Pietro
Il primo degli apostoli di Gesù, che si chiamava Simone figlio di Giona ( Mt 16,17 ), o di Giovanni ( Gv 1,42 ). Gesù mutò il suo nome in Cefa ( dall'aramaico Kefa': roccia ), reso in italiano con Pietro, alludendo al compito affidatogli. Originario di Betsaida ( Gv 1,44 ) e pescatore come il fratello Andrea ( Mc 1,16 ), fu tra i primi quattro discepoli che Gesù chiama al suo seguito ( Mc 1,16-20 ) e la sua casa di Cafarnao divenne il punto di riferimento dell'attività del Cristo in Galilea ( Mc 1,29-31; Mc 2,1 ecc. ). È fuori discussione il fatto che il Nuovo Testamento attribuisce a Pietro un ruolo preminente tra i Dodici. È il primo a essere nominato nelle liste dei dodici apostoli ( Mc 3,16 ), confessa Gesù come il Cristo ( Mc 8,29 ), con Giacomo e Giovanni è testimone di particolari avvenimenti della vita del maestro ( Mc 5,37; Mc 9,2; Mc 14,33 ), è la roccia su cui Gesù fonda la sua Chiesa e a lui conferisce il potere delle chiavi ( Mt 16,16-19 ), è colui che dovrà confermare i suoi fratelli nella fede ( Lc 22,32 ), che riceve la missione di pascere il gregge di Cristo ( Gv 21,15-19 ). Prende l'iniziativa per coprire il posto lasciato vuoto da Giuda ( At 1,15ss. ) e pronuncia i primi e principali discorsi nei quali proclama la risurrezione del Signore ( At 2,14-36; At 3,12-26 ). Mostra il proprio coraggio di fronte alle persecuzioni ( At 4,1-22; At 5,17-42 ) e accoglie i primi convertiti pagani ( At 10 ), dichiarando che anche a loro Dio ha fatto dono dello Spirito Santo ( At 15,8 ). È tuttavia sempre Pietro che appare come tentatore satanico di Cristo ( Mc 8,32-33 ), che non sa vegliare nemmeno un'ora durante l'agonia del Maestro ( Mc 14,37 ) e lo rinnega piangendo amaramente al canto del gallo ( Mc 14,66-72 ). Anche gli scritti di Paolo riconoscono la posizione autorevole di Pietro: lo mostrano come primo testimone della risurrezione ( 1 Cor 15,5 ), punto di riferimento e personaggio di primo piano nella Chiesa madre di Gerusalemme ( Gal 1,18; Gal 2,9 ), apostolo degli ebrei, dei "circoncisi" ( Gal 2,7-8 ). Dopo il duro confronto con Paolo ad Antiochia sul rapporto tra ebrei e pagani rispetto al nascente cristianesimo ( Gal 2,11-14 ), databile attorno agli anni 48/49, non sappiamo nulla di certo sugli spostamenti di Pietro. Probabilmente diversi anni dopo arrivò a Roma, dove ( forse nel 64 o nel 67 ) morì martire ( crocifisso a testa in giù secondo l'apocrifo Atti di Pietro ). Gli scavi compiuti in questi ultimi decenni sotto la basilica vaticana hanno reso più solida la testimonianza del martirio romano di Pietro. La tradizione ha anche attribuito a Pietro due Lettere apostoliche del Nuovo Testamento ( v. Pietro, Lettere di ), ulteriore segno dell'autorevolezza e del prestigio che circondavano l'apostolo. Si rimane certo colpiti di fronte al vasto materiale neotestamentario che evidenzia la centralità della persona e del ruolo di Pietro. La cosa è ancor più ragguardevole, se si pensa che le testimonianze sopra riportate appartengono a tradizioni diverse eppure convergenti. Non può quindi sussistere dubbio alcuno sul fatto che proprio Gesù di Nazaret abbia voluto il servizio di Pietro come garanzia di unità e di verità per la vita della Chiesa, di ieri e di oggi. Pietro continua a vivere nella fede della Chiesa e a servire questa fede: è questo il significato del ministero petrino voluto da Cristo. v. Papa |
