Isaia |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Il canto della vigna |
|||||||||||||
1 Canterò per il mio diletto il mio cantico d'amore per la sua vigna. Il mio diletto possederà una vigna sopra un fertile colle. |
|
||||||||||||
2 Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato scelte viti; vi aveva costruito in mezzo una torre e scavato anche un tino. Egli aspettò che producesse uva, ma essa fece uva selvatica. |
|
||||||||||||
3 Or dunque, abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, siate voi giudici fra me e la mia vigna. |
|
||||||||||||
4 Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto? Perché, mentre attendevo che producesse uva, essa ha fatto uva selvatica? |
|||||||||||||
5 Ora voglio farvi conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: toglierò la sua siepe e si trasformerà in pascolo; demolirò il suo muro di cinta e varrà calpestata. | |||||||||||||
6 La renderò un deserto, non sarà potata né vangata e vi cresceranno rovi e pruni; alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia. |
|
||||||||||||
7 Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti è la casa di Israele; gli abitanti di Giuda la sua piantagione preferita. Egli si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi. |
|||||||||||||
Maledizioni |
|||||||||||||
8 Guai a voi, che aggiungete casa a casa e unite campo a campo, finché non vi sia più spazio, e così restate soli ad abitare nel paese. |
|
||||||||||||
9 Ho udito con gli orecchi il Signore degli eserciti: « Certo, molti palazzi diventeranno una desolazione, grandi e belli saranno senza abitanti ». | |||||||||||||
10 Poiché dieci iugeri di vigna produrranno solo un bat e un comer di seme produrrà un'efa. |
|
||||||||||||
11 Guai a coloro che si alzano presto al mattino e vanno in cerca di bevande inebrianti e si attardano alla sera accesi in volto dal vino. |
|
||||||||||||
12 Ci sono cetre e arpe, timpani e flauti e vino per i loro banchetti; ma non badano all'azione del Signore, non vedono l'opera delle sue mani. |
|
||||||||||||
13 Perciò il mio popolo sarà deportato senza che neppure lo sospetti. I suoi grandi periranno di fame, il suo popolo sarà arso dalla sete. |
|||||||||||||
14 Pertanto gli inferi dilatano le fauci, spalancano senza misura la bocca. Vi precipitano dentro la nobiltà e il popolo, il frastuono e la gioia della città. |
|||||||||||||
15 L'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato, gli occhi dei superbi si abbasseranno. |
|
||||||||||||
16 Sarà esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia. |
|
||||||||||||
17 Allora vi pascoleranno gli agnelli come nei loro prati, sulle rovine brucheranno i capretti. |
|
||||||||||||
18 Guai a coloro che si tirano addosso il castigo con corde da buoi e il peccato con funi da carro, | |||||||||||||
19 che dicono: « Faccia presto, acceleri pure l'opera sua, perché la vediamo; si facciano più vicini e si compiano i progetti del Santo di Israele, perché li conosciamo ». |
|
||||||||||||
20 Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro. |
|
||||||||||||
21 Guai a coloro che si credono sapienti e si reputano intelligenti. |
|
||||||||||||
22 Guai a coloro che sono gagliardi nel bere vino, valorosi nel mescere bevande inebrianti, | |||||||||||||
23 a coloro che assolvono per regali un colpevole e privano del suo diritto l'innocente. | |||||||||||||
24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia e una fiamma consuma la paglia, così le loro radici diventeranno un marciume e la loro fioritura volerà via come polvere, perché hanno rigettato la legge del Signore degli eserciti, hanno disprezzato la parola del Santo di Israele. | |||||||||||||
La collera del Signore |
|||||||||||||
25 Per questo è divampato lo sdegno del Signore contro il suo popolo, su di esso ha steso la sua mano per colpire; hanno tremato i monti, i loro cadaveri erano come lordura in mezzo alle strade. Con tutto ciò non si calma la sua ira e la sua mano resta ancora tesa. |
|
||||||||||||
La chiamata degli invasori |
|||||||||||||
26 Egli alzerà un segnale a un popolo lontano e gli farà un fischio all'estremità della terra; ed ecco verrà veloce e leggero. |
|
||||||||||||
