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Dio |
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A 12 |
Dio onnisciente |
Rif. |
La scienza di Dio è all'inizio come conoscenza di tutto, specialmente delle cose future nascoste. |
Erede della religione pagana, il popolo ebraico stabilità un rituale di "consultazione" di Jahvè dal quale riceverà in comunicazione quella scienza. |
Purificando questa norma primitiva, i profeti sottolineano l'esigenza della purezza morale che questa onniscienza comporta: Dio vede tutto, perfino le intenzioni più segrete. |
I profeti si preoccupano, nello stesso tempo, di far comprendere la condotta del mondo e la realizzazione del disegno di Dio alla luce di questa scienza: Dio conosce il futuro conducendo l'uomo verso l'era messianica con la rivelazione progressiva di questo stesso futuro. |
Se la conoscenza di Dio si estende a tutto ciò che esiste, essa è pure la migliore scienza esistente: la sapienza. |
Se la sapienza ha designato all'inizio la perspicacia dell'intelligenza, si è poi spiritualizzata prima di venir attribuita a Dio, il "Sapiente" per eccellenza. |
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Ma Dio comunica questa sapienza agli uomini sotto la forma della Legge e mediante l'ispirazione interiore dello Spirito.La sapienza permette all'uomo di partecipare in parte all'onniscienza divina. |
Un giorno, questa conoscenza e questa sapienza si personificheranno nella Parola di Dio. |
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Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Dio deve conoscere ciò che l'uomo non conosce: è il senso delle pratiche di consultazione di Jahvè: sorteggio, divinazione o negromanzia. |
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Dio utilizza questi mezzi per rivelare progressivamente la sua vera scienza; li incanala all'inizio in certi oggetti del culto: l'Urim e il Tummin. |
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Un po' alla volta il profeta, inviato di Dio, diventa il rappresentante della scienza divina per rivelare le cose segrete o future. |
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Il profeta cercò tuttavia di superare il ruolo di semplice indovino, collegandosi all'onniscienza di Dio per rivelare il disegno salvifico di Dio e suscitare un maggior timore di Dio nel popolo. |
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La formula "consultare Jahvè" si spiritualizza anch'essa e diventa spesso "cercare Jahvè". |
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Sal 139 |
Gen 2,17-3,22 |
Ez 28,1-10 |
Is 19,11-15 |
Is 40,12-18 |
Is 55,6-9 |
Bar 3,15-38 |
Gb 7,17-20 |
Gb 28,12-27 |
Sir 1,1-10 |
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La scienza di Dio sorpassa talmente la capacità umana che la pretesa di acquistarla equivale a un sacrilegio. |
Questa idea è rappresentata in forma popolare In gen e Ez; |
Giobbe ne mantiene l'aspetto terribile; gli altri libri sapienziali insistono soprattutto sulla imperscrutabilità della scienza di Dio. |
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Dio ha comunicato all'uomo l'incomunicabile rendendolo partecipe della sua scienza. |
Giuseppe e Daniele testimoniano questa onniscienza di Dio, anche in terra straniera, di fronte all'incompetenza umana. |
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Più particolarmente, i fedeli della Legge ricevono la scienza divina. |
Questa scienza, che governa il mondo, li associa così al potere di Dio ( vedere l'associazione tra Legge e creazione nel Sal 18 ) |
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E questa Sapienza divina si è tanto compiaciuta di comunicarsi agli uomini da diventare la persona stessa della Parola che ha preso carne tra noi, portandoci la conoscenza di Dio. |
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