2 Maccabei |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
I. Lettere ai Giudei di Egitto |
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Prima lettera |
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1 « Ai fratelli giudei sparsi nell'Egitto salute. I fratelli giudei che sono in Gerusalemme e nella regione della Giudea augurano buona pace. |
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2 Dio voglia concedervi i suoi benefici e ricordarsi della sua alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe suoi servi fedeli; | |||
3 conceda a tutti voi volontà di adorarlo e di compiere i suoi desideri con cuore generoso e animo pronto; |
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4 vi dia una mente aperta ad intendere la sua legge e i suoi comandi, e volontà di pace. | |||
5 Esaudisca le vostre preghiere e vi sia propizio e non vi abbandoni nell'ora dell'avversità. | |||
6 Noi qui appunto preghiamo per voi. | |||
7 Quando regnava Demetrio nell'anno centosessantanove, noi Giudei vi abbiamo scritto: " Nelle calamità e angosce che ci hanno colpiti in questi anni da quando Giàsone e i suoi partigiani hanno apostatato dalla città santa e dal regno, |
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8 incendiando il portone e versando sangue innocente, noi abbiamo pregato il Signore e siamo stati esauditi. Quindi abbiamo ripreso l'offerta delle vittime e del fior di farina, abbiamo acceso le lampade e presentato i pani ". |
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9 Vi scriviamo la presente per esortarvi a celebrare i giorni delle Capanne nel mese di Casleu. L'anno centottanotto ». |
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Seconda lettera |
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Indirizzo |
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10 I Giuei residenti in Gerusalemme e nella Giudea, il consiglio degli anziani e Giuda, ad Aristòbulo, maestro del re Tolomeo, appartenente alla stirpe dei sacerdoti consacrati con l'unzione, e ai Giudei dimoranti in Egitto, salute e prosperità. | |||
Ringraziamento per il castigo di Antioco |
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11 Salvati da grandi pericoli per l'intervento di Dio, lo ringraziamo molto per esserci potuti schierare contro il re. | |||
12 Perché egli stesso ha respinto le forze schierate contro la santa città. | |||
13 Recatosi in Persia, il loro capo e con lui l'esercito creduto invincibile, fu ucciso nel tempio della dea Nanea, per gli inganni orditi dai sacerdoti di Nanea. |
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14 Con il pretesto di celebrare le nozze con lei, Antioco con i suoi amici si era recato sul posto per prelevare le immense ricchezze a titolo di dote. | |||
15 Dopo che i sacerdoti del tempio di Nanea gliele ebbero mostrate, egli entrò con pochi nel recinto sacro e quelli, chiuso il tempio alle spalle di Antioco | |||
16 e aperta una porta segreta nel soffitto, scagliarono pietre e fulminarono il condottiero e i suoi. Poi fattili a pezzi e tagliate le loro teste, le gettarono a quelli di fuori. |
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17 In tutto sia benedetto il nostro Dio, che ha consegnato alla morte gli empi. | |||
Il fuoco sacro miracolosamente conservato |
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18 Stando noi per celebrare la purificazione del tempio il venticinque di Casleu, abbiamo creduto necessario darvi qualche spiegazione, perché anche voi celebriate la festa delle Capanne e del fuoco, apparso quando Neemia offrì i sacrifici dopo la ricostruzione del tempio e dell'altare. | |||
19 Infatti quando i nostri padri furono deportati in Persia, i sacerdoti fedeli di allora, preso il fuoco dall'altare, lo nascosero con cautela nella cavità di un pozzo che aveva il fondo asciutto e là lo misero al sicuro, in modo che il luogo rimanesse ignoto a tutti. | |||
