Colossesi |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Preoccupazione di Paolo per la fede dei Colossesi |
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1 Voglio infatti che sappiate quale dura lotta io devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti coloro che non mi hanno mai visto di persona, |
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2 perché i loro cuori vengano consolati e così, strettamente congiunti nell'amore, essi acquistino in tutta la sua ricchezza la piena intelligenza, e giungano a penetrare nella perfetta conoscenza del mistero di Dio, cioè Cristo, |
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3 nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza. |
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4 Dico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti, |
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5 perché, anche se sono lontano con il corpo, sono tra voi con lo spirito e gioisco al vedere la vostra condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo. |
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II. Fare attenzione agli errori |
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Vivere secondo la fede nel Cristo |
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6 Camminate dunque nel Signore Gesù Cristo, come l'avete ricevuto, |
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7 ben radicati e fondati in lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, abbondando nell'azione di grazie. |
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8 Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. |
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Il Cristo unico vero capo degli uomini e degli angeli |
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9 È in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, |
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10 e voi avete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà. |
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11 In lui voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. |
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12 Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. |
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13 Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati, |
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14 annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; |
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15 avendo privato della loro forza i Principati e le Potestà ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al corteo trionfale di Cristo. |
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Contro la falsa ascesi, secondo gli « elementi del mondo » |
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16 Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati: |
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17 tutte cose queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo! |
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18 Nessuno v'impedisca di conseguire il premio compiacendosi in pratiche di poco conto e nella venerazione degli angeli, seguendo le proprie pretese visioni, gonfio di vano orgoglio nella sua mente carnale, |
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19 senza essere stretto invece al capo, dal quale tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di giunture e legami, realizzando così la crescita secondo il volere di Dio. |
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20 Se pertanto siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo, dei precetti quali |
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21 « Non prendere, non gustare, non toccare »? |
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22 Tutte cose destinate a scomparire con l'uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini! |
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23 Queste cose hanno una parvenza di sapienza, con la loro affettata religiosità e umiltà e austerità riguardo al corpo, ma in realtà non servono che per soddisfare la carne. |
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Indice |
2,1-15 | Sollecitudine pastorale di Paolo |
2,2 | di Dio, cioè Cristo: con una var. del codice di Beza e altri; il papiro di Chester Beatty e il codice vaticano, ecc. hanno: « di Dio, Cristo »; altri mss leggono: « del Cristo »; altri ancora: « di Dio che è nel Cristo »; l'arm.: « di Dio Padre in Cristo Gesù »; i codici alessandrino e il palinsesto di sant'Efrem: « di Dio Padre e del Cristo », ecc. |
2,3 | nel quale: sembra che il relativo si riferisca al « mistero »: esso racchiude « nascosta » una infinita « sapienza » di Dio ( cf. Rm 16,25+; 1 Tm 3,16+ ). È vero che l'oggetto del mistero è il Cristo ( Col 1,27 ), egli stesso « sapienza di Dio » ( 1 Cor 1,24.30 ), misteriosa ( 1 Cor 2,7 ) e difficile a conoscersi ( Ef 3,8.19 ). |
2,4 | Prima apparizione del tema che Paolo sta per sviluppare a partire dal v 8. |
2,8 | Con il termine filosofia Paolo intende riferirsi all'insegnamento e alle norme imposte, in quelle regioni, dai falsi maestri (
Col 2,16.20-23 ). Gli elementi del mondo sono probabilmente gli astri, che segnano il ritmo delle stagioni e i calendari delle feste ( Gal 4,3.9 ). Secondo la tradizione ebraica, gli angeli presiedono agli astri e sono i mediatori della Legge ( Gal 3,19 ). inganni: gr. sylalagón in senso figurato; BJ in senso materiale: « ridurvi in schiavitù »; una volta liberati dal potere delle tenebre e affrancati dal Cristo ( Col 1,13s ), rinnegare il Cristo per ritornare agli errori antichi sarebbe ricadere in schiavitù ( Gal 4,8s; Gal 5,1 ). È sbagliato studiare la filosofia? |
2,9 | la pienezza della divinità: il senso della parola « pienezza » (
Col 1,19+ ) è qui precisato dall'avverbio « corporalmente » e dal genitivo « della divinità »: nel Cristo risorto si ricapitola tutto il mondo divino, a cui appartiene con il suo essere preesistente e glorificato, e tutto il mondo creato, che ha assunto direttamente ( l'umanità ) o indirettamente ( il cosmo ) con la sua incarnazione e la sua resurrezione: insomma tutta la pienezza dell'essere. |
2,10 | Il cristiano partecipa alla pienezza del Cristo, in quanto membro del suo corpo, del suo « pieroma » ( Col 1,19; Ef 1,23; Ef 3,19; Ef 4,12-13 e le note ). Associato così a colui che è capo delle potenze celesti, è ormai superiore ad esse. I vv seguenti sviluppano queste due idee: partecipazione del cristiano al trionfo del Cristo ( vv 11-13 ); sottomissione delle potenze celesti a questo trionfo ( vv 14-15 ). |
2,11 | La vera circoncisione è il battesimo, che rende partecipi i credenti della morte e risurrezione di Cristo (
Rm 6,4 ). corpo di carne: la circoncisione materiale non asportava che un piccolo lembo di carne. - circoncisione di Cristo: cioè la circoncisione spirituale istituita dal Cristo, e che è il battesimo. |
2,13 | Dio, il Padre ( cf.
