Culto
Dal latino còlere, che pare aver avuto il senso originario di "muoversi abitualmente in un luogo", "abitare", da cui venne "curare l'ambiente", "coltivare il campo", poi "curare se stesso", il corpo, ornarlo, accudire alle vesti ed all'arredamento, esplicare un' educazione fisica, migliorare il tenore di vita, anche nell'area intellettuale, incrementando l'istruzione e la sensibilità artistica e filosofica ( cultura ); poi trattare con finezza e riguardo uomini, mostrare riverenza a persone elevate in autorità o sacre, come i genitori, ed a luoghi dimore di numi, come i templi, e soprattutto venerare e adorare gli dei stessi. È tutto un cammino progressivo ed ascensionale che si svolge in un'atmosfera di alta dignità morale: unisce l'umano ed il divino in un rapporto che sembra scaturire dalla natura stessa. Nell'ambito religioso il vocabolo ha assunto l'accezione più larga di adorazione a Dio, corrispondendo a "religione", e quella più ristretta di "cerimonie", con le quali la religione si esprime. |
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Il termine viene dal latino colere ( coltivare, onorare, adorare ) e designa l'insieme delle forme in cui si attua il rapporto tra l'uomo e la divinità. Tale rapporto, in cui si esprime, da un lato la consapevolezza dell'uomo di essere creatura, dipendente e bisognosa di aiuto e protezione, dall'altro, e di conseguenza, la sua disponibilità a obbedire e a rendere onore a Dio, si concretizza in un insieme di azioni di tipo simbolico e rituale, che coinvolgono l'uomo nella totalità del suo spirito e della sua corporeità; del suo spazio e del suo tempo; l'uomo singolo e l'uomo nelle sue relazioni comunitarie. Potremmo dire che il culto è uno specifico e complesso linguaggio con cui gli uomini si rapportano a Dio. Il cristianesimo assume questa dimensione religiosa dell'uomo, vivendola quale peculiare espressione e concreta attuazione del rapporto "nuovo e diverso" che - sulla base dell'iniziativa di un Dio rivelatore, pienamente realizzatasi in Cristo - collega Dio e uomo in un'"alleanza", in un progetto di salvezza e di comunione. Il culto cristiano si realizza in maniera privilegiata nelle celebrazioni liturgiche; però, - nella visione cristiana - la celebrazione non costituisce il "tutto" del culto: esso si attua pienamente nell'esistenza quotidiana ( Rm 12,1 ). |
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Può essere definito come il servizio dell'adorazione, della lode, del ringraziamento e della preghiera, che riconosce la suprema maestà divina e ne implora il perdono e la salvezza. Il culto è esercitato da un popolo o da un gruppo riunito, che accoglie i doni di Dio e risponde ad essi con l'offerta di sé. In senso largo, si può chiamare culto anche quello rivolto a Maria e ai Santi, inteso nel senso di « venerazione », sempre però con l'occhio rivolto a Dio, che in Maria e nei Santi ha compiuto grandi cose. |
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Legge e …Ben Sira è nello steso tempo un fervente ritualista, molto attaccato al culto, e un moralista preoccupato di osservare la legge in tutte le sue prescrizioni di giustizia e di carità. Qui si congiungono ambedue le tendenze: secondo Ben Sira la stessa pratica della legge è culto. |
Sir 35,1 |
… interioreI profeti sono spesso insorti contro l'ipocrisia religiosa: ci si crede in regola con Dio perché si sono adempiuti certi riti cultuali ( sacrifici, digiuni ), disprezzando i precetti più elementari di giustizia sociale e d'amore del prossimo ( 1 Sam 15,22; Is 1,10-16; Is 29,13-14; Is 58,1-8; Os 6,6; Mi 6,5-8; Ger 6,20; Gl 2,13; Zc 7,4-6; Sal 40,7-9; Sal 50,5-15; Sal 51,18-19 ). I salmisti, ponendo l'accento sui sentimenti interiori che devono ispirare il sacrificio ( obbedienza, ringraziamento, contrizione ), e il cronista, insistendo sul ruolo del canto liturgico, espressione delle disposizioni dell'anima, nel culto sacrificale, reagiranno anche contro il formalismo del culto. Il N. T. darà le formule definitive ( Lc 11,41-42; Mt 7,21; Gv 4,21-24 ). |
Am 5,21 |
Samuele non condanna il culto sacrificale in genere. Ma è l'obbedienza interiore che piace a Dio, non il solo rito esterno. Compiere questo contro il volere di Dio, vuol dire fare omaggio a un altro e non a Dio, vuol dire cadere nell'idolatria, qui evocata dalla stregoneria e dai terafim, idoli ai quali si attribuisce la protezione delle case e dei beni ( Gen 31,19-30s; 1 Sam 19,13 ) |
1 Sam 15,22 |