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... CanisioDottore della Chiesa olandese e santo ( Nimega, Olanda 1521 - Friburgo, Svizzera, 1597 ); festa: 27 aprile. Di nobile famiglia, studiò a Colonia ed entrò nella Compagnia di Gesù nel 1543, venendo ordinato sacerdote nel 1546. Insegnò all'università di Colonia e svolse delicati compiti diplomatici nella vicenda della Riforma protestante. Teologo del vescovo di Augusta, partecipò al concilio di Trento. Nel 1550 fu nominato rettore dell'università di Ingolstadt, poi passò a insegnare a Vienna. Alternò all'insegnamento l'attività di diffusione dei gesuiti e di efficace predicatore. Presenziò alle diete di Augusta del 1566 e di Ratisbona del 1576 adoperandosi per far recepire il concilio di Trento. La sua opera più efficace e nota è un Catechismo in tre volumi ( uno per i bambini, uno per gli adulti ignoranti e l'ultimo per gli adulti colti ), che espone la dottrina cattolica con chiare, ma indirette confutazioni delle posizioni protestanti. Pio XI lo canonizzò e lo proclamò dottore della Chiesa nel 1925. |
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... CrisologoDottore della Chiesa e santo. ( Forum Cornelii, attuale Imola, 380 circa - 450 o 451 ); festa: 4 dicembre. Diacono del clero di Ravenna, recatesi a Roma in pellegrinaggio con la sua gente, fu indicato da Sisto III quale nuovo vescovo di Ravenna attorno al 429. Nella sua attività pastorale privilegiò la predicazione, con un'oratoria feconda e tornita, che gli valse il soprannome Crisologo ( parola d'oro ). Come vescovo, edificò il battistero di Classe e fu nominato da Leone Magno suo rappresentante al concilio di Calcedonia del 451, a cui inviò una lunga lettera con la confutazione della dottrina di Eutiche e la riaffermazione della dottrina sulla duplice natura di Cristo. Di lui restano circa 200 sermoni ( non tutti sicuramente autentici ) con commenti biblici, indicazioni morali e trattazioni dottrinali. Ritenuto ben presto santo, fu proclamato dottore della Chiesa da Benedetto XIII nel 1729. |
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Lettere di ...Le due lettere cattoliche del Nuovo Testamento attribuite all'apostolo Pietro. La prima Lettera di Pietro è quella più ampia e ricca sotto il profilo dottrinale, corretta ed elegante nello stile. La sua attribuzione all'apostolo Pietro è considerata da non pochi commentatori problematica per una serie di motivi, tra i quali vanno segnalati il buon livello della lingua greca e l'assenza di indizi che manifestino la personalità dell'apostolo. Rimane aperta anche la questione relativa alla data ( dal 60 al 110: la più probabile è una data intermedia ) e al luogo di composizione dello scritto ( Roma o una città dell'Asia Minore ). I destinatari sono cristiani che subiscono accuse ( 1 Pt 2,15 ) e calunnie ( 1 Pt 2,12 ) a motivo della loro fede, oltre a essere oggetto di cattiverie e ingiurie ( 1 Pt 3,9 ). Purtuttavia essi sono chiamati a rendere sempre ragione della speranza che è in loro ( 1 Pt 3,15 ), condividendo le sofferenze e gli insulti "per il nome di Cristo" ( 1 Pt 4,14 ) con i fratelli sparsi per il mondo ( 1 Pt 5,9 ). L'autore della prima Lettera di Pietro assegna un posto centrale alla speranza, evidenziando come all'origine della storia della salvezza sia Dio Padre: questa salvezza, da sempre voluta ( 1 Pt 1,2.20; 1 Pt 2,9; 1 Pt 5,10 ) dalla misericordia divina ( 1 Pt 1,3; 1 Pt 2,10 ), è stata realizzata da Gesù Cristo. Questi, mediante la sua morte e risurrezione, ha operato la rigenerazione dei credenti ( 1 Pt 1,2-3; 1 Pt 3,18.21 ). Tale rigenerazione è il passaggio dal peccato ( 1 Pt 2,24; 1 Pt 3,18; 1 Pt 4,1-2 ) a una situazione di giustizia, di santità e di luce ( 1 Pt 1,2.15.22; 1 Pt 2,9.24 ). Tale passaggio si attua nel battesimo, una rinascita spirituale dalla quale deriva la Chiesa. Questa è fondata su Cristo, pietra scelta e viva. A lui si stringono i credenti "per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo" ( 1 Pt 2,4-5 ). Questa esperienza ecclesiale si traduce in relazioni fraterne caratterizzate dall'amore e vissute nella valorizzazione dei diversi doni spirituali e compiti ministeriali ( 1 Pt 4,8-11; 1 Pt 5,1-5 ); è anche aperta verso l'ambiente