Matteo |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Complotto contro Gesù |
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1 Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: |
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2 « Voi sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso ». | ||||||
3 Allora i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, |
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4 e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e farlo morire. |
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5 Ma dicevano: « Non durante la festa, perché non avvengano tumulti fra il popolo ». | ||||||
L'unzione a Betània |
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6 Mentre Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone il lebbroso, |
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7 gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre stava a mensa. | ||||||
8 I discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: « Perché questo spreco? | ||||||
9 Lo si poteva vendere a caro prezzo per darlo ai poveri! » | ||||||
10 Ma Gesù, accortosene, disse loro: « Perché infastidite questa donna? Essa ha compiuto un'azione buona verso di me. | ||||||
11 I poveri infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. |
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12 Versando questo olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. | ||||||
13 In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei ». | ||||||
Il tradimento di Giuda |
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14 Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti |
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15 e disse: « Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni? ». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. |
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16 Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo. |
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Preparativi del pasto pasquale |
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17 Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: « Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua? ». |
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18 Ed egli rispose: « Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli ». |
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19 I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. | ||||||
Annunzio del tradimento di Giuda |
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20 Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. |
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21 Mentre mangiavano disse: « In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà » | ||||||
22 Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: « Sono forse io, Signore? ». | ||||||
23 Ed egli rispose: « Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. |
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24 Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato! ». |
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25 Giuda, il traditore, disse: « Rabbì, sono forse io? ». Gli rispose: « Tu l'hai detto ». | ||||||
Istituzione dell'Eucarestia |
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26 Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: « Prendete e mangiate; questo è il mio corpo ». |
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27 Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: « Bevetene tutti, |
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28 perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. |
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29 Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio ». |
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Predizione del rinnegamento di Pietro |
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30 E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. |
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31 Allora Gesù disse loro: « Voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti: Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge, |
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32 ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea ». |
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33 E Pietro gli disse: « Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai ». | ||||||
34 Gli disse Gesù: « In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte ». | ||||||
35 E Pietro gli rispose: « Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò ». Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli. |
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Al Getsèmani |
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36 Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: « Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare ». |
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37 E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. | ||||||
38 Disse loro: « La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me ». | ||||||
39 E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: « Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu! ». |