… spiritualeL'obbedienza vale più del sacrificio ( 1 Sam 15,22 ). I profeti hanno messo spesso Israele in guardia contro pratiche che non impegnavano il cuore ( Am 5,21+; Gen 8,21+ ) o contro una fiducia presuntuosa nella presenza di Dio nel suo tempio ( Ger 7,3-4+ ). Nel giudaismo che segue l'esilio, qualunque sia ancora l'importanza del tempio come segno di salvezza ( Zc 1,16 ), il culto interiore si affina sempre più e le stesse disposizioni del cuore, la preghiera, l'obbedienza, l'amore, assumono il valore di culto ( Sal 50; Sal 51,19; Sal 69,31-32; Sal 141,2; Pr 21,3; Sir 34,18-35,10; Tb 4,11 ). Questa evoluzione prepara la sopravvivenza dei giudaismo dopo la distruzione del tempio e continuerà nel N. t. ( Rm 1,9+; Rm 12,1+ ). |
Sal 40,9 |
Misericordia io voglio: alla pratica rigorista ed esteriore della legge, Dio preferisce i sentimenti interni di un cuore sincero e compassionevole. È un tema frequente nei profeti ( Am 5,21+ ). |
Mt 9,13 |
Il corpo del Cristo resuscitato sarà il centro del culto in spirito e verità ( Gv 4,21s ), il luogo della presenza divina ( Gv 1,14 ), il tempio spirituale da dove zampilla la sorgente d'acqua viva ( Gv 7,37-39; Gv 19,34 ). È uno dei grandi simboli giovannei ( Ap 21,22; confrontare con 1 Cor 12,12+ ). |
Gv 2,21 |
Rendo culto: alla lettera. Il ministero apostolico è un atto di culto reso a Dio ( Rm 15,16 ), come lo è ogni vita cristiana animata dalla carità ( Rm 12,1; Fil 2,17+; Fil 3,3; Fil 4,18; At 13,2; 2 Tm 1,3; 2 Tm 4,6; Eb 9,14; Eb 12,28; Eb 13,15; 1 Pt 2,5 ) |
Rm 1,9 |
Il vostro culto spirituale: in opposizione ai sacrifici del culto giudaico o pagano ( Os 6,6; Rm 1,9+ ). | Rm 12,1 |
Schedario biblico |
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Cristo, nuovo tempio | B 54 |
Nuovo tempio | C 12 |
Culto ( A.T. ) | D 3 |
Culto ( N. T. ) | D 4 |
Chiesa dei « Santi » | C 21 |
Santità | E 4 |
Concilio Ecumenico Vaticano II |
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… di Dio e opera della salvezza | Sacrosanctum concilium 7 |
… terrestre e celeste nella comunione dei Santi | Sacrosanctum concilium 8 |
Lumen gentium 49 | |
Lumen gentium 50 | |
… e tradizione apostolica | Dei verbum 8 |
Unica Chiesa e celebrazione comune del … | Unitatis redintegratio 2 |
Autorità dei Vescovi per l'esercizio del … | Lumen gentium 20 |
Lumen gentium 26 | |
Lumen gentium 27 | |
Perfectae caritatis 9 | |
I sacerdoti consacrati al … | Lumen gentium 28 |
Optatam totius 2 | |
Optatam totius 4 | |
Optatam totius 19 | |
I diaconi e il … | Lumen gentium 29 |
Consigli evangelici e perfezione del … divino | Lumen gentium 44 |
… spirituale dei laici | Lumen gentium 34 |
I sacramenti dispongono i fedeli al … | Sacrosanctum concilium 59 |
La famiglia inserita nel … | Apostolicam actuositatem 11 |
Libertà di … per le comunità | Dignitatis humanae 4 |
Dignità delle cose appartenenti al … | Sacrosanctum concilium 122 |
Sacrosanctum concilium 127 | |
… e vita cristiana dei fratelli separati | Unitatis redintegratio 3 |
… a Dio dei Musulmani | Nostra aetate 3 |
v. Liturgia; Maria culto; Santi culto | |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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Il desiderio di Dio | 28 |
continuata attraverso la successione apostolica | 78 |
Il mondo visibile | 347 |
I Misteri dell'infanzia di Gesù | 527 |
« Il sacro Mistero dell'unità della Chiesa » | 815 |
La Chiesa e i non cristiani | 839 |
La partecipazione dei laici all'ufficio sacerdotale di Cristo | 901 |
Il culto della Santa Vergine | 971ss |
Che cosa significa il termine Liturgia? | 1070 |
è presente nella Liturgia terrestre | 1089 |
Lo Spirito Santo prepara ad accogliere Cristo | 1093 |
I sacramenti della fede | 1123 |
Segni e simboli | 1148 |
La Liturgia delle Ore | 1178ss |
Un sigillo spirituale indelebile | 1273 |
La presenza di Cristo operata dalla potenza della sua Parola e dello Spirito Santo | 1378 |
« A nome di tutta la Chiesa » | 1553 |
L'ordinazione dei presbiteri - cooperatori dei vescovi | 1564 |
« Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai » | 2095ss |
« Non ti farai alcuna immagine scolpita… » | 2132 |
La domenica - compimento del sabato | 2175ss |
Il rispetto della salute | 2289 |
Elia, i profeti e la conversione del cuore | 2581 |
Comp. 198; 218; 227; 244; 274; 277; 328; 351; 443; 444; 446 | |
Rinnovamento Catechesi |
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La predicazione liturgica | 27 |
Vivere la propria fede | 42 |
L'iniziazione al culto della Chiesa | 44 |
Carità nella Chiesa | 48 |
La compaginazione gerarchica e sacramentale del popolo di Dio | 87 |
Perennità e contenuto della Tradizione apostolica | 109 |
I tempi forti della catechesi liturgica | 116 |
Il mondo ha verità e bellezza | 119 |
La catechesi familiare | 152 |
Codice Diritto Canonico |
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pubblico a Dio | 834 § 2 |
836 | |
attraverso i sacramenti | 840 |
culmine del … | 897 |
dei Santi | 1186 |
1187 | |
delle immagini sacre | 1188 |
1189 | |
delle reliquie | 1190 |