Demoni
È il greco dàimon, con il senso originario di "potenza che assegna ( la sorte )", da cui quello di "destino", "divinità". In seguito i dèmoni furono considerati esseri divini secondari ( dai Latini chiamati genii ), in rapporto con gli uomini, spesso per consigliarli e proteggerli, ma talora anche per procurare loro disgrazia. Socrate si sentiva guidato da uno di essi, che faceva l'ufficio di una coscienza illuminata e solerte. Nel linguaggio cristiano "demònio" ( generalmente in equivalenza a "diavolo" ) designa "un angelo ribellatosi a Dio per superbia e precipitato nell'inferno, che, per odio contro Dio, tenta l'uomo al male" CPio X n. 59. Il demonio fu creato buono da Dio, ma diventò volontariamente cattivo per essersi ribellato, con scelta irrevocabile, contro di lui. Allontanatesi da Dio che è vita, divenne il signore della morte, che egli recò nel mondo per invidia contro Dio e contro l'uomo; abbandonò Dio che è verità, e divenne il padre della menzogna; rifiutò Dio che è libertà, e divenne agente di schiavitù; respinse Dio che è santità, e divenne istigatore del peccato. Cristo venne sulla terra per sconfiggerlo e cacciarlo e la Chiesa ne continua la missione con i sacramenti e con gli esorcismi. |
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Dal greco daimónion ( così come dèmone da daimon ), è il nome comune usato in origine per indicare ogni potenza nascosta, misteriosa, in grado di interferire, in modo ostile o benefico, sulla realtà e in particolare nella vita dell'uomo. Il significato negativo acquisito successivamente dal termine riflette la convinzione, già diffusa nel mondo pagano, che il demonio ( o dèmone ) eserciti per lo più un influsso malvagio, a danno della salute, dell'equilibrio psichico o del discernimento morale. Nel mondo pagano si cercava un riparo da tali influssi mediante pratiche magiche e si tendeva a considerare i dèmoni come vere e proprie divinità. A ciò si oppone recisamente il monoteismo biblico, che considera i dèmoni alla stregua di angeli decaduti, complici e servitori di Satana, nemici di Dio e dell'uomo, ma ultimamente sottoposti alla signoria di JHWH. Tale assoluta signoria trova piena conferma nella vita e nell'azione del Cristo. Nell'uso comune il termine è adoperato anche per designare il diavolo ( v. ), principe dei dèmoni. |
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La voce greca « daimón » significa sia uno spirito protettore, spesso benigno, sia anche la voce interiore dell'uomo. Nel tardo Giudaismo, il concetto di « demone » ( demonio ) tendeva ad indicare in senso ristretto uno « spirito malvagio », di cui non si precisavano molto i contenuti. Si pensava però ad una gerarchia di demoni, con a capo il « diavolo » ( dal greco « diabolos », « colui che sbarra la strada », o « colui che getta la divisione »: Mt 25,41; Gv 8,44 ), identificato anche con « Satana » ( il tentatore: Mt 4,1-11 ) oppure « Beelzebul, principe dei demoni » ( Mt 12,24-29 ). La teologia concepisce i demoni come creature di Dio decadute, la cui opera e azione si dirige contro il Regno di Dio; nonostante la loro potenza, la vittoria però è già nelle mani di Dio ( Ap 20,1-10 ). |
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Gli abitanti del deserto: BJ traduce: « la bestia ». Questo termine, che designa gli animali o i demoni che frequentano i deserti ( Is 13,21; Is 34,14; Ger 50,39; Ez 34,28 ), evoca qui gli stati pagani abbattuti ( Is 27,1; Dn 7,3; Ap 13,1 ). |
Sal 72,9 |
Abitazione dei …Se ne va per luoghi aridi: gli antichi consideravano i luoghi deserti come popolati da demoni ( Lv 16,8+; Lv 17,7+; Is 13,21; Is 34,14; Bar 4,35; Ap 18,2; Mt 8,28 ). Tuttavia costoro preferiscono ancor più abitare negli uomini ( Mt 8,29+ ). |
Mt 12,43 |
Non ordinasse loro di andarsene nell'abisso: invece di « non li cacciasse fuori della regione » ( Mc 5,10 ). I demoni domandano a Gesù che non li ricacci nelle profondità della terra, loro normale e definitivo soggiorno ( Ap 9,1.2.11; Ap 11,7; Ap 17,8; Ap 20,1.3 ). |
Lc 8,31 |