20 Dopo un buon numero di anni, quando piacque a Dio, Neemia, rimandato dal re di Persia, inviò i discendenti di quei sacerdoti che avevano nascosto il fuoco, a farne ricerca; quando essi ci riferirono che non avevano trovato il fuoco ma acqua grassa, comandò loro di attingerne e portarne. | |||
21 Poi furono portate le offerte per i sacrifici e Neemia comandò che venisse aspersa con quell'acqua la legna e quanto vi era sopra. | |||
22 Così fu fatto e dopo un pò di tempo il sole, che prima era coperto di nubi, cominciò a risplendere e si accese un gran rogo, con grande meraviglia di tutti. | |||
23 I sacerdoti si posero allora in preghiera, mentre il sacrificio veniva consumato, e con i sacerdoti tutti gli altri: Giònata intonava, gli altri continuavano in coro insieme a Neemia. | |||
24 La preghiera era formulata in questo modo: Signore, Signore Dio, creatore di tutto, tremendo e potente, giusto e misericordioso, tu solo re e buono, | |||
25 tu solo generoso, tu solo giusto e onnipotente ed eterno, che salvi Israele da ogni male, che hai fatto i nostri padri oggetto di elezione e santificazione, | |||
26 accetta il sacrificio offerto per Israele tuo popolo, custodisci la tua porzione e santificala. | |||
27 Raccogli i nostri dispersi, libera quelli che sono schiavi in mano dei pagani, guarda benigno i disprezzati e gli oltraggiati; sappiano i pagani che tu sei il nostro Dio. |
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28 Punisci quelli che ci opprimono e ci ingiuriano con superbia. | |||
29 Concedi al tuo popolo di radicarsi nel tuo luogo santo, come ha detto Mosè. | |||
30 I sacerdoti a loro volta cantavano inni. | |||
31 Poi vennero consumate le vittime del sacrificio e Neemia ordinò che il resto dell'acqua venisse versata sulle pietre più grosse. | |||
32 Fatto questo, si accese una fiamma, la quale tuttavia fu assorbita dal bagliore del fuoco acceso sull'altare. | |||
33 Quando fu divulgato il fatto e annunciato al re dei Persiani che nel luogo dove i sacerdoti deportati avevano nascosto il fuoco era comparsa acqua e che i sacerdoti al seguito di Neemia avevano con quella purificato le cose necessarie al sacrificio, | |||
34 il re fece cingere il luogo e lo dichiarò sacro, dopo aver accertato il fatto. | |||
35 Il re ricevete anche molti doni da quelli che aveva favoriti e ne diede a sua volta. | |||
36 I compagni di Neemia chiamarono questo luogo Neftar che significa " purificazione "; ma i più lo chiamano Neftai. |
Indice |
1,1-2,32 | Introduzione ( cf. 1 Mac 10,20+ ). |
1,7 | Demetrio: Demetrio II, re di Siria negli anni 145-140 e 129-125. L'anno centosessantanove, come in genere le altre date, è computato secondo l'èra seleucide, iniziata nel 312/311, a partire cioè dalla fondazione della dinastia per opera di Seleuco I. Esso corrisponde al 143/142. vi abbiamo scritto: si richiama qui una lettera precedente, scritta agli egiziani nel 169 seleucida ( 142 a.C., cf. 1 Mac 1,10+ ) che riferiva le disgrazie toccate ai giudei in seguito alla defezione di Giasone ( cf. 2 Mac 4,7s ). Tale flagello cessò con la riconciliazione del tempio e dei fedeli. Di qui la decisione di celebrare la nuova dedicazione del tempio di Gerusalemme. |
1,9 | i giorni delle Capanne: la festa ebraica di Sukkot, che veniva celebrata in ringraziamento del raccolto nel mese di Tishri, in settembre-ottobre. In realtà qui si tratta della festa della Dedicazione, che nei riti si ispira ad essa e che si dovrà celebrare ogni anno nel mese di Chisleu, novembre-dicembre, a ricordo della dedicazione del nuovo altare fatto costruire da Giuda Maccabeo ( vedi 1 Mac 4,59; 2 Mac 10,5-6 ). ( gr. 10 ) centottantotto: siamo nel 124 a.C.; questa « festa delle capanne » ( cf. anche v 18 ) in casleu ( dicembre ) è la dedicazione ( cf. 1 Mac 4,59+ ); quest'altro nome le deriva dalla somiglianza con la grande festa delle capanne del mese di tishri ( ottobre ) ( cf. 2 Mac 10,6; Lv 23,34s ). |
