Romani |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
I Giudei a loro volta oggetto dell'ira divina |
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1 Sei dunque inescusabile, chiunque tu sia, o uomo che giudichi; perché mentre giudichi gli altri, condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le medesime cose. | |||||
2 Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità contro quelli che commettono tali cose. | |||||
3 Pensi forse, o uomo che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, di sfuggire al giudizio di Dio? | |||||
4 O ti prendi gioco della ricchezza della sua bontà, della sua tolleranza e della sua pazienza, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione? |
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5 Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, |
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6 il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere: |
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7 la vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilità; |
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8 sdegno ed ira contro coloro che per ribellione resistono alla verità e obbediscono all'ingiustizia. |
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9 Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il Greco; |
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10 gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il giudeo prima e poi per il Greco, | |||||
11 perché presso Dio non c'è parzialità. |
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Malgrado la legge |
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12 Tutti quelli che hanno peccato senza la legge, periranno anche senza la legge; quanti invece hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati con la legge. |
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13 Perché non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la legge saranno giustificati. |
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14 Quando i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi; | |||||
15 essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono. | |||||
16 Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo. |
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17 Ora, se tu ti vanti di portare il nome di Giudeo e ti riposi sicuro sulla legge, e ti glori di Dio, |
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18 del quale conosci la volontà e, istruito come sei dalla legge, sai discernere ciò che è meglio, | |||||
19 e sei convinto di essere guida dei ciechi, luce di coloro che sono nelle tenebre, |
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20 educatore degli ignoranti, maestro dei semplici, perché possiedi nella legge l'espressione della sapienza e della verità … | |||||
21 ebbene, come mai tu, che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi di non rubare, rubi? |
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22 Tu che proibisci l'adulterio, sei adultero? tu che detesti gli idoli, ne derubi i templi? | |||||
23 Tu che ti glori della legge, offendi Dio trasgredendo la legge? | |||||
24 Infatti il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra tra i pagani, come sta scritto. |
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Malgrado la circoncisione |
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25 La circoncisione è utile, si, se osservi la legge; ma se trasgredisci la legge, con la tua circoncisione sei come uno non circonciso. |
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26 Se dunque chi non è circonciso osserva le prescrizioni della legge, la sua non circoncisione non gli verrà forse contata come circoncisione? | |||||
27 E così, chi non è circonciso fisicamente, ma osserva la legge, giudicherà te che, nonostante la lettera della legge e la circoncisione, sei un trasgressore della legge. |
