Efesini |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Indirizzo |
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1 Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, ai santi che sono in Efeso, credenti in Cristo Gesù: |
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2 grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. | ||||||
I. Il ministero della salvezza e della Chiesa |
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Il piano divino della salvezza |
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3 Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. |
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4 In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, |
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5 predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, |
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6 secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; |
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7 nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. |
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8 Egli l'ha abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza, | ||||||
9 poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui prestabilito |
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10 per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra. |
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11 In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà, |
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12 perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo. |
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13 In lui anche voi, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso, |
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14 il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato, a lode della sua gloria. |
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Trionfo e supremazia del Cristo |
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15 Perciò anch'io, avendo notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell'amore che avete verso tutti i santi, |
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16 non cesso di render grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, |
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17 perché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui. |
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18 Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi |
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19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti secondo l'efficacia della sua forza |
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20 che egli manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, |
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21 al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione e di ogni altro nome che si possa nominare non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro. |
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22 Tutto infatti ha sottomesso ai suoi piedi e lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa, |
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23 la quale è il suo corpo, la pienezza di colui che si realizza interamente in tutte le cose. |
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Indice |
1,1-2 | Saluto e augurio 1,1 I santi sono i cristiani, consacrati a Dio mediante la fede in Gesù e il battesimo ( Ef 2,19; Ef 3,8 ). che sono: queste parole possono appartenere a un'aggiunta molto antica; alcuni critici le considerano autentiche; sarebbero state seguite da uno spazio bianco, destinato a ricevere il nome dell'una o l'altra chiesa alla quale sarebbe stata mandata la lettera. - in Efeso: con molti mss; mancava forse nel testo primitivo; omesso nei codici vaticano, sinaitico, papiro di Chester Beatty, ecc. |
1,3-3,21 | Salvati in Cristo 1,3-14 Scelti secondo un disegno d'amore Questa grande preghiera di benedizione è un inno alla bontà di Dio Padre. Il brano si ricollega in particolare a Rm 8,28-30. 1,3 La benedizione spirituale è il dono della salvezza, che Dio comunica ai credenti per mezzo di Gesù Cristo e per l'azione del suo Spirito. L'espressione nei cieli indica la dimora di Dio ( Ef 1,20; Ef 3,10 ). Paolo si innalza fin dall'inizio sul piano celeste, sul quale si manterrà per tutta la lettera ( Ef 1,20; Ef 2,6; Ef 3,10; Ef 6,12 ). Di là sono partite, da tutta l'eternità, e là si realizzano, alla fine dei tempi, le « benedizioni spirituali » che i vv seguenti esporranno nei particolari. |
1,4 | Prima benedizione: la vocazione degli eletti alla vita beata, d'altronde già cominciata in maniera mistica con l'unione dei fedeli al Cristo glorioso. La « carità » designa dapprima l'amore di Dio per noi, che ispira la sua « elezione » e la sua chiamata alla « santità » ( cf. Col 3,12; 1 Ts 1,4; 2 Ts 2,13; Rm 11,28 ), ma non si potrebbe escludere il nostro amore per Dio, che ne deriva e gli risponde ( cf. Rm 5,5 ). |
1,5 | Seconda benedizione: il modo scelto per questa santità, cioè quello di una filiazione divina, di cui Gesù Cristo, il Figlio unico, è la fonte e il modello ( cf. Rm 8,29 ). |