1,10-2,18 | Seconda lettera ai Giudei d'Egitto Questa seconda lettera viene datata al 164, perché in essa si parla della morte di Antioco IV Epìfane. 1,10 il consiglio degli anziani: coloro che governavano la città, una specie di senato. Vedi 2 Mac 4,44; 2 Mac 11,27; 1 Mac 12,6 e nota relativa. La seconda lettera si presenta come un documento di quarant'anni posteriore al precedente; è un invito ( v 18 ) alla stessa dedicazione del tempio, che ebbe luogo il 25 casleu del 148 seleucida ( 15 dicembre del 164 a.C. ). Il racconto associa a voci correnti sulla morte di Antioco Epifane tradizioni popolari su Neemia e Geremia. L'autore sacro, inserendo tale lettera prima della sua opera, non si fa garante del suo valore storico. - Giuda: Giuda Maccabeo. - Aristòbulo: giudeo alessandrino, noto per le sue spiegazioni allegoriche del pentateuco. Dedicò la sua opera a Tolomeo VI Filometore ( 180-145 ). Molto probabilmente lo storico giudeo-alessandrino, autore di un commentario biblico allegorico e precettore del re Tolomeo VI Filomètore ( 180-145 ). |
1,11-17 | Il racconto della morte di Antioco appare diverso sia da quello di
1 Mac 6,1-17 sia da quello di
2 Mac 9,1-29, ma contiene la stessa lettura teologica dell'accaduto: Dio punisce gli empi con la morte. Il tempio che Antioco IV voleva saccheggiare era quello di Artemide in Elimaide. |
1,13 | Nanea: dea mesopotamica, identificata dai Greci con Artemide o con Afrodite. |
1,16 | teste: con gr. e lat. ( distrazione dello scriba, provocata dal plurale « pezzi » ); BJ con un ms, sir. sceglie: « testa ». - Questo racconto popolare della fine di Antioco non corrisponde né a quello di 2 Mac 9,1s, né a quello di 1 Mac 6,1s. Le circostanze reali della sua morte non erano ancora note e forse sono state ricalcate fittiziamente su quelle di Antioco III, che morì in un'imboscata con tutto il suo esercito, dopo aver saccheggiato un tempio di Bel, sempre in Elimaide. |
1,18 | fuoco, apparso quando Neemia: si riteneva che il fuoco del primo sacrificio offerto nel tempio ricostruito, dopo la deportazione in Babilonia, fosse venuto direttamente da Dio. In Lv 9,23-24 si narrava la stessa cosa riguardo al primo sacrificio di Aronne. 1,18-36 L'aneddoto vuole dimostrare che il santuario di Gerusalemme non ha perduto alcuno dei suoi privilegi, dal momento che ha conservato anche l'antico fuoco sacro ( cf. Lv 6,5-6 ). 1,18 Neemia: a Neemia, che insieme a Esdra fondò la nuova comunità giudaica ( 445-425 ), memorie apocrife attribuiscono la restaurazione dell'altare e del tempio ( 2 Mac 2,13 ), mentre in realtà l'altare venne dedicato nel 538 e il tempio nel 515 ( Esd 3,1s; Esd 6,14s ). È da notare che anche l'inaugurazione dell'altare per opera di Zorobabele viene messa in relazione con la festa delle capanne ( Esd 3,4 ). |
1,20 | re di Persia: probabilmente si tratta del re Artaserse I ( 464-423 ). ( gr. 21 ) ci ( riferirono ): hêmín del gr. e lat.; BJ congettura: « di fatto », ê men. |
1,23 | e con i sacerdoti, tutti gli altri: con gr. e vet. lat.; BJ con volg. traduce: « tutti i sacerdoti ». - C'è un anacronismo: i sommi sacerdoti del tempo di Neemia sono Eliasib e Ioiada ( Ne 3,1; Ne 13,28; ma cf. Ne 12,11 ). |
1,27 | i nostri dispersi: alla lettera « la nostra dispersione » ( diaspora ) ( cf.
Dt 30,11; Ne 1,5.8s; Sal 147,2; Is 49,6 ). |
1,29 | come ha detto: è riferimento al cantico di vittoria di Mosè ( Es 15,17 ). |
1,33 | È la versione riferita al re, diversa da quella riferita sopra. |
1,36 | Neftai: etimologia popolare, non molto chiara, dalla parola persiana naft. - Questa storia combina insieme il ricordo del culto del fuoco presso i persiani ( v 34 ) e una certa conoscenza delle proprietà della nafta, petrolio allo stato grezzo, che destò l'ammirazione dei geografi e naturalisti greci e romani. |