Cristo

B 81

Trasfigurazione

Rif.

La trasfigurazione deve essere messa in relazione con il culto di Israele la cui manifestazione principale, prima dell'esilio, era l'intronizzazione annuale di Jahvè e del re.
Molti elementi rituali di questa festa sono stati integrati nella festa dei Tabernacoli.
D 56
Si è prodotto così un fenomeno di spiritualizzazione: si è attribuito a questi vari elementi rituali un significato simbolico e dogmatico.
Accosteremo, in ciascun dettaglio della scena della trasfigurazione, il senso che avevano nell'antico culto e quello che hanno acquistato con la spiritualizzazione.
Vedremo che la trasfigurazione costituisce un intronizzazione di Gesù.
B 98
B 78
Intendiamo con questo una proclamazione messianica per mezzo di prototipi tradizionali presi dall'A.T.

Testi

Rilievi

Rif.

1 Re 8,10
Ez 1,28
Es 40,34-35
Nm 9,15
Sal 26,8
Sal 64,3
Sal 102,16
La gloria di Jahvè era la luce splendente del sole che sorge, segno della presenza di lui, che inondava il tempio nel giorno della festa dell'Anno,
D 54
in cui si celebrava l'intronizzazione di Jahvè e del re.
Questa gloria di Jahvè è stata spiritualizzata nei Sal.
A 29

Mt 17,2-8
Is 9,1.2
Is 42,6
La trasfigurazione intronizza Gesù come Messia
B 14
e Re glorioso come lo aveva annunciato Is.

Es 28,4-13
Zc 3,1-5
Sir 45,7-22
Sir 50
Sal 104,1-2
Sal 132,16-18
Eb 5,5
Ez 44,17
I suoi vestiti splendenti indicano che Cristo è fatto sommo sacerdote.
B 23
F 30

Ap 1,12-17
Ap 5,1-14
Cristo sarà intronizzato nei cieli, nella gloria.
B 98

Lc 9,30-31
Eb 12,2
Fil 2,6
Zc 4,3.14
Ap 11,4
Questa intronizzazione non avrà luogo prima che Cristo abbia sofferto.
La gloria è compossibile con la sofferenza.
È il senso del colloquio di Mosè con Elia in Lc.
Essi rappresentano i soli personaggi dell'antica Legge che hanno visto Dio,
A 5
B 100
il che li abilita a partecipare a questa visione dove riconoscono Jahvè nella persona di Cristo, provando così la sua divinità.
Essi rappresentano la Legge e i profeti e rendono testimonianza a colui che corona la loro opera.
Così, Giosuè e Zorobabel avevano rappresentato rispettivamente il potere temporale e spirituale.

Es 25,8.22
Nm 16,9
Sal 15,1
Sal 31,21
Sal 27,5
Am 9,11
Is 16,5
Mt 17,4
L'idea della tenda è tradizionale.
Jahvè incontra Mosè nel deserto nella tenda di riunione.
Si devono interpretare i profeti in un senso messianico.
E 22
La letteratura midrashica faceva abitare il Messia sotto una tenda sontuosa.
Questi testi spiegano l'intervento imbarazzato di Pietro.

Gv 7,2-38
Lv 23,33-43
Dt 16,13
Zc 14,16-19
Si è potuto così pensare alla festa dei Tabernacoli.
D 56
Cristo vi si era proclamato centro del culto e luce (gloria) del mondo.
B 6
Si avrebbe così nel racconto della trasfigurazione un racconto galileo della festa dei Tabernacoli
B 98
che ripete il racconto giudaico della stessa festa narrata nell'entrata a Gerusalemme.
B 88
D 56

Mt 17,5-6
2 Pt 1,17-19
Es 19,16
Sal 97,2
Sal 104,3
La nube è un tema tradizionale nelle teofanie.
A 27
Questa è luminosa e fa ombra nello stesso tempo.
A 24

Sal 2,7
Sal 89,27.37-38
Mt 3,17
Gv 12,28
Is 42,1
Is 11,1-10
Questi salmi
D 66
trattano dell'intronizzazione del Messia come « figlio adottivo di Jahvè ».
Egli è il Prediletto di Jahvè, il suo Eletto.
Le stesse parole del battesimo.
Là risaltava l'umiliazione,
B 77
qui la glorificazione.

Dt 18,15-20
Mt 17,1-8
Queste parole costituiscono l'investitura di Cristo come profeta.
B 28

Mt 17,1-8
Es 34,29-35
Dt 5,4-5
Dt 18,15ss
Mt. vede soprattutto nella trasfigurazione l'intronizzazione del nuovo Mosè.
B 40
Indice