1,6 | Scopo ultimo del disegno salvifico di Dio è la rivelazione e il riconoscimento del suo amore gratuito, che si manifesta e viene comunicato con pienezza nel suo Figlio ( Ef 1,10.14 ). grazia: il termine greco charis designa qui il favore divino nella sua gratuità, nozione che include, ma sorpassa, la « grazia » nel senso di dono santificante e intrinseco all'uomo. Esso manifesta la « gloria » stessa di Dio ( cf. Es 24,16+ ). Si hanno qui i due ritornelli che scandiscono tutta l'esposizione delle benedizioni divine: esse non hanno altra fonte che la liberalità di Dio, e altro fine che l'esaltazione della sua gloria da parte delle creature. Tutto viene da lui e deve riportarsi a lui. - nel suo Figlio diletto: con volg.; il gr. legge: « nel Diletto » o « Prediletto ». |
1,7 | Terza benedizione: l'opera storica della redenzione per mezzo della croce del Cristo. |
1,8 | Egli, cioè Dio Padre. |
1,9 | Quarta benedizione: la rivelazione del « mistero » ( Rm 16,2+ ). |
1,10 | La pienezza dei tempi è un'espressione paolina, per indicare il compimento del disegno di Dio nella storia (
Gal 4,4 ). Tutta la realtà creata trova il suo senso e la sua coesione profonda in rapporto a Cristo, costituito da Dio capo unico e universale. per realizzarlo nella pienezza dei tempi: alla lettera « per la dispensa della pienezza dei tempi » ( cf. Gal 4,4+ ). - L'intera epistola svilupperà questa idea del Cristo che rigenera e unisce sotto la sua autorità, per ricondurlo a Dio, il mondo creato, che il peccato aveva corrotto e dissociato: il mondo degli uomini, in cui giudei e pagani sono radunati in una stessa salvezza, e anche il mondo degli angeli ( cf. Ef 4,10+ ). Cosa significa raccogliere tutte le cose sotto un solo capo, Cristo? Significa che tutti saranno salvati? |
1,11-14 | In Gesù Cristo l'azione salvifica di Dio raggiunge i due gruppi di credenti: noi, i cristiani di origine ebraica, che custodiscono la speranza messianica; voi, quelli provenienti dai pagani, che hanno accolto l'annuncio del Vangelo e sono consacrati dallo Spirito Santo per la salvezza finale. 1,11 In lui: nel Cristo. - Quinta benedizione: l'elezione di Israele, « erede » di Dio, come testimone nel mondo dell'attesa messianica. Paolo è di questo popolo; perciò dice: « noi ». |
1,13 | Sesta benedizione: la chiamata dei pagani a condividere la salvezza già riservata a Israele. Essi ne hanno la certezza ricevendo lo Spirito promesso. - Il dono dello Spirito corona l'esecuzione del piano divino e la sua esposizione in forma trinitaria. Iniziato da ora in modo misterioso mentre il mondo antico dura ancora, sarà completo quando il regno di Dio si stabilirà in modo glorioso e definitivo, nella parusia del Cristo ( cf. Lc 24.49+; Gv 1,33+; Gv 14,26+ ). |
1,14 | redenzione di coloro che Dio si è acquistato: alla lettera « riscatto del possesso o dell'acquisto » ( cf. volg.: redemptionem adquisitionis ), che Dio si è assicurato a prezzo del sangue del suo Figlio: il popolo degli eletti. Paolo riprende qui, dopo i termini di « benedizione », « santi », « elezione », « adozione », « redenzione », « eredità », « promessa », un'altra nozione dell'AT, che allarga e perfeziona applicandola all'Israele nuovo, comunità dei salvati, la chiesa |
1,15-23 | Preghiera di ringraziamento e di lode 1,15 dell'amore: è omesso da qualche ms; BJ traduce: « la vostra carità ». |
1,17 | uno spirito: questo « spirito » designa ciò che noi oggi intendiamo per « grazia » ( attuale ). |
1,18 | mente: alla lettera « cuore », in quanto sede dell'intelligenza. Le accezioni morali e spirituali del « cuore » nell'AT ( Gen 8,21+ ) continuano nel NT. Dio conosce il cuore ( Lc 16,15; At 1,24; Rm 8,27 ). L'uomo amerà Dio con tutto il suo cuore ( Mc 12,29-30p ). Dio ha deposto nel cuore dell'uomo il dono del suo Spirito ( Rm 5,5+; 2 Cor 1,22; Gal 4,6 ). Anche il Cristo vi dimora ( Ef 3,17 ). I cuori semplici ( At 2,46; 2 Cor 11,3; Ef 6,5; Col 3,22 ), retti ( At 8,21 ), puri ( Mt 5,8; Gc 4,8 ), sono aperti senza reticenza alla presenza e all'azione di Dio. E i credenti hanno un cuore solo e un'anima sola ( At 4,32 ). |
1,21 | Con le espressioni Principato e Potenza, Forza e Dominazione si vuole indicare ogni forma di potenza creata sulla quale si esercita la signoria di Gesù risorto (
Rm 8,38;
1 Cor 15,24;
Col 1,16;
Col 2,10.15 ). principato e autorità … dominazione: nomi di potenze cosmiche, attestati nella letteratura giudaica apocrifa. Senza discutere di queste creature celesti, Paolo insiste nel sistemarle sotto il dominio del Cristo ( Col 1,16; Col 2,10 ). Associandole agli angeli della tradizione biblica e al dono della legge ( Gal 3,19+ ), le integra nella storia della salvezza, con una qualifica morale progressivamente peggiorativa ( Gal 4,3+; Col 2,15+ ), che giunge a farne potenze demoniache ( Ef 2,2+; Ef 6,12+; cf. 1 Cor 15,24+ ). |
1,22 | Sal 8,7, che parla della posizione dell'essere umano nel creato, è riferito a Gesù Cristo Signore. |
1,23 | L'azione di Dio per mezzo di Gesù Cristo, costituito capo su tutte le cose (
v. 22 ), si manifesta nella Chiesa e raggiunge tutte le realtà ( Ef 1,9-10; Col 1,18-20; Col 2,9-10 ). La chiesa, corpo del Cristo ( 1 Cor 12,12+ ), può essere detta la « pienezza » ( cf. ancora Ef 3,19; Ef 4,13 ), nella misura in cui abbraccia tutto il mondo nuovo che partecipa, come cornice dell'umanità, alla rigenerazione universale sotto l'autorità del Cristo Signore e capo ( cf. Col 1,13-20+ ). L'espressione avverbiale « interamente in tutte le cose », alla lettera « tutte le cose in tutte le cose », tende a suggerire un'ampiezza senza limiti ( cf. 1 Cor 12,6; 1 Cor 15,28; Col 3,11 ). |