Lo Spirito Santo nella Morale

E 21

Vita eterna

Rif.

Ci vorrà un'evoluzione dell'A. T. per passare dal concetto di « vita » a quello di « vita eterna ».
Nel N. T. questa sarà cosa fatta, al punto che l'espressione « la vita » indicherà, senz'altro attributo, la vita eterna.
Tuttavia, molto presto l'A. T. introduce uno stretto legame tra la pratica della Legge e la vita ( temporale ).
Questa relazione viene condizionata da una serie di immagini che il N. T. riprenderà su un altro piano: albero di vita, sorgente di acqua viva, ecc.
Mano a mano che il problema della retribuzione si evolve e che questa viene portata nell'al di là,
E 7
si scopre la vita eterna.
Il tema raggiunge allora quello del Regno messianico atteso, e il N. T. potrà impiegare le due immagini indifferentemente.
Bisogna inoltre prendere coscienza che si entra in questa vita solo attraverso Cristo, che la dà perché lui stesso è vita.
B 31

Testi

Rilievi

Rif.

Sal 16,10-11
Sal 56,13-14
Gb 33,28-30
L'A. T. ha prima di tutto preso coscienza della vita sul piano temporale: la « luce dei viventi », limitata dalla morte.

Dt 8
Dt 11,8-9
Dt 30,19-20
Tuttavia questa vita, anche temporale, è già elevata al piano morale: la si merita o la si perde.
E 7
Il Dt. per primo, ha posto una relazione tra vita e morale.

Ez 3,17-21
Ez 18,1-32
Ez 33,12-20
Ez. riprende il tema, approfittando però di tutto ciò che ha personalizzato l'atteggiamento morale prima di lui.

Pr 8,35-36G
Pr 9,6-11
Pr 16,27
Sal 34,12-14
I libri sapienziali stabiliranno la stesa relazione tra la vita temporale e la sapienza « sorgente di vita ».

Gen 2,9
Gen 3,22
Pr 3,18
Pr 11,30
Ap 22,2.14.19
Si sviluppa una serie di immagini per esprimere con simboli le sorgenti di questa vita: albero di vita.
B 94

Is 44,1-4
Is 55,1
Ez 47
1 Cor 10,1-11
Gv 7,37-39
È anche il tema dell'acqua di vita.
B 5
D 7

Es 32,32-33
Sal 69,29
Is 4,2-3
Dn 12,1-2
Lc 10,20
Fil 4,3
Ap 17,8
Ap 20,11-15
o quello del « libro di vita », libro della cittadinanza di una città di felicità e di vita.

Dt 32,40
Dn 6,27
Dn 12,7
Tb 13,2
L'A. T. si porta progressivamente da questa idea di vita temporale a quella di una vita eterna.
È il privilegio del Dio vivente
A 1

1 Re 1,31
Dn 2,4
Dn 3,9
Ne 2,3
Sal 61,7-8
Sal 21,4-6
È anche il privilegio del re, formula che del resto apparteneva allo stile di corte.

Sir 37,26
Sir 39,9-11
Sal 22,27
Infine è il privilegio dei giusti.

Dn 12,1-3
Sap 5,1-16
Sir 24,31
Solo negli ultimi secoli si trovano chiare allusioni alla vita eterna.
Essa comincia subito dopo la morte.
Questa vita eterna è accordata dalla Sapienza.
E 58

Mt 5,43-48
Mt 7,13-14
Mt 19,16-17.29
Mt 25,46
Lc 10,25-28
Cristo descrive questa vita come una vita futura che si prepara con l'obbedienza ai comandamenti; si entra in essa attraverso un giudizio.

Gal 2,19-20
Rm 6,3-11.21
Per san Paolo, dal momento che noi partecipiamo alla vita di Cristo
E 20
e alla sua risurrezione,
B 96
questa vita eterna non è solo futura: la viviamo oggi nella « vita nuova »,
B 31
lontani dalla morte del peccato.
E 7

Mt 5,20
Mt 7,21
Mt 18,8-9
Mt 19,17.29
Mt 25,34
Per il vangelo, Regno e vita sono sinonimi.
Paragonare « entrare nel Regno », « vedere il Regno », « abitare il Regno », e le stesse formule con la parola « vita ».

Gv 3,14-19.35
Gv 5,21-30
Gv 12,44-50
Per Gv. questa vita dipende da un giudizio.
Il Padre ha dato al Figlio il potere di giudicare, dunque di risuscitare i morti.

Gv 5,21-30
1 Gv 3,14-15
Ap 3,1-2
Gv 11
Per Gv. ancora, la « vita » è legata a un passaggio dalla morte alla vita.
B 96
Sulla terra, la vita si possiede con le opere opposte al peccato che è la morte.

Gv 6,49-50
La stessa opposizione morte-vita a proposito del pane di vita.
D 28

Gv 10,14-17
Gv 17,1-23
Mt 11,25-27
Infine, la vita eterna sarà « conoscenza » della vita trinitaria.
E 40

Gv 3,16-18
Gv 6,44-50
A questo riguardo si noti il legame tra « vita eterna » e « fede ».

Gv 6,37-40
Questo dono della vita eterna è l'essenza del piano di Dio.
A 42
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