Summa Teologica - I |
E poiché vi sono operazioni che rimangono nell'operante e operazioni che passano nell'effetto esterno, prima tratteremo della scienza e della volontà ( l'intendere, infatti, resta in colui che intende, e il volere in colui che vuole ), poi [ q. 25 ] della potenza di Dio, che è considerata come il principio dell'operazione divina che passa sull'effetto esterno.
Siccome poi l'intendere è una maniera di vivere, dopo l'indagine sulla scienza di Dio dovremo trattare della vita divina [ q. 18 ].
E poiché la scienza ha per oggetto il vero, dovremo indagare anche sulla verità e sulla falsità [ q. 16 ].Infine, poiché ogni oggetto attuale di conoscenza è nel conoscente, e le essenze delle cose in quanto conosciute da Dio sono chiamate idee, bisognerà aggiungere allo studio della scienza quello delle idee [ q. 15 ].
Rispetto alla scienza dunque si pongono sedici quesiti:
1. Se in Dio vi sia scienza;
2. Se Dio conosca se stesso;
3. Se comprenda se stesso;
4. Se il suo intendere sia la sua sostanza;
5. Se conosca le altre cose distinte da sé;
6. Se di tali cose abbia una conoscenza propria;
7. Se la scienza di Dio sia raziocinativa;
8. Se la scienza di Dio sia causa delle cose;
9. Se la scienza di Dio si estenda alle cose che non sono;
10. Se si estenda al male;
11. Se si estenda ai singolari;
12. Se abbracci infinite cose;
13. Se si estenda ai futuri contingenti;
14. Se raggiunga le proposizioni;
15. Se la scienza di Dio sia variabile;
16. Se Dio abbia delle cose una scienza speculativa o pratica.
Indice |