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Dio |
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A 27 |
Teofanie |
Rif. |
| Delle molte apparizioni divine descritte nella Bibbia, dai numerosi intermediari tra Dio e il suo popolo, l'idea fondamentale che risulta, qualunque ne siano le descrizioni ( a volte semplicistiche ), è che Dio è conosciuto dall'uomo solo perché egli stesso si rivela, non perché l'uomo tenti di conoscerlo. |
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| Dio è talmente diverso dall'uomo che non può normalmente mostrarglisi senza portarlo alla morte. |
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| Solo le divinità della natura sono facilmente accessibili all'uomo. |
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| Ma il Dio grande e terribile un giorno si incarnerà: questa è la sola ragione che giustifica le sue apparizioni all'uomo, preamboli di quell'apparizione che egli compirà alla fine dei tempi manifestando la sua gloria all'uomo che vi potrà finalmente partecipare, non più per morire, ma per vivere. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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I testi più antichi fanno apparire Dio nelle forze della natura. |
| Si noti la spiritualizzazione progressiva: lo jahvista parla del fuoco, l'elohista della nube e il sacerdotale della gloria. |
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Altro canale delle teofanie: il fuoco. |
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Apparizioni di Dio con l'intermediario dell'angelo di Jahvè. |
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| Sembra che si trattasse di un angelo che le tradizioni posteriori hanno personalizzato. |
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Dio appariva sotto forme umane o almeno sotto una "sembianza" umana. |
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Apparizioni nei sogni. |
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Le teofanie sono sovente all'origine dei santuari |
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La purificazione di queste tradizioni si farà soprattutto intorno al proverbio secondo il quale l'uomo non può vedere Dio senza morire. |
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| Questa è già una bella idea della grandezza di Dio davanti al nostro peccato. |
| I testi si preoccupano di mostrare che non è Dio stesso che appare, ma un angelo. |
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| Oppure essi mostrano che se Dio appare, ciò avviene in forza di un privilegio dell'Alleanza. |
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Altra purificazione: ci si prepara a una teofania nel digiuno e nella preghiera. |
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Anche in un'epoca in cui le nozioni di Dio si sono purificate, si conserva la cura di presentare le sue apparizioni in uno scenario terribile, per meglio sottolineare la santità di Jahvè |
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| e mantenere il timore di Dio. |
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I profeti, testimoni dell'assoluta trascendenza di Dio, restano però favorevoli al principio dell'apparizione di Dio sulla terra. |
| Essi annunciano che l'era futura sarà caratterizzata da una apparizione continua ma spirituale del Dio trascendente. |
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Effettivamente l'era dell'incarnazione di Dio è quella delle apparizioni: Dio è presente in mezzo agli uomini, i quali non ne muoiono più. |
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La risurrezione apre in maniera tutta speciale l'era delle apparizioni. |
| Il Signore risorto diventa il sacramento delle teofanie. |
| Si noti la cura di Cristo, nel corso delle sue apparizioni, di affidare agli apostoli i suoi poteri come per prolungare la sua teofania in questi poteri sacramentali. |
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Anche questo modo di presenza e di apparizione di Dio appartiene al solo dominio della fede. |
| A torto, Filippo esige ancora una teofania di stile antico. |
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Nella descrizione della teofania definitiva, le immagini antiche non sono altro che clichès letterari destinati a sottolineare la trascendenza di questa apparizione nel "giorno di Jahvè" |
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Giorno di Jahvè |
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