Escatologia
Da éschatos, "che si trova all'estremo", "ultimo" e ricorre tanto riferito allo spazio ed al tempo, quanto alla grandezza delle doti o delle colpe. Nel linguaggio cristiano designa la dottrina che riguarda il fine ultimo dell'uomo. La vita è un viaggio che, nella sua fase terrestre, si indirizza verso un esito finale, il quale può essere di luminosa completezza, se perseguito nella verità creduta e vissuta, o di rovinoso fallimento, se contrassegnato dalla verità respinta nel pensiero e calpestata nella pratica. Si è chiamati a vivere il regno di Dio in uno stadio incipiente durante il percorso nel tempo, per immedesimarvisi ad intensità piena nell'eternità fuori dal tempo. Il trapasso dall'uno all'altro periodo si compie con la morte ( esordio dell'escatologia ), nella quale avviene il giudizio ( atto di decisione definitiva ), che immette nelle due alternative dell'inferno o del paradiso ( stati perenni dell'escatologia ). L'escatologia è il termine del cammino della storia e ne è anche la consacrazione; è la fine della vita e ne è anche il fine: logico che ad essa si appuntino gli sguardi della ragione. |
|
Dottrina delle ultime realtà ( dal greco éschatos: ultimo ), ossia delle rappresentazioni attraverso le quali i miti e le religioni interpretano il destino ultimo dell'uomo e del mondo. L'escatologia biblicaNella Bibbia il tema conosce un'evoluzione complessa, i cui termini sono riconducibili alla tensione fra promessa e compimento quale struttura della fede del popolo di Dio. La speranza di Israele assume figure diverse: della terra promessa e della discendenza ( Gen 12,1 s. ); del Salvatore che nascerà dalla stirpe di Davide ( 2 Sam 7; Sal 2 ); dell'attesa del "giorno di Dio" come giorno di giudizio e di salvezza, della creazione "di un nuovo cielo e di una nuova terra" ( Is 40-55 ); della sopravvivenza del giusto oltre la morte ( Sap 2,23 ) e della risurrezione dei morti ( Ez 37,1-14 ); dell'avvento definitivo del Regno di Dio, con la sconfitta delle potenze a lui ostili e l'instaurazione di un tempo messianico di ricchezza e di pace ( Dn 7; Is 24-27; Ez 38-39 ). Gli elementi descrittivi nei testi escatologici biblici sottolineano l'irruzione imprevedibile e improvvisa di Dio nella storia, che crea e rinnova il mondo, ma insieme determina la rovina di ciò che trova incompatibile con sé ( temi apocalittici della venuta del "figlio dell'uomo" e del "giudizio" ). L'escatologia cristianaNel Nuovo Testamento, i Vangeli sinottici di Matteo, Marco e Luca esprimono l'attesa escatologica attraverso l'idea del Regno di Dio realizzatesi nella persona di Gesù, ma il cui compimento definitivo è sospeso alla sua seconda venuta ( parusia ). Giovanni insiste sull'idea di un'escatologia già realizzata nel presente, per la quale il giudizio e la salvezza si verificano nell'incontro con Gesù e nella decisione della fede. Nell'Apocalisse di Giovanni i temi dell'escatologia giudaica vengono reinterpretati in chiave cristiana: Dio verrà in Cristo, alfa e omega della storia ( Ap 1,7; Ap 22,13 ). Negli scritti di Paolo si trovano una forte accentuazione dell'attesa della parusia e un approfondimento del rapporto tra risurrezione di Cristo e risurrezione degli uomini. Complessivamente, secondo il Nuovo Testamento, il giorno di Dio si realizza come giorno di Cristo, atteso con ottimismo e fiducia; la parusia implica anche una rovina, un castigo, ma la sua intenzione primaria è piuttosto quella di una possibilità di salvezza definitiva. In epoca patristica la riflessione sulle "realtà ultime" subì diverse rielaborazioni: in particolare si dibattè il rapporto tra la dottrina greca dell'immortalità dell'anima e il messaggio biblico della risurrezione dei morti, che venne riaffermato contro le tendenze spiritualistiche. Dal sec. VII la riflessione teologica si concentrò su alcune questioni: la distinzione fra la condizione dell'anima dopo la morte individuale e il giudizio finale; il problema del destino ultraterreno dell'anima; i due esiti dell'inferno e del paradiso. La teologia contemporanea, grazie al recupero dei fondamenti biblici e dell'essenziale orientamento cristologico, articola il discorso escatologico a partire da due aspetti inseparabili: la rivelazione di Dio avvenuta in Gesù Cristo morto e risorto e la definitiva partecipazione dell'uomo alla risurrezione di Cristo. La parusia non è più intesa come nuovo evento che si aggiunge alla risurrezione di Cristo, bensì come suo definitivo compimento nella storia degli uomini. v. Apocalisse; Apocalittica; Giudizio; Inferno; Paradiso; Parusia; Speranza |