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40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: « Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? |
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41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo Spirito è pronto, ma la carne è debole ». |
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42 E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: « Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà ». |
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43 E tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché gli occhi loro si erano appesantiti. |
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44 E lasciateli, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stese parole. | ||||||
45 Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: « Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. |
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46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina ». | ||||||
L'arresto di Gesù |
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47 Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. |
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48 Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: « Quello che bacerò, è lui; arrestatelo! ». | ||||||
49 E subito si avvicinò a Gesù e disse: « Salve, Rabbì! ». E lo baciò. | ||||||
50 E Gesù gli disse: « Amico, per questo sei qui! ». Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. |
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51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio. | ||||||
52 Allora Gesù gli disse: « Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. | ||||||
53 Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? |
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54 Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire? ». |
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55 In quello stesso momento Gesù disse alla folla: « Siete usciti come contro un brigante, con spade e bastoni, per catturami. Ogni giorno stavo seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato. |
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56 Ma tutto questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti ». Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono. |
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Gesù davanti al sinedrio |
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57 Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani. |
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58 Pietro intanto lo aveva seguito da lontano fino al palazzo del sommo sacerdote; ed entrato anche lui, si pose a sedere tra i servi, per vedere la conclusione. |
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59 I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte; | ||||||
60 ma non riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi testimoni. | ||||||
61 Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: « Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni ». |
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62 Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: « Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te? ». |
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63 Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: « Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio ». |
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64 « Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra di Dio, e venire sulle nubi del cielo ». |
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65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: « Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; |
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66 che ve ne pare? ». E quelli risposero: « È reo di morte! ». | ||||||
67 Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, |
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68 dicendo: « Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso? ». | ||||||
Rinnegamenti di Pietro |
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69 Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò e disse: « Anche tu eri con Gesù, il Galileo! ». |
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70 Ed egli negò davanti a tutti: « Non capisco che cosa tu voglia dire ». |
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71 Mentre usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: « Costui era con Gesù, il Nazareno ». | ||||||
72 ma egli negò di nuovo giurando: « Non conosco quell'uomo ». |
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73 Dopo un poco, i presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: « Certo anche tu sei di quelli; la tua parlata ti tradisce! ». | ||||||
74 Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: « Non conosco quell'uomo! ». E subito un gallo cantò. | ||||||
75 E Pietro si ricordò delle parole dette da Gesù: « Prima che il gallo canti mi rinnegherai tre volte ». E uscito all'aperto, pianse amaramente. |
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Indice |
