Isaia

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Capitolo 5

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Il canto della vigna

1 Canterò per il mio diletto il mio cantico d'amore per la sua vigna.
Il mio diletto possederà una vigna sopra un fertile colle.
Os 10,1
Ger 2,21
Ger 5,10
Ger 6,9
Ger 12,10
Ez 15,1-8
Ez 17,3-10
Ez 19,10-14
Sal 80,9-19
Is 27,2-5
Mt 21,33-44+
Mt 21,18-19+
2 Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato scelte viti; vi aveva costruito in mezzo una torre e scavato anche un tino.
Egli aspettò che producesse uva, ma essa fece uva selvatica.
Lc 20,9
Gv 15,1-2+
3 Or dunque, abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, siate voi giudici fra me e la mia vigna.
Mi 6,1-5
Ger 2,4-7
4 Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto?
Perché, mentre attendevo che producesse uva, essa ha fatto uva selvatica?
5 Ora voglio farvi conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: toglierò la sua siepe e si trasformerà in pascolo; demolirò il suo muro di cinta e varrà calpestata.
6 La renderò un deserto, non sarà potata né vangata e vi cresceranno rovi e pruni; alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
Is 32,13
2 Sam 1,21
7 Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti è la casa di Israele; gli abitanti di Giuda la sua piantagione preferita.
Egli si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi.

Maledizioni

8 Guai a voi, che aggiungete casa a casa e unite campo a campo, finché non vi sia più spazio, e così restate soli ad abitare nel paese.
Am 6,1-7
Mi 2,1-5
Ger 22,13-19
Ez 7,5-26
Ab 2,6-20
Lc 6,24-26
Mt 23
9 Ho udito con gli orecchi il Signore degli eserciti: « Certo, molti palazzi diventeranno una desolazione, grandi e belli saranno senza abitanti ».
10 Poiché dieci iugeri di vigna produrranno solo un bat e un comer di seme produrrà un'efa.
Is 7,23
11 Guai a coloro che si alzano presto al mattino e vanno in cerca di bevande inebrianti e si attardano alla sera accesi in volto dal vino.
Is 28,1.7-8
Is 56,12
Is 22,13
Am 4,1
Mi 2,11
Gl 1,5
Sap 2,7-9
12 Ci sono cetre e arpe, timpani e flauti e vino per i loro banchetti; ma non badano all'azione del Signore, non vedono l'opera delle sue mani.
Sal 28,5
13 Perciò il mio popolo sarà deportato senza che neppure lo sospetti.
I suoi grandi periranno di fame, il suo popolo sarà arso dalla sete.
14 Pertanto gli inferi dilatano le fauci, spalancano senza misura la bocca.
Vi precipitano dentro la nobiltà e il popolo, il frastuono e la gioia della città.
15 L'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato, gli occhi dei superbi si abbasseranno.
Is 2,9.11
16 Sarà esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia.
Is 1,26+
Is 6,3+
17 Allora vi pascoleranno gli agnelli come nei loro prati, sulle rovine brucheranno i capretti.
Is 7,25
18 Guai a coloro che si tirano addosso il castigo con corde da buoi e il peccato con funi da carro,
19 che dicono: « Faccia presto, acceleri pure l'opera sua, perché la vediamo; si facciano più vicini e si compiano i progetti del Santo di Israele, perché li conosciamo ».
2 Pt 3,4
20 Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.
Pr 17,15
Mt 23,13
21 Guai a coloro che si credono sapienti e si reputano intelligenti.
Gv 9,40-41
Rm 1,21-22
22 Guai a coloro che sono gagliardi nel bere vino, valorosi nel mescere bevande inebrianti,
23 a coloro che assolvono per regali un colpevole e privano del suo diritto l'innocente.
24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia e una fiamma consuma la paglia, così le loro radici diventeranno un marciume e la loro fioritura volerà via come polvere, perché hanno rigettato la legge del Signore degli eserciti, hanno disprezzato la parola del Santo di Israele.

La collera del Signore

25 Per questo è divampato lo sdegno del Signore contro il suo popolo, su di esso ha steso la sua mano per colpire; hanno tremato i monti, i loro cadaveri erano come lordura in mezzo alle strade. Con tutto ciò non si calma la sua ira e la sua mano resta ancora tesa.
Is 9,11.16.20
Is 10,4