Potere dei …Prima del tempo: in attesa del giorno del giudizio, i demoni godono una certa libertà nella loro azione sulla terra ( Ap 9,5 ); lo fanno di preferenza prendendo possesso degli uomini ( Mt 12,43-45+ ). Questa possessione è accompagnata spesso da una malattia, poiché questa, a titolo di conseguenza del peccato ( Mt 9,2+ ), è un'altra manifestazione dell'azione di Satana ( Lc 13,16 ). Così gli esorcismi del vangelo, che a volte, come qui, appaiono allo stato puro ( Mt 15,21-28 p; Mc 1,23-28 p; Lc 8,2 ), avvengono spesso in forma di guarigione ( Mt 9,32-34; Mt 12,22-24 p; Mt 17,14-18; Lc 13,10-17 ). Con il suo potere sui demoni Gesù distrugge l'impero di Satana ( Mt 12,28 p; Lc 10,17-19; Lc 4,6; Gv 12,31+ ) e inaugura il regno messianico, di cui lo Spirito Santo è la promessa caratteristica ( Is 11,2+; Gl 3,1s ). Se gli uomini rifiutano di comprenderlo, i demoni invece lo sanno bene ( qui e Mc 1,24 p; Mc 3,11 p; Lc 4,41; At 16,17; At 19,15 ). Questo potere di esorcismo, Gesù lo comunica ai suoi discepoli insieme con il potere delle guarigioni miracolose ( Mt 10,1.8 p ) che gli è connesso ( Mt 8,3+; Mt 4,24; Mt 8,16 p; Lc 13,32 ). |
Mt 8,29 |
Satana, introducendo nel mondo il peccato e la morte, sua conseguenza ( Sap 2,24+; Rm 5,12+ ), ha reso l'uomo schiavo della sua tirannia ( Mt 8,29+; Gal 4,3+; Col 2,8+ ); egli ha steso sul mondo, di cui è divenuto il « principe » ( Gv 12,31+ ), un dominio che Gesù è venuto a sopprimere con la « redenzione » ( Mt 20,28+; Rm 3,24+; Rm 6,15+; Col 1,13-12; Col 2,15+; Ef 2,1-6; Ef 6,18 ). |
Lc 4,6 |
Quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota … di tradirlo: con D, vet. lat., sir. e altri; S. B, volg. hanno: « quando già il diavolo aveva messo in ( nel suo? ) cuore che Giuda Iscariota lo tradisse ». Altre varianti: « essendosi messo nel cuore … ». La passione è un dramma in cui si trova impegnato il mondo invisibile: dietro gli uomini agisce la potenza diabolica ( Gv 6,70s; Gv 8,44; Gv 12,31; Gv 13,27; Gv 16,11; Ap 12,4.17; Ap 13,2; Lc 22,3; 1 Cor 2,8 ). |
Gv 13,2 |
Dominatori di questo mondo: bisogna intendere sia le autorità umane sia, meglio, le potenze malvagie, i demoni che regnano sul mondo ( 1 Cor 15,24-25; Ef 6,12; Lc 4,6; Gv 12,31+ ), sia infine le une e le altre, essendo le prime strumento delle seconde. |
1 Cor 2,6 |
Sia manifestata: gli stessi spiriti celesti hanno ignorato il piano di salvezza di Dio: perciò hanno spinto gli uomini a crocifiggere il Cristo ( 1 Cor 2,8 ); oggi lo comprendono la Chiesa ( 1 Pt 1,12 ). |
Ef 3,10 |
Spiriti del male ..: si tratta degli spiriti che, nell'opinione degli antichi, governavano gli altri e, per mezzo di loro, tutto l'universo.Risiedono « nei cieli » ( Ef 1,20s; Ef 3,10; Fil 2,10 ) o « nell'aria » ( Ef 2,2 ), tra la terra e il soggiorno di Dio, e coincidono in parte con ciò che Paolo chiama altrove gli « elementi dle mondo » ( Gal 4,3 ). sono stati infedeli a Dio e hanno voluto assoggettarsi gli uomini nel peccato ( Ef 2,2 ); ma il Cristo è venuto a liberaci dalla loro schiavitù ( Ef 1,21; Col 1,13; Col 2,15.20 ); armati della sua forza liberante, i cristiani possono ormai lottare contro di essi con fiducia. |
Ef 6,12 |
Chi commette il peccato viene dal diavolo: alle espressioni: essere da Dio, dalla verità, figli di Dio, che significano che il cristiano vive sotto l'influenza di Dio che dimora in lui, si oppongono le espressioni: essere ( venire ) dal diavolo ( 1 Gv 3,8 ), dal maligno ( 1 Gv 3,12 ), dal mondo ( 1 Gv 2,16; 1 Gv 4,5 ), figli del diavolo ( 1 Gv 3,10 ), per designare tutti quelli che vivono sotto l'influsso perverso di Satana e si lasciano « traviare » da lui. |
1 Gv 3,8 |
Magistero |
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Sappiamo così che questo Essere oscuro e conturbante esiste davvero, e che con proditoria astuzia agisce ancora; è il nemico occulto che semina errori e sventure nella storia umana. |
Catechesi Paolo VI 15-11-1972 |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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La caduta degli angeli | 391ss |
La tentazione di Gesù | 538ss |
Cristo discese agli inferi | 635 |
dalla Chiesa degli Apostoli | 1086 |
La mistagogia della celebrazione | 1237 |
Le varie forme di sacramentali | 1673 |
L'uomo immagine di Dio | 1708 |
L'idolatria | 2113ss |
Le offese alla verità | 2482 |
Il disordine delle cupidigie | 2538 |
Ma liberaci dal Male | 2851ss |
Comp. 74; 108 | |
Summa Teologica |
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Origine | I, q. 63 |
Pena | I, q. 64 |
Gerarchia | I, q. 109 |
Ostilità | I, q. 114 |
v. Angeli |