26,1-27,66 | Passione e morte di Gesù In questa sezione Matteo è molto vicino a Marco. Le modifiche che egli introduce nel racconto hanno però un forte contenuto teologico: sottolineano che Gesù compie le Scritture ( Mt 26,54 ), lo descrivono come l'uomo che vive in prima persona gli insegnamenti del "discorso sul monte", accentuano la tragica responsabilità del rifiuto da parte della folla ( Mt 27,24-25 ) e infine descrivono la croce come il grande giorno di Dio ( nota a Mt 27,51-53 ). 26,1-5 Congiura dei capi contro Gesù ( Mc 14,1-2; Lc 22,1-2 ) |
26,3 | Giuseppe Caifa fu sommo sacerdote dal 18 al 36 d.C. |
26,6-13 | A Betània: gesto profetico di una donna (
Mc 14,3-9;
Gv 12,1-8 ) 26,6 Betània: vedi nota a Mt 21,17. |
26,7 | Vedi Gv 12,5. La donna è Maria, sorella di Lazzaro, come precisa Gv; l'episodio raccontato in Lc 7,36-50 è differente. |
26,10 | azione buona: i giudei dividevano le « opere buone » in « elemosine » e « azioni caritatevoli »; queste ultime erano giudicate superiori e comprendevano, tra le altre, la sepoltura dei morti. La donna ha dunque fatto un'« opera » più eccellente dell'elemosina provvedendo alla sepoltura del Cristo. Gesù sembra ammettere ( v 12 ) che, con l'istinto del suo cuore, essa ha presentito la portata del suo gesto. |
26,14-16 | Gesù venduto da Giuda ( Mc 14,10-11; Lc 22,3-6 ) |
26,15 | Vedi
Zc 11,12. trenta monete d'argento: il greco ha triakonta argyria; D legge: « trenta stateri »; una variante ha: « trenta stateri d'argento » ( lo statere, moneta greca, equivaleva al « siclo », che era la moneta del santuario ). Trenta sicli ( e non trenta denari come si dice spesso ) era il prezzo fissato dalla legge per la vita di uno schiavo ( Es 21,32 ). |
26,17-19 | Preparativi per la cena pasquale (
Mc 14,12-16;
Lc 22,7-13 ) 26,17 Durante la settimana di Pasqua si mangiava soltanto pane senza lievito ( pane àzzimo ). Il termine Pasqua indicava l'agnello che veniva immolato per la festa ( 1 Cor 5,7 ), il pasto che veniva consumato e l'intera festa. Il primo giorno degli Azzimi: il « primo giorno » della settimana in cui si mangiavano i pani senza lievito ( azzimi, cf. Es 12,1+; Es 23,14+ ); era, normalmente, quello che seguiva il banchetto pasquale; chiamando così il giorno precedente la pasqua, i sinottici danno prova di un uso più largo. Secondo Gv 18,28 e altri particolari della passione, sembra che il banchetto pasquale quell'anno sia stato celebrato la sera del venerdì ( o « parasceve », Mt 27,62; cf. Gv 19,14.31.42 ). La cena di Gesù, che i sinottici pongono un giorno prima ( alla sera del giovedì ), deve allora spiegarsi o con l'anticipazione del rito in una parte del popolo giudaico, o piuttosto con un'anticipazione voluta da Gesù stesso: non potendo celebrare la pasqua l'indomani, se non nella sua stessa persona sulla croce ( Gv 19,36; 1 Cor 5,7 ), Gesù avrà istituito il nuovo rito nel corso di un pasto che avrà ricevuto per riflesso i tratti della pasqua antica. L'opinione recente che pone la cena alla sera del martedì, secondo il calendario esseno, non sembra attendibile. Poiché il 14 di nisan ( giorno del banchetto pasquale ) è caduto di venerdì il 30 e il 33 d.C., gli esegeti scelgono l'uno o l'altro di questi due anni come data della morte del Cristo, secondo che pongono il suo battesimo nel 28 o nel 29 e assegnano al suo ministero una durata più o meno lunga. Quando fu l'ultima cena e quando fu crocifisso Gesù? |
26,20-25 | Uno di voi mi tradirà ( Mc 14,17-21; Lc 22,21-23 ) |
26,21 | Mentre mangiavano: si tratta della prima portata, che precedeva il banchetto pasquale propriamente detto. |
26,26-29 | Gesù celebra la Pasqua (
Mc 14,22-25;
Lc 22,14-20;
1 Cor 11,23-25 ) Gesù celebra la Pasqua e istituisce l'eucaristia. Il sangue della vittima unica e perfetta sancisce ( Es 24,4-8 ) la nuova e definitiva alleanza di Dio con l'uomo, annunziata dai profeti ( Ger 31,31; Eb 9,11-22 ). Gesù prese il pane: si è al momento centrale del banchetto pasquale. Su gesti precisi e solenni del rituale giudaico ( benedizioni a Jahve pronunziate sul pane e sul vino ) Gesù innesta i riti sacramentali del culto nuovo che egli instaura. |
26,27 | « Rendere grazie » traduce qui il verbo greco eucharisten per cui il sostantivo eucharistia, « azione di grazie », è stato adottato nel linguaggio cristiano per designare la santa cena. |
26,28 | molti: indica la moltitudine dell'umanità, che Gesù salva. Vedi nota a Mt 20,28. alleanza: C, D e volg. aggiungono: « nuova » ( cf. Lc 22,20; 1 Cor 11,25 ). - Come una volta nel deserto del Sinai il sangue delle vittime sigillò l'alleanza di Jahve con il suo popolo ( Es 24,4-8+; cf. Gen 15,1+ ), così sulla croce il sangue della vittima perfetta, Gesù, sta per sigillare tra Dio e gli uomini la « nuova » alleanza ( cf. Lc 22,20 ), che i profeti avevano annunziato ( Ger 31,31+ ). Gesù si attribuisce la missione di redenzione universale assegnata al « servo di Jahve » ( Is 42,6; Is 49,6; Is 53,12, cf. Is 42,1+; Eb 8,8; Eb 9,15; Eb 12,24 ). L'idea di nuova alleanza ritorna anche in Paolo, oltre 1 Cor 11,25, in diversi contesti che ne rivelano la grande importanza ( 2 Cor 3,4-6; Gal 3,15-20; Gal 4,24 ). |