La chiamata degli invasori

26 Egli alzerà un segnale a un popolo lontano e gli farà un fischio all'estremità della terra; ed ecco verrà veloce e leggero.
Ger 5,15-17
Ger 6,22-30
27 Nessuno fra essi è stanco o inciampa, nessuno sonnecchia o dorme, non si scioglie la cintura dei suoi fianchi e non si slaccia il legaccio dei suoi sandali.
28 Le sue frecce sono acuminate, e ben tesi tutti i suoi archi; gli zoccoli dei suoi cavalli sono come pietre e le ruote dei suoi carri come un turbine.
29 Il suo ruggito è come quello di una leonessa, ruggisce come un leoncello; freme e afferra la preda, la pone al sicuro, nessuno gliela strappa.
Os 5,14
Am 3,12
30 Fremerà su di lui in quel giorno come freme il mare; si guarderà la terra: ecco, saranno tenebre, angoscia e la luce sarà oscurata dalla caligine.
Is 8,20-22
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Abbreviazioni
5,1-7 Israele, la vigna del Signore
È il canto dell'amore ferito.
Il termine che qui indica Dio ( diletto o "amato", v. 1 ), è lo stesso con cui nel Cantico dei Cantici viene chiamato lo sposo.
Poema composto da Isaia all'inizio del suo ministero, forse ispirandosi a una canzone di vendemmia.
Il tema della vigna-Israele, scelta poi rigettata, già preparato da Osea ( Os 10,1 ), sarà ripreso da Geremia ( Ger 2,21; Ger 5,10; Ger 6,9; Ger 12,10 )
e da Ezechiele ( Ez 15,1-8; Ez 17,3-10; Ez 19,10-14; cf. Sal 80,9-19; Is 27,2-5 ).
Gesù lo trasferirà nella parabola dei vignaioli omicidi ( Mt 21,33-44p;
cf. anche il fico sterile, Mt 21,18-19p ).
In Gv 15,1-2, rivelerà il mistero della « vera » vigna.
- Altri aspetti del tema della vigna in Dt 32,32-33 e Sir 24,17.
5,2 scelte viti: BJ traduce: « uva vermiglia ».
In ebraico soreq, nome di una pianta scelta ( Is 16,8; Ger 2,21; cf. Gen 49,11 ), designata dal colore dei suoi grappoli.
5,7 Nel testo ebraico, come non di rado avviene negli scritti poetici e sapienziali,
c'è un gioco di assonanze:
invece della giustizia ( mishpat ), c'è spargimento di sangue ( mispah );
invece della rettitudine ( sedaqah ) si odono grida di oppressi ( se'aqah ).
5,8-30 Collera di Dio contro il suo popolo
5,8-24 Anche queste maledizioni datano dall'inizio del ministero di Isaia, ma forse non sono state pronunziate tutte nella stessa occasione.
Alle sei maledizioni di Is 5,8-24, si propone di aggiungerne una settima, Is 10,1-4, che sarebbe stata spostata per caso.
La maledizione è uno dei generi della predicazione profetica
( cf. le referenze marginali ).
Qui, Isaia è abbastanza vicino ad Amos.
5,10 dieci iugeri, çmed, corrispondono pressappoco a due ettari e mezzo,
un bat a una quarantina di litri;
efa ha la stessa capacità per il grano e comer vale dieci volte di più.
5,14-16 I vv 14-16 sembrano fuori contesto e possono essere uniti al poema di Is 2,6-22,
il cui « ritornello » ( v 9 e v 11 ) si ritrova qui ( v 15 ).
5,16 La « santità » di Dio ( cf. Is 6,3 ) lo « separa » da tutte le creature:
al di sopra di esse, non è contaminato da esse.
Ma questa santità trascendente di Dio si esprime nei suoi rapporti con gli uomini, mediante la sua « giustizia », che ne sottolinea il carattere morale:
Dio ricompensa il bene e punisce il male, al momento del suo « giudizio ».
A questa giustizia non si oppone la bontà misericordiosa, poiché è ancora la sua
« giustizia » che Dio, fedele alle sue promesse, compie, perdonando a Israele
o al peccatore pentito ( Mi 7,9; Sal 51,16 ).
La giustizia sarà per eccellenza la virtù del regno messianico, quando Dio avrà trasmesso al popolo qualche cosa della sua santità ( Is 1,26; Is 4,3; cf. Mt 5,48 ).
5,17 capretti: con i LXX; il TM ha: « stranieri ».
5,19 È il « giorno di Jahve », che il profeta ha annunziato ( Is 2,12 )
e che gli scettici invocano su di sé per sfida.
5,23 innocente: con i LXX; il TM ha il plurale.
5,25 Il brano Is 5,25-30 si allaccia al poema di Is 9,7-20, di cui si ritrova qui il ritornello.
5,26-30 Si potrebbe collegare questo poema a una delle grandi invasioni assire del tempo di Isaia: quella di Tiglat-Pilèzer III nel 735 o nel 732, quella di Salmanassar nel 722, quella di Sargon nel 711 o quelle di Sennàcherib nel 701.
Ma l'invasore non è nominato e ciò può essere espressione di un tema generale: Dio chiama una nazione potente come strumento della sua vendetta ( cf. Dt 28,49-52 e qui sotto, Is 10,6+ ).
5,26 popolo: conget. secondo il contesto; il TM ha il plurale.
5,30 su di lui: per BJ non è l'invasore, ma il paese di Giuda ( cf. il seguito del v ).
- tenebre …: le tenebre del « giorno di Jahve » ( Am 5,18.20 ).