 Cor 1,22; Gal 4,6 ).
Anche il Cristo vi dimora ( Ef 3,17 ).
I cuori semplici ( At 2,46; 2 Cor 11,3; Ef 6,5; Col 3,22 ),
retti ( At 8,21 ),
puri ( Mt 5,8; Gc 4,8 ),
sono aperti senza reticenza alla presenza e all'azione di Dio.
E i credenti hanno un cuore solo e un'anima sola ( At 4,32 ).
1,21 Con le espressioni Principato e Potenza, Forza e Dominazione si vuole indicare ogni forma di potenza creata sulla quale si esercita la signoria di Gesù risorto ( Rm 8,38; 1 Cor 15,24; Col 1,16; Col 2,10.15 ).
principato e autorità … dominazione: nomi di potenze cosmiche, attestati nella letteratura giudaica apocrifa.
Senza discutere di queste creature celesti, Paolo insiste nel sistemarle sotto il dominio del Cristo ( Col 1,16; Col 2,10 ).
Associandole agli angeli della tradizione biblica e al dono della legge ( Gal 3,19+ ),
le integra nella storia della salvezza, con una qualifica morale progressivamente peggiorativa ( Gal 4,3+; Col 2,15+ ),
che giunge a farne potenze demoniache ( Ef 2,2+; Ef 6,12+; cf. 1 Cor 15,24+ ).
1,22 Sal 8,7, che parla della posizione dell'essere umano nel creato, è riferito a Gesù Cristo Signore.
1,23 L'azione di Dio per mezzo di Gesù Cristo, costituito capo su tutte le cose ( v. 22 ),
si manifesta nella Chiesa e raggiunge tutte le realtà ( Ef 1,9-10; Col 1,18-20;
Col 2,9-10 ).
La chiesa, corpo del Cristo ( 1 Cor 12,12+ ),
può essere detta la « pienezza » ( cf. ancora Ef 3,19; Ef 4,13 ),
nella misura in cui abbraccia tutto il mondo nuovo che partecipa, come cornice dell'umanità, alla rigenerazione universale sotto l'autorità del Cristo Signore e capo
( cf. Col 1,13-20+ ).
L'espressione avverbiale « interamente in tutte le cose », alla lettera « tutte le cose in tutte le cose », tende a suggerire un'ampiezza senza limiti ( cf. 1 Cor 12,6;
1 Cor 15,28; Col 3,11 ).