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28 Infatti, Giudeo non è chi appare tale all'esterno, e la circoncisione non è quella visibile nella carne; |
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29 ma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito e non nella lettera; la sua gloria non viene dagli uomini ma da Dio. |
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Indice |
2,1-16 | Il giusto giudizio di Dio Paolo affronta la seconda parte della sua argomentazione, in cui intende mostrare che anche gli Ebrei sono in una condizione di peccato e quindi esposti al giudizio di condanna da parte di Dio ( Rm 2,1-3,20 ). c 2 Ora Paolo si rivolge al giudeo, dapprima tacitamente ( vv 1-16 ), poi apertamente ( Rm 2,17-3,20 ). Pur facendosi censore degli altri, egli non sarà per questo risparmiato, se si comporta come loro ( vv 1-5; vv 17-24 ). Né la legge ( vv 12-16 ), né la circoncisione ( vv 25-29 ), né il deposito delle Scritture ( Rm 3,1-8 ) potrebbero dispensarlo dalla rettitudine interiore. Giudeo e pagano sono ugualmente soggetti al tribunale di Dio ( Rm 2,6-11 ); di fatto tutti e due sono ugualmente sottomessi al peccato ( Rm 3,9-20 ). |
2,4 | La bontà di Dio, che rimanda il giudizio di condanna, è un appello alla conversione dei peccatori. |
2,6 | secondo le sue opere: il « giorno di Jahve », annunziato dai profeti come giorno di ira e di salvezza ( Am 5,18+ ), troverà la piena realizzazione escatologica nel « giorno del Signore », al tempo del ritorno glorioso del Cristo ( 1 Cor 1,8+ ). In questo « giorno del giudizio » ( cf. Mt 10,15; Mt 11,22.24; Mt 12,36; 2 Pt 2,9; 2 Pt 3,7; 1 Gv 4,17 ), i morti resusciteranno ( 1 Ts 4,13.18; 1 Cor 15,12-23.51s ) e tutti gli uomini compariranno davanti al tribunale di Dio ( Rm 14,10 ) e del Cristo ( 2 Cor 5,10; cf. Mt 25,31s ). Giudizio inevitabile ( Rm 2,3; Gal 5,10; 1 Ts 5,3 ) e imparziale ( v 11; Col 3,25; cf. 1 Pt 1,17 ), che appartiene soltanto a Dio ( Rm 12,19; Rm 14,10; 1 Cor 4,5; cf. Mt 7,1p ). Dio per mezzo del suo Cristo ( v 16; 2 Tm 4,1; cf. Gv 5,22; At 17,31 ) giudicherà i vivi e i morti ( 2 Tm 4,1; cf. At 10,42; 1 Pt 4,5 ). Egli che scruta i cuori ( v 16; Ger 11,20+; 1 Cor 4,5; cf. Ap 2,23 ) e prova con il fuoco ( 1 Cor 3,13-15 ) renderà a ciascuno secondo le sue opere ( 1 Cor 3,8.13-15; 2 Cor 5,10; 2 Cor 11,15; Ef 6,8; cf. Mt 16,27; 1 Pt 1,17; Ap 2,23; Ap 20,12; Ap 22,12 ). Si mieterà ciò che si sarà seminato ( Gal 6,7-9; cf. Mt 13,39; Ap 14,15 ). Ira e perdizione ( Rm 9,22 ) per le potenze del male ( 1 Cor 15,24-26; 2 Ts 2,8 ) e gli empi ( 2 Ts 1,7-10; cf. Mt 13,41; Ef 5,6; 2 Pt 3,7; Ap 6,17; Ap 11,18 ). Per gli eletti, che avranno compiuto il bene, liberazione ( Ef 4,30; Rm 8,23 ), consolazione ( At 3,20; 2 Ts 1,7; Eb 4,5-11 ), ricompensa ( cf. Mt 5,12; Ap 11,18 ), salvezza ( 1 Pt 1,5 ), esaltazione ( 1 Pt 5,6 ), lode ( 1 Cor 4,5 ) e gloria ( Rm 8,18s; 1 Cor 15,43; Col 3,4; cf. Mt 13,43 ). 2,6-7 La Bibbia insegna la salvezza per opere? |
2,14 | I pagani che per natura, cioè nella loro condizione storica, compiono le esigenze etiche della Legge rivelata, dimostrano di obbedire alla Legge che si esprime attraverso la loro coscienza. sono legge a se stessi: cioè agiscono secondo la loro coscienza ( 1 Cor 4,4+ ), senza l'aiuto di una legge positivamente rivelata. La legge non è un principio di salvezza, ma una guida: a questo titolo, la legge naturale, scritta nel cuore di ogni uomo, può tenerne il posto. |
2,15 | ragionamenti che ora li accusano ora li difendono: BJ traduce: « giudizi di biasimo o di elogio che portano gli uni sugli altri »; oppure « che portano sulle loro proprie azioni ». |
2,16 | Così avverrà: aggiunta per attutire l'anacoluto: il v 16 continua grammaticalmente il v 13. Altra traduzione: « in questo tribunale dove Dio giudica … » ( cf. 1 Cor 4,3 ). |
2,17-29 | Anche i Giudei sono nel peccato |
2,24 | Citazione di Is 52,5 ( LXX ). |
2,29 | La circoncisione… del cuore, cioè l'intima adesione all'alleanza con Dio, è un tema ricorrente nei testi biblici ( Lv 26,41; Dt 10,16; Ger 4,4 ). |