Parrocchia
… - parrocoLe due parole, che in italiano sembrano così connesse, derivano da due radici completamente diverse tanto per forma quanto per contenuto: infatti al greco paroikia ( "casa vicina" ) fu abusivamente accostato pàrokhus, "approvvigionatore" ( da parékho, "porgere","somministrare" ). Roma aveva organizzato, per le necessità di governo, un regolare servizio di comunicazioni con le province ( cursus publicus ): le carrozze statali viaggiavano trasportando documenti amministrativi e funzionar!; lungo le grandi vie imperiali erano distribuiti posti per il ristoro dei viaggiatori, per il cambio dei cavalli, per l'eventuale riattamento dei veicoli. In queste pubbliche "stazioni" un "provveditore" forniva tutto il necessario per l'efficiente funzionamento del servizio. Per analogia, il termine fu trasferito a designare quel sacerdote che prestava l'assistenza spirituale ai fedeli ( facilmente considerati "viaggiatori" lungo il pellegrinaggio transeunte di questa terra ) nelle dislocazioni successive in cui si articolavano le diocesi e talora anche le grandi città ( soprattutto Alessandria ). Il pàrokhus era il coadiutore locale del vescovo - da cui riceveva la giurisdizione - in una determinata circoscrizione territoriale e fu accorgimento adottato anche per evitare il frazionamento eccessivo delle diocesi, che tuttavia furono anch'esse talvolta denominate "parrocchie". - . - L'istituzione permette e favorisce la partecipazione domenicale all'Eucaristia, la formazione progressiva nella dottrina e la pratica delle opere di carità. A norma del vigente Diritto canonico il parroco, che è l'amministratore ufficiale dei beni della comunità ecclesiale, è invitato a farsi coadiuvare da un consiglio per gli affari economici e da uno per le attività pastorali, a tenere un archivio con i libri dei battesimi, cresime, matrimoni ed a curare nei modi più acconci l'amministrazione dei sacramenti. |
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Il termine deriva dalle parole greche « para » e « oikeo », e può avere due significati, sempre riferiti alle persone e mai alle strutture. Il primo è « coloro che abitano vicino », che abitano gli uni accanto agli altri, condividendo così non solo uno spazio fisico, ma anche umano ( lingua, usi, situazioni di vita, difficoltà, gioie, dolori, progetti… ) e religioso ( fede comune, culto, solidarietà, attenzione reciproca, fraternità… ). Il secondo significato, visibile in 1 Pt 2,11 ma presente in sottofondo in molti testi del NT, è quello di « coloro che abitano come stranieri, come pellegrini »: si esprime così il carattere pellegrinante del popolo di Dio, che, pur abitando nel mondo e condividendone situazioni e vicende, sa di non esaurire la propria vita nel puro orizzonte terreno, ma di camminare verso una « terra » dono di Dio, e quindi di vivere nel mondo con un atteggiamento di provvisorietà ( Eb 11,13-16; 1 Cor 7,29-31; Fil 3,20; Eb 13,13; Gv 17,11.14-16 ). Dal II al IV secolo, il nome « parrocchia » fu usato come sinonimo di « Chiesa locale sotto la guida di un vescovo », ossia di diocesi. Dal VII secolo, il nome significa invece una comunità più piccola, retta da un presbitero. Il termine « parroco » in antico aveva un significato equivalente a quello di « cristiano », e dal secolo XVI è dato a quel sacerdote che regge la comunità della « parrocchia ». |
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Parrocchia è termine di derivazione greca ( paroikia ), che si richiama all'abitare presso, inteso sia come vicinanza, sia come temporaneità ( l'ospite, il pellegrino… ). Come istituzione ecclesiastica, è nata nel IV sec., quando il cristianesimo dalle città si diffuse nei piccoli centri rurali. Ne è responsabile un presbitero, che prende il nome di parroco. Fa riferimento a un territorio come parte della diocesi. Fu molto potenziata dalla riforma promossa dal concilio di Trento. L'urbanizzazione e la mobilità crescente nel '900 scuote il suo radicamento territoriale; la secolarizzazione diffusa rischia di relegarla ad "agenzia" ( peraltro generalmente apprezzata ) fornitrice di prestazioni culturali e assistenziali; la diminuzione numerica dei presbiteri