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Cristo |
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B 97 |
Ascensione |
Rif. |
Il racconto dell'ascensione è particolarmente sobrio. |
I testi del N.T. che ne riparlano sul piano teologico sono, anch'essi, particolarmente modesti. |
Ora, l'epoca aveva una concezione cosmica che facilmente si prestava ad ogni specie di considerazioni su questo tema ( apoteosi di eroi, viaggio al di sopra delle potenze celesti, ecc). |
La tradizione biblica aveva anche degli esempi che avrebbero potuto rendere goffo il racconto dell'ascensione ( Enoc, Elia ). |
In realtà, gli At. raccontano l'ascensione come se si trattasse della semplice partenza di Cristo dopo una delle sue apparizioni. |
A noi importa unicamente ritenere la visuale dottrinale nella quale la tradizione primitiva ha visto il fatto dell'ascensione: la prova visibile del Regno celeste di Cristo, |
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l'associazione del binomio « discesa agli inferi-ascensione al cielo », |
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il Regno escatologico di Cristo sugli elementi del mondo. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Questi racconti testimoniano il desiderio umano di innalzarsi sopra questo mondo per raggiungere il mondo del Dio « Altissimo ». |
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Crollo di questi tentativi basati sull'orgoglio. |
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Le tradizioni popolari ricordano tre ascensioni di giusti verso Dio: Enoc, Mosè ed Elia. |
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Queste tradizioni si sono forse formate partendo dal fatto che non si conoscevano le loro tombe. |
Ad ogni modo queste ascensioni acquistarono un valore escatologico: Dio ha messo a parte Enoc, Mosè ed Elia perché ritornassero ad annunciare la fine dei tempi. |
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Il valore escatologico dell'ascensione di Cristo si accomuna, da una parte, alle ascensioni di Enoc ed Elia: essa è preambolo di una nuova venuta. |
La nube del versetto 9 è quella del ritorno di Cristo. |
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Il primo kerigma non ha dato importanza al tempo che è trascorso tra la risurrezione e l'ascensione e sembra anzi dire che l'ascensione è avvenuta in continuità con la morte e la risurrezione. |
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Questa presentazione ha la sua importanza teologica: Cristo è esaltato perché è stato umiliato nella morte. |
Il binomio discesa-salita è fondamentale nel primo kerigma per esprimere il mistero pasquale. |
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At. Fil. la interpretano come riferita al povero glorificato. |
Ef. e 1 Pt. le attribuiscono il valore di un avvenimento cosmico che interessa l'inferno, la terra e il cielo. |
Rm. la generalizza nell'opera intera di Cristo. |
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L'ascensione presentata nel contesto di un Messia davidico che sale su di un trono che è suo. |
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Gv. in uno stile che gli è abituale, concentra i due aspetti di morte e di salita in una sola parola: innalzare. |
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I due testimoni ( probabilmente Pietro e Paolo, descritti in rapporto a Mosè ed Elia che avevano beneficiato di un'ascensione secondo le tradizioni dell'A.T. ) effettuano la loro ascensione, primizie di tutti i cristiani. |
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Si noti al versetto 12 la stessa nube di Atti 1,9. |
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Quando Lc redige questo racconto, egli ne ha già fornito una prima versione nel vangelo. |
Ma, allora, si trattava di una specie di conclusione dossologica ( cfr. la benedizione e gli apostoli al tempio). |
Qui, al contrario, si tratta dell'inizio della missione universale della Chiesa, e i quaranta giorni sono solo più un tempo di preparazione. |
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