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Le persecuzioni dell'impero romano contro i cristiani vennero fissate da Eusebio di Cesarea in dieci ( sullo schema delle piaghe bibliche ), a prezzo di qualche forzatura della realtà.

Non si trattò infatti in tutti i casi di vere persecuzioni specificamente dirette contro i cristiani, a partire dagli episodi dell'epoca di Nerone ( che non emise nessun editto contro i cristiani, come invece sostenne Tertulliano ).

Ciò non toglie che le persecuzioni, le denunce, i maltrattamenti e le uccisioni di cristiani fossero la norma, benché i cristiani non fossero perseguibili d'ufficio.

Nel 250 l'imperatore Decio avviò la prima vera persecuzione generalizzata a tutto l'impero, imitato da Valeriano nel 257.

Diocleziano nel 303-304 scatenò la persecuzione più sanguinosa ( soprattutto in Oriente ).

v. Martirio/martiri

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Bersaglio di incessanti, durissime vessazioni è fatta questa Nostra Romana Sede del Beatissimo Pietro, nella quale Gesù Cristo stabilì la base della Chiesa; i vincoli dell'unità di giorno in giorno maggiormente s'indeboliscono e si sciolgono.

La divina autorità della Chiesa viene contestata e, calpestati i suoi diritti, si vuole assoggettarla a ragioni terrene; con suprema ingiustizia si vuole renderla odiosa ai popoli e ridurla ad ignominiosa servitù.

Ci sono oggi centinaia e centinaia di migliaia di testimoni della fede, molto spesso ignorati e dimenticati dall'opinione pubblica la cui attenzione è assorbita da fatti diversi: essi sono spesso conosciuti solo da Dio.

L'origine dell'odio è questa: siamo salvati e quel principe del mondo, che non vuole che siamo salvati, ci odia e fa nascere la persecuzione che dai primi tempi di Gesù continua fino a oggi.

Seguire Gesù con amore passo dopo passo: questa è la sequela di Cristo, ha concluso il Santo Padre.

Ma lo spirito del mondo continuerà a non tollerarlo e farà soffrire i cristiani.

Le avversità che incontriamo per la nostra fede e la nostra adesione al Vangelo sono occasioni di testimonianza; non devono allontanarci dal Signore, ma spingerci ad abbandonarci ancora di più a Lui, alla forza del suo Spirito e della sua grazia.

Ma avremo anche la persecuzione, perché il mondo non tollera la divinità di Cristo, non tollera l'annuncio del Vangelo, non tollera le beatitudini.

Proprio da qui scaturisce la persecuzione, che passa anche attraverso le parole, le calunnie.

Anche loro dicevano: « Quest'uomo è un rivoluzionario, fermiamolo in tempo, dobbiamo fermarlo! ».

Per questo « cercavano di catturarlo, cercavano di metterlo alla prova, perché cadesse e potesserlo catturare: è la persecuzione contro Gesù ».

Nella Chiesa infatti ci sono « perseguitati da fuori e perseguitati da dentro ».

Il Papa ha raccomandato dunque « di non aver paura delle persecuzioni, delle incomprensioni », anche se a causa di esse « sempre si perdono tante cose ».

I cristiani che oggi soffrono – sia nel carcere, sia con la morte o con le torture – per non rinnegare Gesù Cristo, fanno vedere proprio la crudeltà di questa persecuzione.

E questa crudeltà che chiede l'apostasia – diciamo la parola – è satanica.

L'invio in missione da parte di Gesù non garantisce ai discepoli il successo, così come non li mette al riparo da fallimenti e sofferenze.

Essi devono mettere in conto sia la possibilità del rifiuto, sia quella della persecuzione.

Il discepolo è chiamato a conformare la propria vita a Cristo, che è stato perseguitato dagli uomini, ha conosciuto il rifiuto, l'abbandono e la morte in croce.

C'è anzitutto « una persecuzione soltanto religiosa: io vado contro la tua fede perché la mia fede dice di no e col potere che ho faccio la persecuzione » ha spiegato Francesco.

« Un'altra persecuzione, un altro motivo è un motivo religioso, culturale, storico, politico, religioso-politico, quando si mischia il religioso col politico » ha aggiunto, invitando a pensare « alla guerra dei trent'anni, alla notte di san Bartolomeo: queste guerre religiose o politiche ».

« La persecuzione - ha affermato Francesco - è parte della vita cristiana, anzi essere perseguitato è una beatitudine: "Beati voi quando sarete insultati, perseguitati, a causa del mio nome, beati voi" ».

E « anche Gesù è stato perseguitato e, anche, ucciso nella persecuzione ».

Concilio Ecumenico Vaticano II

Catechismo della Chiesa Cattolica

Compendio della dottrina sociale