|
È quella parte della teologia che studia le « realtà ultime e definitive » della vita umana, sia personali che del mondo intero ( Novissimi ). | |
Discorso escatologico di Mt mette insieme l'annunzio della rovina di Gerusalemme con quello della fine del mondo. Il discorso di Mc, che concerneva solo il primo avvenimento, è così completato in un triplice modo: 1. aggiunta dei vv. 26-28.37-41, presi da un discorso sul giorno del Figlio dell'uomo, che anche Lc utilizza ( Lc 17,22-37 ); 2. ritocchi che introducono i temi della « parusia » ( vv. 3.27.37.39: mai altrove nei vangeli, cf. Mt 24,3+; 1 Cor 15,23+ ), della « fine del mondo » ( v 3; cf. Mt 13,39.40.49 ) e del « segno del Figlio dell'uomo » che impressionerà tutti i popoli della terra ( v 30 ); 3. aggiunta, alla fine del discorso, di alcune parabole sulla vigilanza ( Mt 24,42-25,30 ), che preparano il ritorno di Gesù e il grande giudizio escatologico ( Mt 25,31-46 ). Questa combinazione della rovina di Gerusalemme con la fine del mondo esprime d'altronde una verità teologica; perché se i due avvenimenti sono cronologicamente distinti, hanno però tra loro un legame essenziale, essendo il primo il prodromo e la prefigurazione del secondo. La rovina di Gerusalemme segna la fine dell'antica alleanza con un ritorno del Cristo che viene e inaugurare il suo regno nella chiesa. Questo avvenimento decisivo nella storia della salvezza si rinnoverà solo alla fine dei tempi, quando Dio eserciterà su tutto il genere umano, ormai eletto nel Cristo, lo stesso giudizio che allora esercitò sul primo popolo eletto ( 1 Cor 1,8+ ). |
Mt 24,1 |
A differenza del discorso di Matteo, che aggiunge alla prospettiva della rovina di Gerusalemme e del tempio quella della fine del mondo ( Mt 24,1+ ), il discorso di Mc ha maggiormente conservato l'orientamento primitivo, che riguarda esclusivamente la rovian di Gerusalemme. Numerosi critici credono di riconoscervi una piccola apocalisse giudaica ispirata a Daniele ( vv. 7-8.14-20.24-27 ), completata con parole di Gesù ( vv. 5-6.9-13.21-23.28-37 ). Niente in queste parole, né nella piccola apocalisse giudaica di base, annunzia una cosa diversa dalla crisi messianica imminente e dall'attesa liberazione del popolo eletto, che si è compiuta in effetti con la rovina di Gerusalemme, la resurrezione del Cristo e la sua venuta nella chiesa. |
Mc 13,1 |
Magistero |
|
Questa concezione ci richiama ad una Chiesa in cammino verso un'altra vita, non stabilita definitivamente in questa terra, ma provvisoria, e tesa in un messianismo che si colloca oltre il tempo. |
Catechesi Paolo VI 8-9-1971 |
Escatologia è un vocabolo che, come si sa, deriva dal greco, e vuol dire « ultimo », finale, estremo; e nel linguaggio biblico può avere un duplice significato, quello di ulteriore, di superiore, di superstite, di soprannaturale, quando si riferisce ad un'esistenza, che sorpassa, nella forma e nella durata la vita presente, temporale e mortale; |
Catechesi Paolo VI 22-5-1974 |
Concilio Ecumenico Vaticano II |
|
Fine della terra, della umanità, trasformazione dell'umanità, terra nuova e cieli nuovi, glorificazione dei figli di Dio, liberazione della realtà terrestre | Gaudium et spes 39 |
nuova creazione perfetta | Apostolicam actuositatem 5 |
I figli di Dio parteciperanno alla felicità di Dio | Gaudium et spes 21 |
Gaudium et spes 32 | |
Perfetta vittoria della Chiesa alla fine dei tempi | Presbyterorum ordinis 22 |
e suo compimento glorioso | Lumen gentium 2 |
Lumen gentium 9 | |
Lumen gentium 68 | |
la Chiesa Gerusalemme celeste | Lumen gentium 6 |
Lumen gentium 8 | |
Indole escatologica dell'attività missionaria | Ad gentes 9 |
Significato escatologico dei consigli evangelici | Lumen gentium 44 |
v. Chiesa pellegrinante; Giudizio finale; Gloria; Popolo di Dio; Parusia | |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
|
La preghiera della Chiesa | 2771 |
Rinnovamento Catechesi |
|
I problemi umani debbono essere di continuo coinvolti nell'esposizione del messaggio cristiano | 77 |
La dimensione comunitaria, storico-escatologica, sacramentale | 78 |
La catechesi presenta le ultime realtà sotto il segno della consolazione e dell'incontro comunitario col Padre | 100 |
Gesù inizio, centro e fine della storia della salvezza | 101 |
La catechesi familiare | 152 |