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Lo Spirito Santo nella Morale |
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E 21 |
Vita eterna |
Rif. |
Ci vorrà un'evoluzione dell'A. T. per passare dal concetto di « vita » a quello di « vita eterna ». |
Nel N. T. questa sarà cosa fatta, al punto che l'espressione « la vita » indicherà, senz'altro attributo, la vita eterna. |
Tuttavia, molto presto l'A. T. introduce uno stretto legame tra la pratica della Legge e la vita ( temporale ). |
Questa relazione viene condizionata da una serie di immagini che il N. T. riprenderà su un altro piano: albero di vita, sorgente di acqua viva, ecc. |
Mano a mano che il problema della retribuzione si evolve e che questa viene portata nell'al di là, |
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si scopre la vita eterna. |
Il tema raggiunge allora quello del Regno messianico atteso, e il N. T. potrà impiegare le due immagini indifferentemente. |
Bisogna inoltre prendere coscienza che si entra in questa vita solo attraverso Cristo, che la dà perché lui stesso è vita. |
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Testi |
Rilievi |
Rif. |
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L'A. T. ha prima di tutto preso coscienza della vita sul piano temporale: la « luce dei viventi », limitata dalla morte. |
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Tuttavia questa vita, anche temporale, è già elevata al piano morale: la si merita o la si perde. |
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Il Dt. per primo, ha posto una relazione tra vita e morale. |
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Ez. riprende il tema, approfittando però di tutto ciò che ha personalizzato l'atteggiamento morale prima di lui. |
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I libri sapienziali stabiliranno la stesa relazione tra la vita temporale e la sapienza « sorgente di vita ». |
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Si sviluppa una serie di immagini per esprimere con simboli le sorgenti di questa vita: albero di vita. |
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È anche il tema dell'acqua di vita. |
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o quello del « libro di vita », libro della cittadinanza di una città di felicità e di vita. |
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L'A. T. si porta progressivamente da questa idea di vita temporale a quella di una vita eterna. |
È il privilegio del Dio vivente |
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È anche il privilegio del re, formula che del resto apparteneva allo stile di corte. |
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Infine è il privilegio dei giusti. |
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Solo negli ultimi secoli si trovano chiare allusioni alla vita eterna. |
Essa comincia subito dopo la morte. |
Questa vita eterna è accordata dalla Sapienza. |
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Cristo descrive questa vita come una vita futura che si prepara con l'obbedienza ai comandamenti; si entra in essa attraverso un giudizio. |
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Per san Paolo, dal momento che noi partecipiamo alla vita di Cristo |
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e alla sua risurrezione, |
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questa vita eterna non è solo futura: la viviamo oggi nella « vita nuova », |
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lontani dalla morte del peccato. |
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Per il vangelo, Regno e vita sono sinonimi. |
Paragonare « entrare nel Regno », « vedere il Regno », « abitare il Regno », e le stesse formule con la parola « vita ». |
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Per Gv. questa vita dipende da un giudizio. |
Il Padre ha dato al Figlio il potere di giudicare, dunque di risuscitare i morti. |
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Per Gv. ancora, la « vita » è legata a un passaggio dalla morte alla vita. |
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Sulla terra, la vita si possiede con le opere opposte al peccato che è la morte. |
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La stessa opposizione morte-vita a proposito del pane di vita. |
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Infine, la vita eterna sarà « conoscenza » della vita trinitaria. |
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A questo riguardo si noti il legame tra « vita eterna » e « fede ». |
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Questo dono della vita eterna è l'essenza del piano di Dio. |
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