esterno in una testimonianza coerente e coraggiosa ( 1 Pt 3,13-16 ). La Seconda lettera di Pietro si diversifica dalla prima sotto diversi aspetti, principalmente quello stilistico. Presenta un vocabolario assai ricercato e appare come un'omelia in forma di testamento. La sua impronta certamente cristiana sembra collocarsi in una zona di frontiera, tra l'ambiente culturale giudaico e quello greco; contiene interessanti contatti con la Lettera di Giuda. L'autore potrebbe essere un cristiano ellenista di origine giudaica che - a cavallo tra I e II sec. - richiama la centralità di Cristo salvatore e la "pazienza" di Dio che vuoi dare a tutti gli uomini il tempo di convertirsi ( 2 Pt 3,8-10 ). Dopo di che appariranno "nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia" ( 2 Pt 3,13 ). |
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... apostoloSenso del termine la mia chiesa: il termine semitico che traduce ekklesia significa « assemblea » e si incontra spesso nell'A. T. per designare la comunità del popolo eletto, specialmente nel deserto ( Dt 4,10; At 7,38 ). Circoli giudaici che si consideravano il resto d'Israele ( Is 4,3+ ) degli ultimi tempi, come gli esseni di Qumran, hanno chiamato così il loro gruppo. Gesù riprende questo termine per designare la comunità messianica con la quale egli inaugura la nuova alleanza mediante l'effusione del suo sangue ( Mt 26,28+; Ef 5,25 ). Usando il termine « chiesa » parallelamente all'espressione « regno dei cieli » ( Mt 4,17+ ), egli sottolinea che questa comunità escatologica comincerà già sulla terra mediante una società organizzata di cui stabilisce il capo ( At 5,11+; 1 Cor 1,2+ ) . |
Mt 16,18 |
Primato di ...Le chiavi del regno: come la città della morte, la città di Dio ha delle porte: e lasciano entrare solo coloro che ne sono degni ( confrontare Mt 23,13p ). Pietro ne riceve le chiavi. A lui spetterà dunque aprire o chiudere l'accesso del regno dei cieli, tramite la chiesa. « Legare » e «sciogliere » sono due termini tecnici del linguaggio rabbinico che si applicano innanzitutto al campo disciplinare della scomunica con cui si « condanna » ( legare ) o si « assolve » ( sciogliere ) qualcuno, e ulteriormente alle decisioni dottrinali o giuridiche con il senso di « proibire » ( legare ) o « permettere » ( sciogliere ). Pietro, quale maggiordomo ( di cui le chiavi sono l'insegna, Is 22,22 ) della casa di Dio, esercita il potere disciplinare di ammettere o di escludere come egli crederà meglio, e amministrerà la comunità con tutte le decisioni opportune in materia di dottrina e di morale. Sentenze e decisioni saranno ratificate da Dio nell'alto dei cieli. L'esegesi cattolica ritiene che queste promesse eterne valgano non soltanto per la persona di Pietro, ma anche per i suoi successori; sebbene tale conseguenza non sia esplicitamente indicata nel testo, è tuttavia legittima in ragione dell'intenzione manifesta che ha Gesù di provvedere all'avvenire della sua Chiesa con una istituzione che la morte di Pietro non può rendere effimera. Due altri testi ( Lc 23,31s e Gv 21,15s ) sottolineeranno che il primato di Pietro si deve esercitare particolarmente nell'ordine della fede e che tale primato lo rende capo, non solo della Chiesa futura, ma già degli altri apostoli. |
Mt 16,19 |
Vocazione di ...
Luca ha riunito in questo racconto: 1. una descrizione dei luoghi e una predicazione di Gesù ( vv 1-3 ) che richiamano Mc 4,1-2 e Mc 1,16.19; 2. la storia di una pesca miracolosa ( vv 4-10a ) che è simile a Gv 21,4-11; 3. la chiamata di Simone ( vv 10b-11 ), molto simile a Mc 1,17.20. Luca, nel raccontare la vocazione dei primi discepoli dopo un periodo di insegnamenti e di miracoli, ha voluto rendere più verisimile la loro immediata risposta alla chiamata. |
Lc 5,3 |
Professione di fede di ...
