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Dio |
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A 20 |
Dio « il totalmente altro » |
Rif. |
Tra le perfezioni che noi possiamo ammirare nelle creature e le perfezioni divine non vi è nessuna unità di misura comune. |
Il "totalmente altro" ha potuto essere concepito, da principio, nel senso magico dell'intoccabile. |
Israele mostrerà soprattutto che se Dio è l'altro, è anche colui che si comunica. |
Dio è "il totalmente altro" perché è uno e unico, |
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e perché la creatura non esiste che per lui e in lui. |
La sua dimora è inaccessibile. |
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La sua trascendenza fa di lui il Santo. |
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Non si può vedere Dio senza morire. |
I profeti si sono fatti araldi della trascendenza di Dio facendo vedere come i pensieri di Dio siano ben superiori ai pensieri degli uomini. |
Infatti è soprattutto dopo l'esilio che il popolo ebraico, acquistando coscienza della propria originalità, acquisterà anche coscienza dell'originalità di Jahvè in rapporto a tutto il resto. |
Nel giudaismo, all'epoca di Gesù, il rispetto della trascendenza di Dio era tale che non si osava pronunciare il nome di Dio. |
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È questa la ragione per cui fu respinto Gesù, che pretendeva di essere Dio. |
Tuttavia un buon numero di parole e di atti del Maestro non sono spiegabili se non mediante la sua trascendenza. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Il Dio Altissimo abita una dimora inaccessibile, in assoluta solitudine. |
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È la prima immagine scelta dalla Bibbia per esprimere la trascendenza. |
È il più antico titolo di Jahvè. |
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La trascendenza di Jahvè lo rende temibile. |
Egli abbassa l'orgoglio dei mortali. |
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Altro modo antico di dimostrare tale trascendenza: non si può vedere Dio senza morire. |
Giacobbe, Mosè, Elia, Gedeone sono stati privilegiati nello sfuggire a questa legge che difende la santità di Dio. |
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Jahvè è "colui che fa esistere". |
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Giobbe mette in risalto la trascendenza dell'atto creativo. |
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"Il totalmente" è indipendente da tutto ciò che l'uomo potrebbe produrre. |
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Importante via per scoprire la trascendenza di Dio: il problema insolubile della sofferenza, la cui soluzione si sa che è in Dio. |
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Jahvè è considerato come inaccessibile; di qui la moltiplicazione degli angeli interpreti ed esecutori. |
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L'"Angelo di Jahvè", il "Nome" o la "Gloria" |
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sono espressioni usate al posto del nome di Jahvè per meglio salvaguardare la sua trascendenza. |
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L'universalismo di Jahvè proclamato dai profeti post-esilici è un effetto della sua trascendenza: |
il suo amore si estende molto più in là dei limiti ebraici. |
La visione di Ezechiele rivela un Dio "il totalmente altro", padrone degli animali che rappresentano le forze cosmiche. |
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I profeti e i sapienti sottolineano la trascendenza di Dio mostrando che egli ha pensieri ben diversi da quelli degli uomini. |
Ma appare una nota del tutto nuova. I pensieri di Dio, per quanto siano "diversi" sono comunicabili. |
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Gesù si attribuisce le prerogative di trascendenza riservate a Jahvè nell'A. T. |
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A sua volta, il cristiano, testimone di Dio, avrà nel mondo un comportamento essenzialmente "diverso" da quello del mondo. |
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