26,29 | fino al giorno: allusione al bancheto escatologico ( cf.
Mt 8,11;
Mt 22,1s ). Sono finiti i pasti terreni di Gesù con i suoi discepoli. |
26,30-35 | Gesù annuncia l'abbandono dei discepoli (
Mc 14,26-31;
Lc 22,31-34; Gv 13,36-38 ) 26,30 l'inno: i salmi dell'Hallel ( Sal 113-118 ), la cui recitazione chiudeva il banchetto pasquale. |
26,31 | Citazione di
Zc 13,7. vi scandalizzerete: traduzione letterale. Scandalo religioso di vedere soccombere senza resistenza colui che essi ritengono il Messia ( Mt 16,16 ) e di cui attendono prossimo il trionfo ( Mt 20,21s ). I discepoli vi perderanno per un momento il coraggio e persino la fede ( cf. Lc 22,31-32; Gv 16,1 ). |
26,34 | Quante volte cantò il gallo dopo che Pietro rinnegò Gesù tre volte? |
26,36-46 | Al Getsèmani (
Mc 14,32-42;
Lc 22,39-46;
Gv 18,1;
Gv 12,27-29 ) 26,36 Getsèmani: significa "frantoio dell'olio"; era un fondo rustico ai piedi del monte degli Ulivi. |
26,37 | Gli stessi testimoni della trasfigurazione ( Mt 17,1 ). |
26,38 | fino alla morte: traduzione letterale. Espressione la cui forma letteraria evoca Sal 42,6 e Gn 4,9. |
26,39 | Gesù risente, in tutta la sua forza, lo spavento che la morte incute all'uomo; prova ed esprime il desiderio naturale di sfuggirvi, purre primendolo con l'accettazione della volontà del Padre ( cf. Mt 4,1+ ). 26,39-44 Che cosa pregò Gesù nel giardino di Getsemani? |
26,45 | Dormite ormai e riposate: biasimo rivestito di una dolce ironia: « l'ora è passata in cui avreste dovuto vegliare con me ». Il momento della prova è giunto e Gesù vi entrecà solo: i discepoli possono dormire, se vogliono … |
26,47-56 | Gesù viene arrestato ( Mc 14,43-52; Lc 22,47-53; Gv 18,2-11 ) |
26,50 | Amico, per questo sei qui: traduzione letterale. Piuttosto che una domanda ( « perché sei qui? » ) o un rimprovero ( « che fai qui! » ) si può riconoscere un'espressione stereotipa, che vuol dire: « ( fa' ) ciò per cui sei qui », « sta al tuo compito ». Gesù taglia corto a complimenti ipocriti: « è l'ora di passare all'azione » ( cf. Gv 13,27 ). |
26,52 | Gesù insegnò un pacifismo totale? |
26,53 | Le legioni simboleggiano un numero illimitato. |
26,55 | stavo seduto nel tempio ad insegnare: C, D e volg. inseriscono: « presso di voi » ( cf. Mc 14,49 ). |
26,57-68 | Gesù davanti al tribunale ebraico (
Mc 14,53-65;
Lc 22,54-55.63-71; Gv 18,12-14.19-24 ) Si può, con l'aiuto di Lc e Gv, distinguere: una prima comparizione davanti ad Anna, durante la notte, e una riunione solenne del sinedrio al mattino ( Mt 27,1 ). Mt e Mc hanno raccontato la scena della notte con i tratti di quella del mattino, che fu la sola sessione formale e decisiva. |
26,59 | Sul sinedrio vedi nota a Mt 2,4. |
26,61 | La testimonianza è falsa, in quanto distorce il senso della frase. Gesù parlava della sua vicenda personale, non del tempio vero e proprio ( Gv 2,19-21 ). Posso distruggere il tempio: realmente Gesù ha annunziato la distruzione del tempio, e del culto giudaico che esso simboleggiava ( c 24 ), e la sua sostituzione con un tempio nuovo: dapprima il suo stesso corpo, resuscitato dopo tre giorni ( Mt 16,21; Mt 17,23; Mt 20,19; Gv 2,19-22 ), e successivamente la chiesa ( Mt 16,18 ). |
26,62 | La volgata vede qui una sola domanda: « Tu non rispondi nulla a quello che queste persone attestano contro di te? ». |
26,64 | Gesù attribuisce a sé i due testi di
Sal 110,1 e
Dn 7,13. di Dio: alla lettera « della potenza » ( volg. virtutis Dei ). La « potenza » è un equivalente di « Jahve ». Gesù rinunzia, in questo istante supremo, alla consegna del « segreto messianico » ( cf. Mc 1,34+ ), e riconosce categoricamente che è il Messia, così come lo aveva già fatto confessare ai suoi intimi ( Mt 16,16 ); ma si svela soprattutto accreditandosi non come il Messia umano tradizionale, ma come il « Signore » del Sal 110 ( cf. Mt 22,41s ) e il personaggio misterioso, di origine celeste, intravisto da Daniele ( cf. Mt 8,20+ ). I giudei non lo vedranno più ormai che nella sua gloria, dapprima nel trionfo della resurrezione, in seguito in quello della chiesa ( cf. Mt 23,39 e Mt 24,30 ). |
26,65 | Gesto rituale che esprimeva indignazione per una bestemmia. La bestemmia di Gesù consisteva non nel presentarsi come Messia, ma nel rivendicare la dignità della condizione divina. |
26,66 | La sentenza doveva essere firmata dal rappresentante dell'imperatore romano: Gv 18,31. |
26,68 | Indovina, Cristo: la redazione di Mt è maldestra, perché, non essendo velato come in
Lc 22,63, Gesù può designare senza difficoltà chi l'ha percosso. L'importante è che egli è deriso come « profeta » a causa della sua parola sul tempio e forse più precisamente come « Messia-Profeta » ( questa interpellanza a Gesù con il vocativo « Cristo » è unica nei vangeli ), cioè come presunto sommo sacerdote escatologico che vuole stabilire un nuovo tempio. |
26,69-75 | Pietro rinnega Gesù (
Mc 14,66-72;
Lc 22,56-62;
Gv 18,15-18.25-27 ) 26,69 il Galileo: con volg., ecc.; C legge: « Nazareno ». |
26,73 | la tua parlata: il dialetto galileo. Il dialetto della Galilea, parlato da Pietro, era alquanto diverso dalla lingua di Gerusalemme, specialmente nella pronuncia. |
26,74-75 | Quante volte cantò il gallo dopo che Pietro rinnegò Gesù tre volte? |