Anche senza l'aggiunta di Matteo: « Figlio di Dio » ( Mt 16,16+ ), questa confessione di Pietro che parla in nome del gruppo degli apostoli, è di grande importanza e segna una svolta decisiva nella vita terrena di Gesù. Mentre la folla si smarrisce nei suoi pensieri sul conto di lui allontanandosene sempre di più, i suoi discepoli riconoscono per la prima volta in maniera esplicita che egli è il Messia ( Lc 2,26+ ). Ormai Gesù dedica i suoi sforzi a formare questo piccolo nucleo dei primi credenti e a purificare la loro fede. |
Lc 9,18 |
Rinnegamento di ...
Questo primo canto del gallo, che non scuote Pietro, e la falsa uscita che l'accompagna sono strani e fanno presagire un racconto primitivo che conteneva solo un rinnegamento, con canto del gallo e uscita. La sua combinazione con due racconti paralleli, provenienti da altre tradizioni, ha prodotto la cifra tradizionale di tre rinnegamenti ( Mc 14,30p.72p; Gv 13,38; Gv 21,15-17 ). L'unione dei testi, visibile in Mc, è stata attenuata in Mt e Lc, che hanno soppresso il primo canto del gallo e smorzato ( o eliminato, Lc ) la prima falsa uscita; resta suggerita dalla separazione in Gv del primo rinnegamento ( Gv 18,17 ) dagli altri due ( Gv 18,25-27 ). |
Mc 14,68 |
... e Giovanni
Pietro, Giovanni e Giacomo: Mc 5,37+. Ma qui come in Lc 9,28; At 1,13, Giovanni figura subito dopo Pietro. Questo modo di associare Pietro e Giovanni è comune a Lc 22,8; At 3,1.3.11; At 4,13.19; At 8,14 e al quarto vangelo ( Gv 13,23-26; Gv 18,15-16; Gv 20,3-9; Gv 21,7.20-23 ). |
Lc 8,51 |
... alle origini della Chiesa
Pietro ... con gli altri undici: Pietro agisce da capo del gruppo apostolico e figura in primo piano ( At 1,15; At 2,37; At 3,4.6.12; At 4,8.13; At 5,3.8.9.15.29; At 10-11; Mt 16,19+; Lc 22,32+ ). Giovanni gli viene spesso associato, ma un po' come una controfigura ( At 3,1.3.4.11; At 4,13.19; At 8,14; Lc 22,8 ). |
At 2,14 |
Schedario biblico |
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Pietro | C 85 |
Potere delle chiavi | C 44 |
Magistero |
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La devozione agli Apostoli Pietro e Paolo ha avuto un'immensa importanza nella formazione della mentalità cattolica e nello sviluppo della spiritualità della Chiesa, e, com'è ovvio, in quella romana specialmente; l'ha avuta nella determinazione di grandi fatti storici, come pure nella disciplina canonica ed economica della cristianità medioevale. L'amore agli Apostoli Pietro e Paolo ci aiuterà a meglio comprendere come la fedeltà ferma e filiale a questa benedetta loro sede romana non restringe le dimensioni universali della Chiesa di Cristo, non mortifica la vitalità e l'originalità delle comunità diffuse nel mondo, non impone superflui e pesanti vincoli giuridici; sì bene pone la base ferma e sicura dell'edificio ecclesiastico, offre il punto onorevole e indiscutibile dell'unità cattolica, e alimenta la carità della famiglia cristiana. |
Catechesi Paolo VI 28-6-1966 |
- Pietro, pietra infrangibile della Chiesa. - Avendo confessato il Cristo in virtù della rivelazione del Padre, tu hai dal Padre ricevuto una grande autorità sugli uomini. - Tu sei diventato, o Pietro, colui che, fra gli apostoli, occupi il primo posto ( Protokathedros ). - La pietra, che è il fondamento della Chiesa. - Salve, fondamento della Chiesa e base inconcussa, divino araldo che hai le chiavi del regno dei cieli. - Pietro, corifeo dei gloriosi apostoli. |
Catechesi Paolo VI 6-7-1966 |
Petrum et Paulus ApostolosUna professione di fede vogliamo a Dio offrire, al cospetto dei beati Apostoli, individuale e collettiva, libera e cosciente, interiore ed esteriore, umile e franca. |
Esortaz. Ap. Paolo VI 22-2-1967 |