Col 1,22 ), non è espresso nel testo originale. - a voi: con codice alessandrino, palinsesto di sant'Efrem; il papiro di Chester Beatty, il codice vaticano, ecc. hanno: « a noi »; il codice di Beza e altri omettono. - ( perdonando ) ci: volg. ha: donans vobis. |
2,14 | Il documento scritto contro di noi è un documento che contiene l'elenco dei debiti non pagati, ed è quindi un documento di accusa: immagine per indicare la nostra condizione di peccatori davanti a Dio. Questo documento è stato annullato grazie alla morte in croce di Gesù ( Ef 2,15 ). Il sistema della legge, proibendo il peccato, non sfociava che in una sentenza di morte, portata contro l'uomo trasgressore ( cf. Rm 7,7+ ). È questa sentenza che Dio ha soppresso, eseguendola sulla persona del suo Figlio: dopo averlo « trattato da peccato » ( 2 Cor 5,21 ), « sottomesso alla legge » ( Gal 4,4 ) e « maledetto » con essa ( Gal 3,13 ), lo ha consegnato alla morte sulla croce, inchiodandolo al legno e distruggendo nella sua persona il documento che portava il nostro debito e ci condannava. |
2,15 | Dietro la legge ebraica, Paolo scorge, secondo una vecchia tradizione, le potenze angeliche ( cf.
Gal 3,19+ ). Esse avevano usurpato, nello spirito dell'uomo ( cf. v 18 ), l'autorità del creatore. Sopprimendo con la croce del suo Figlio il sistema della legge, Dio ha sottratto a queste potenze lo strumento del loro dominio; esse appaiono ormai sottomesse al Cristo. |
2,16-23 | Liberi da prescrizioni umane |
2,17 | ma la realtà invece è il Cristo: alla lettera « ma il corpo è ( quello ) del Cristo ». Paolo giuoca sul doppio senso della parola greca sôma: « il corpo » che si oppone all'ombra, e il corpo fisico del Cristo resuscitato, che è la realtà escatologica essenziale, il germe del nuovo universo. |
2,18 | Il culto degli angeli è da collegarsi con le pratiche ascetiche, considerate mezzi preziosi nella ricerca di esperienze e di rivelazioni particolari. Nessuno v'impedisca di conseguire il premio, compiacendosi: BJ traduce: « nessuno venga a frustrarvene, compiacendosi »; oppure « nessuno si conceda il piacere di pronunziare contro di voi ». - venerazione degli angeli: le pratiche ascetiche o cultuali ( v 16 ) danno troppa importanza agli elementi di questo mondo materiale e, per il loro tramite, alle potenze celesti che le dirigono ( cf. Gal 4,3+ ). - le proprie pretese visioni: BJ con il papiro di Chester Beatty, il codice alessandrino, vaticano, ecc. legge: « le cose che ha visto »; BC sta con volg. e palinsesto di sant'Efrem che hanno: « che non ha visto ». - Paolo rimprovera qui, ai dottori di Colossi, sia di fidarsi delle loro « visioni », sia semplicemente di costruire tutta la loro religione sulle cose visibili. Che cosa è il culto degli angeli? |
2,19 | L'immagine del capo, che dà unità e impulso vitale a tutto il corpo, nelle sue varie articolazioni, esprime bene il rapporto di Cristo con la Chiesa ( Ef 4,15-16 ). |
2,20 | Il battesimo inserisce i credenti in Cristo e li sottrae alle prescrizioni ascetiche dettate da criteri umani. |
2,23 | non servono che per soddisfare la carne o, con BJ, « non hanno alcun valore per l'insolenza della carne », per domare l'insolenza della carne. |