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Lo Spirito Santo nella Morale |
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E 85 |
Perseveranza |
Rif. |
Sia nell'A. T. che nel N. T. la perseveranza ( ύπομονή ) deve essere considerata di fronte a Dio e di fronte al mondo. |
Il Dio dell'A. T. è un Dio Salvatore, Dio dell'Alleanza e della Pasqua, fedele alle sue promesse e onnipotente per realizzarle; su di lui si appoggia tutta la speranza del popolo di Israele e l'imperturbabile costanza del pio ebreo. |
La progressiva presa di coscienza di una retribuzione finale darà alla perseveranza dell'A. T. una tensione sempre più escatologica. |
Quanto alla perseveranza di fronte a un mondo ostile e scatenato, Giobbe ce ne dà l''esempio più ammirevole: virtù dell'abbandono assoluto, e non tenacia volontaristica. |
Nel N. T., il Dio Salvatore è Gesù Cristo: non si attende più il suo intervento, ma il suo ritorno; ormai lui comanda tutta la perseveranza del popolo cristiano, perché è stato lui stesso il Paziente. |
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Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Perseverare è prima di tutto un atteggiamento di fiducia, è « affidarsi a qualcuno » perché si è sicuri di lui. |
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La perseveranza può prendere la forma |
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- di un atteggiamento dell'uomo proteso verso Dio |
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- o di una calma attesa degli interventi di Dio. |
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Questa perseveranza è diventata l'espressione caratteristica della religione di Israele, al punto che Dio stesso è chiamato la speranza, l'attesa di Israele. |
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Perciò non perseverare è un'empietà. |
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Solo « alla fine » Dio realizzerà le sue promesse di salvezza: questa escatologia pone la perseveranza in tensione continua. |
Attendere pazientemente è meritare la felice ricompensa. |
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Di fronte a Dio si spera; di fronte al mondo si resiste, si tiene duro, si sopporta pazientemente. |
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La perseveranza di Giobbe. |
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La propria forza non basta per resistere, la perseveranza non ha nulla del dominio di sé, ma è attendere per tutta la vita l'intervento di Dio. |
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La perseveranza trova la sua naturale continuazione nel N. T. nel concetto escatologico del Regno di Dio in mezzo alle opposizioni di un mondo ostile e senza fede. |
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a) i sinottici |
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Il cristiano deve rimanere fermo, nonostante tutto, fino al martirio. |
Lc. presenta la perseveranza come mezzo attivo per ottenere la salvezza. |
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Questa attesa dell'intervento di Dio spiega l'atteggiamento del cristiano di fronte al mondo: egli non lo condanna prima di Dio. |
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b) Per Paolo: |
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La perseveranza è la forza di una fede religiosa, e particolarmente della speranza cristiana; non un atteggiamento di disprezzo verso il mondo, ma un agire interiore. |
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Nota passiva - senza essere quietisti: la costanza si traduce in buone opere di perseveranza …, fino alla vittoria. |
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Paolo, come Pietro, assegna ai cristiani una vocazione alla sofferenza, sulle orme di Cristo: la tribolazione genera la perseveranza. |
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Per questo la nostra perseveranza è piena di speranza. |
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c) Giacomo indirizza la sua lettera ai cristiani oppressi dalle tribolazioni: le prove sopportate servono a consolidare la perseveranza. |
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d) Perseveranza come atteggiamento necessario e retto del credente nelle ultime ore del vecchio eone. |
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L'ultimo conflitto tra il mondo e la comunità cristiana sarà la prova più sublime di fede e di pazienza. |