Abbiamo ragione di ritenere che sono stati rintracciati i pochi, ma sacrosanti resti mortali del Principe degli Apostoli, di Simone, figlio di Giona, del Pescatore chiamato Pietro da Cristo, di colui che fu eletto dal Signore a fondamento della sua Chiesa, e a cui il Signore affidò le somme chiavi del suo regno, con la missione di pascere e di riunire il suo gregge, l'umanità redenta, fino al suo finale ritorno glorioso. |
Catechesi Paolo VI 26-6-1968 |
Quali concetti richiama, quali doveri impone, quali prerogative conferisce, quali disegni divini rivela, quale ecclesiologia stabilisce, quale prodigio storico permanente annuncia ... la scelta d'un tale nome inventato ed imposto dal Signore al suo discepolo, il quale, umanamente parlando, non sembrava esservi predisposto? |
Catechesi Paolo VI 28-6-1972 |
Simone figlio di Giovanni, l'umile pescatore di Galilea, il discepolo e quindi l'apostolo, eletto da Gesù Cristo stesso |
Omelia Paolo VI 29-6-1976 |
I Santi Pietro e Paolo brillano non solo nel cielo di Roma, ma nel cuore di tutti i credenti che, illuminati dal loro insegnamento e dal loro esempio, in ogni parte del mondo camminano sulla via della fede, della speranza e della carità. | Angelus Benedetto XVI 29-6-2012 |
Lodiamo il Signore per questi due gloriosi testimoni, e come loro lasciamoci conquistare da Cristo, dalla misericordia di Cristo. |
Angelus Francesco 29-6-2013 |
Gesù lo attribuisce a Simone non per le sue qualità o i suoi meriti umani, ma per la sua fede genuina e salda, che gli viene dall'alto. Riconosce che Dio Padre ha dato a Simone una fede "affidabile", sulla quale Lui, Gesù, potrà costruire la sua Chiesa, cioè la sua comunità, cioè tutti noi. |
Angelus Francesco 24-8-2014 |
Concilio Ecumenico Vaticano II |
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Cristo ha edificato la Chiesa su ... capo del Collegio Apostolico | Lumen gentium 18 |
Lumen gentium 19 | |
Lumen gentium 22 | |
Unitatis redintegratio 2 | |
Unitatis redintegratio 3 | |
guida del Collegio Apostolico | Ad gentes 38 |
primo degli Apostoli | Lumen gentium 20 |
Clavigero del Regno dei cieli | Lumen gentium 22 |
Unitatis redintegratio 2 | |
Pastore universale della Chiesa | Lumen gentium 22 |
Christus Dominus 2 | |
Unitatis redintegratio 2 | |
Detentore dei tesori della Nuova Alleanza | Unitatis redintegratio 3 |
Assistenza dello Spirito Santo e infallibilità di... | Lumen gentium 25 |
... principio e fondamento perpetuo e visibile dell'unità della Chiesa | Lumen gentium 18 |
Unitatis redintegratio 2 | |
Unitatis redintegratio 3 | |
... a Pentecoste | Sacrosanctum concilium 6 |
Cattedra di ... successore di ... v. Pontefice romano | |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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( apostolo ) | |
Il Magistero della Chiesa | 85 |
La fede è una grazia | 153 |
I simboli della fede | 194 |
Il Dio vivente | 208 |
La Buona Novella: Dio ha mandato il suo Figlio | 424 |
Cristo | 440ss |
« Le chiavi del Regno » | 552 |
Gesù e il Tempio | 586 |
« Gesù consegnato secondo il disegno prestabilito di Dio » | 599 |
Le apparizioni del Risorto | 641 |
L'attesa del Messia e del suo Spirito | 715 |
La Chiesa - istituita da Gesù Cristo | 765 |
« Il sacro Mistero dell'unità della Chiesa » | 816 |
Chi appartiene alla Chiesa cattolica? | 838 |
I vescovi successori degli Apostoli | 862ss |
Perché il ministero ecclesiale? | 877 |
Il collegio episcopale e il suo capo, il Papa | 880ss |
Il Battesimo nella Chiesa | 1226 |
La Confermazione nell'Economia della Salvezza | 1288 |
Il memoriale del sacrificio di Cristo e del suo Corpo, la Chiesa | 1369 |
Riconciliazione con la Chiesa | 1444 |
La celebrazione del sacramento della Penitenza | 1481 |
La definizione di peccato | 1851 |
L'irreligione | 2121 |
La testimonianza della Storia Sacra | 2262 |
Gesù prega | 2600 |
... apostolo Comp. 81; 109; 127; 162; 187 |