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La Chiesa |
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C 22 |
Chiesa degli eletti |
Rif. |
Dio dirige gli avvenimenti secondo la sua sovrana volontà. |
Egli ha scelto degli uomini che nelle sue mani sono strumenti coi quali guida il mondo verso fini decretati da lui da tutta l'eternità. |
Questo concetto teologico della storia è latente in tutta la rivelazione biblica. |
La scelta di Dio avviene con una massima libertà e con un'intera gratuità, senza alcun riguardo alle disposizioni personali dell'eletto. |
Riguarda in generale uomini che fanno parte del popolo eletto, poi della Chiesa, |
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ma anche degli estranei. |
Gli uni e gli altri hanno un vero compito missionario da portare a termine nel mondo. |
Nel N. T. la parola « eletto » sarà un nome proprio che indica i membri del nuovo popolo le cui condizioni di elezione sono particolari, poiché si tratta o di Ebrei ( ma allora essi non sono che un piccolo Resto del popolo eletto ) |
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o di pagani, oggetto del nuovo modo di elezione. |
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Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Abramo è proclamato l'eletto di Jahvè. |
Si noti l'associazione dell'elezione e del cambiamento di nome. |
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Lo jahvista si fà una legge di sottolineare l'elezione del figlio minore, a preferenza del primogenito, per far risaltare la gratuità di Dio. |
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L'elezione di re, unita alla loro unzione. |
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Tema dell'ombra |
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che probabilmente è un tema di elezione regale. |
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Stessa scelta per i sacerdoti. |
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I racconti di elezioni si preoccupano di mostrare la libertà della scelta sottolineando le debolezze degli eletti ( profeti balbuzienti ). |
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Dio sceglie anche nazioni o uomini estranei a Israele, che nelle sue mani diventano strumenti di punizione ( Assiri, Caldei, Babilonesi ) o di benedizione ( Ciro ). |
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L'Eletto per eccellenza e da tutta l'eternità, è Cristo. |
In lui si realizzano le elezioni messianiche e il tema del « Servo » (
Is 42 ). |
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In lui, i cristiani sono stati eletti prima di esistere. |
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Lc. è l'unico a usare il verbo « eleggere » per indicare la scelta degli apostoli. |
Se la cifra 12 rievoca il ricordo delle dodici tribù di Israele, indica anche la continuità tra il passato e l'avvenire. |
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Contesto escatologico: gli eletti sono gli Ebrei chiamati a far parte della Chiesa. |
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Essi formano il « Resto » sfuggito alla caduta. |
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Altro contesto escatologico. |
Si tratta dei salvati. |
Eletto è sinonimo di santo. |
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Molti i chiamati, ma pochi gli eletti. |
Aggiunta che si trova in certe versioni di
Mt 20,16. |
Esprime il piccolo numero di Ebrei passati nella Chiesa degli eletti. |
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La distinzione tra la scelta e la chiamata non è più così sicura, ma la sovranità di Dio, che sceglie ciò che vi è di « debole » perché nessuno possa gloriarsene, è messa ben in risalto. |
È la fede che arricchisce. |
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I titoli di « prediletto » e di « eletto », legati all'elezione degli Ebrei passano ai cristiani. |
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Ogni elezione è fatta in Cristo. |
Essa si afferma con la fede e con le buone opere. |
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L'elezione o la vocazione avvengono con l'espressione « Seguimi » |
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e obbligano a un impegno di fronte a Cristo. |