27 Nessuno fra essi è stanco o inciampa, nessuno sonnecchia o dorme, non si scioglie la cintura dei suoi fianchi e non si slaccia il legaccio dei suoi sandali. | |||||||||||||
28 Le sue frecce sono acuminate, e ben tesi tutti i suoi archi; gli zoccoli dei suoi cavalli sono come pietre e le ruote dei suoi carri come un turbine. | |||||||||||||
29 Il suo ruggito è come quello di una leonessa, ruggisce come un leoncello; freme e afferra la preda, la pone al sicuro, nessuno gliela strappa. |
|
||||||||||||
30 Fremerà su di lui in quel giorno come freme il mare; si guarderà la terra: ecco, saranno tenebre, angoscia e la luce sarà oscurata dalla caligine. |
|
Indice |
5,1-7 | Israele, la vigna del Signore È il canto dell'amore ferito. Il termine che qui indica Dio ( diletto o "amato", v. 1 ), è lo stesso con cui nel Cantico dei Cantici viene chiamato lo sposo. Poema composto da Isaia all'inizio del suo ministero, forse ispirandosi a una canzone di vendemmia. Il tema della vigna-Israele, scelta poi rigettata, già preparato da Osea ( Os 10,1 ), sarà ripreso da Geremia ( Ger 2,21; Ger 5,10; Ger 6,9; Ger 12,10 ) e da Ezechiele ( Ez 15,1-8; Ez 17,3-10; Ez 19,10-14; cf. Sal 80,9-19; Is 27,2-5 ). Gesù lo trasferirà nella parabola dei vignaioli omicidi ( Mt 21,33-44p; cf. anche il fico sterile, Mt 21,18-19p ). In Gv 15,1-2, rivelerà il mistero della « vera » vigna. - Altri aspetti del tema della vigna in Dt 32,32-33 e Sir 24,17. |
5,2 | scelte viti: BJ traduce: « uva vermiglia ». In ebraico soreq, nome di una pianta scelta ( Is 16,8; Ger 2,21; cf. Gen 49,11 ), designata dal colore dei suoi grappoli. |
5,7 | Nel testo ebraico, come non di rado avviene negli scritti poetici e sapienziali, c'è un gioco di assonanze: invece della giustizia ( mishpat ), c'è spargimento di sangue ( mispah ); invece della rettitudine ( sedaqah ) si odono grida di oppressi ( se'aqah ). |
5,8-30 | Collera di Dio contro il suo popolo 5,8-24 Anche queste maledizioni datano dall'inizio del ministero di Isaia, ma forse non sono state pronunziate tutte nella stessa occasione. Alle sei maledizioni di Is 5,8-24, si propone di aggiungerne una settima, Is 10,1-4, che sarebbe stata spostata per caso. La maledizione è uno dei generi della predicazione profetica ( cf. le referenze marginali ). Qui, Isaia è abbastanza vicino ad Amos. |
5,10 | dieci iugeri, çmed, corrispondono pressappoco a due ettari e mezzo, un bat a una quarantina di litri; efa ha la stessa capacità per il grano e comer vale dieci volte di più. |
5,14-16 | I vv 14-16 sembrano fuori contesto e possono essere uniti al poema di
Is 2,6-22, il cui « ritornello » ( v 9 e v 11 ) si ritrova qui ( v 15 ). |
5,16 | La « santità » di Dio ( cf.
Is 6,3 ) lo « separa » da tutte le creature: al di sopra di esse, non è contaminato da esse. Ma questa santità trascendente di Dio si esprime nei suoi rapporti con gli uomini, mediante la sua « giustizia », che ne sottolinea il carattere morale: Dio ricompensa il bene e punisce il male, al momento del suo « giudizio ». A questa giustizia non si oppone la bontà misericordiosa, poiché è ancora la sua « giustizia » che Dio, fedele alle sue promesse, compie, perdonando a Israele o al peccatore pentito ( Mi 7,9; Sal 51,16 ). La giustizia sarà per eccellenza la virtù del regno messianico, quando Dio avrà trasmesso al popolo qualche cosa della sua santità ( Is 1,26; Is 4,3; cf. Mt 5,48 ). |
5,17 | capretti: con i LXX; il TM ha: « stranieri ». |
5,19 | È il « giorno di Jahve », che il profeta ha annunziato (
Is 2,12 ) e che gli scettici invocano su di sé per sfida. |
5,23 | innocente: con i LXX; il TM ha il plurale. |
5,25 | Il brano Is 5,25-30 si allaccia al poema di Is 9,7-20, di cui si ritrova qui il ritornello. |
5,26-30 | Si potrebbe collegare questo poema a una delle grandi invasioni assire del tempo di Isaia: quella di Tiglat-Pilèzer III nel 735 o nel 732, quella di Salmanassar nel 722, quella di Sargon nel 711 o quelle di Sennàcherib nel 701. Ma l'invasore non è nominato e ciò può essere espressione di un tema generale: Dio chiama una nazione potente come strumento della sua vendetta ( cf. Dt 28,49-52 e qui sotto, Is 10,6+ ). 5,26 popolo: conget. secondo il contesto; il TM ha il plurale. |
5,30 | su di lui: per BJ non è l'invasore, ma il paese di Giuda ( cf. il seguito del v ). - tenebre …: le tenebre del « giorno di Jahve » ( Am 5,18.20 ). |