la trova sempre più spesso senza pastore residente. Di fronte a questo, la parrocchia riscopre la sua indole comunitaria; si fa "estroversa" e attenta ai problemi dell'uomo sul territorio; si sforza di trasformare la domanda da consumo religioso e richiesta assistenziale in cammino di fede e in costruzione di umanità rinnovata. Si apre a una maggiore corresponsabilità di tutti mediante i Consigli pastorali ( v. ). Essa rimane, sul territorio, struttura aperta e accogliente, umanamente preziosa ed ecclesialmente insostituibile; deve tuttavia integrarsi con la pastorale degli ambienti ( lavoro, scuola, università, sport… ) e con le altre realtà pastorali operanti sul territorio, secondo un sistema di rete efficacemente interconnesso. v. Diocesi |
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Magistero |
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È necessario che voi sacerdoti e laici militanti, insieme con tutti i fedeli, formiate una Comunità efficiente ed operante, affinchè Gesù sia vita di tutte le anime. |
Discorso Pio XII 11-1-1953 |
Tale è la meravigliosa unità dei principii, che ancora una volta devono rinnovare la vita parrocchiale in tutte le sue forme, e discendere per essa in convinzioni efficaci nella pratica quotidiana dei singoli fedeli. |
Omelia Giovanni XXIII 15-8-1962 |
Ma crediamo semplicemente che questa antica e venerata struttura della Parrocchia ha una missione indispensabile e di grande attualità |
Discorso Paolo VI 24-6-1963 |
Ciascun Fedele abbia per la propria Parrocchia, diciamo pure per il proprio Campanile, una comprensibile, e in un certo senso doverosa preferenza. |
Catechesi Paolo VI 18-8-1976 |
Concilio Ecumenico Vaticano II |
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Chiesa di Dio | Lumen gentium 28 |
rappresenta la Chiesa visibile | Sacrosanctum concilium 42 |
cellula delle diocesi | Apostolicam actuositatem 10 |
il Vescovo vi è reso presente | Lumen gentium 28 |
esempio di apostolato comunitario | Apostolicam actuositatem 10 |
Testimonianza cristiana della … | Christus Dominus 30 |
vita della … | Apostolicam actuositatem 10 |
vita liturgica | Sacrosanctum concilium 42 |
spirito missionario | Christus Dominus 30 |
… e vocazioni | Optatam totius 2 |
Provvista | Christus Dominus 31 |
erezione e soppressione | Christus Dominus 32 |
La … nelle Missioni | Ad gentes 37 |
… per vari riti e lingue | Orientalium ecclesiarum 4 |
Orientalium ecclesiarum 23 | |
Religiosi e … | Christus Dominus 35 |
Laici e … | Apostolicam actuositatem 10 |
Fanciulli e … | Apostolicam actuositatem 30 |
Collaborazione interparrocchiale | Christus Dominus 30 |
Optatam totius 22 | |
Presbyterorum ordinis 7 | |
opere superparrocchiali | Christus Dominus 29 |
Christus Dominus 30 | |
v. Messa comunitaria | |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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L'Eucaristia domenicale | 2179 |
Doveri dei genitori | 2226 |
Rinnovamento catechesi |
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Cercare e soffrire con gli altri | 141 |
Tutto è ordinato allo sviluppo dell'uomo e del cristiano | 143 |
I problemi della catechesi a livello diocesano | 146 |
Il ruolo fondamentale della parrocchia | 148-150 |
La catechesi familiare | 152 |
La catechesi nei gruppi associati | 153 |
Le nuove strutture | 157 |
Codice Diritto Canonico |
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definizione | 515 |
porzione del territorio della diocesi | 374 § 1 |
quanto alla presa di possesso e alla vacanza | 527 § 3 |
539 | |
nella parrocchia ci sia un solo parroco | 526 § 2 |
v. Quasi-Parrocchia | |
più parrocchie affidate a un solo parroco causa penuria di sacerdoti | 526 § 1 |
affidata al diacono | 517 § 2 |
affidata a più sacerdoti solidalmente | 517 § 1 |
v. Sacerdoti | |
affidata ad un istituto religioso | 520 |
personale | 518 |
quanto alla celebrazione del matrimonio | 1115 |
1118 | |
quanto all'amministrazione dei beni | 532 |
540 | |
consigli per gli affari economici | 537 |
nella … vi siano i registri dei battezzati, dei matrimoni e dei defunti, vi sia l'archivio ecc. | 535 |
v. Registri | |
abbia il consiglio pastorale | 536 |