Giudizio
… di DioLa Chiesa insegna che esso si articola in due momenti: 1) particolare, che avviene per ciascun'anima subito dopo la morte e reca un'immediata sanzione della fede e delle opere: quelli che sono completamente puri entreranno immediatamente nella beatitudine celeste, quelli che hanno qualche "schiuma" ( Dante ) di peccato se ne purgheranno, quelli che sono nello stato di ribellione a Dio, costituita dal peccato mortale, saranno dannati per sempre; 2) universale: in un'epoca e con modalità che Dio solo conosce tutte le genti saranno radunate dinanzi a Cristo, che, nella sua seconda venuta, le giudicherà, separando i buoni dai cattivi ( Mt 25,31-46 ): tutti conosceranno le proprie e le altrui azioni nel loro valore individuale e sociale; sarà il giudizio su tutta la storia, che così verrà purificata, perché si attuerà la piena giustizia a riscatto delle oppressioni subite dai buoni e delle violenze e degli inganni compiuti dai malvagi. Il giudizio sarà il trionfo definitivo di Dio, dinanzi al quale l'anima, totalmente illuminata sul proprio stato, scorgerà l'ineluttabilità della conseguenza di andare a Lui se vi andò sulla terra, e di andarsene da Lui se qui lo respinse: non sarà Dio a condannare all'inferno, sarà l'anima a sentire l'ineluttabilità di abbandonarLo ( = l'inferno ). Il pensiero del giudizio comporta quello della preparazione ad esso: un fattivo esame di coscienza è esigenza di logicità e di responsabilità. |
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Nell'uso corrente il termine "giudizio" richiama l'immagine di un tribunale che emette sentenze di assoluzione o condanna. La tradizione cristiana lo usa anche in tal senso, ammonendo che ognuno dovrà render conto a Dio delle sue opere alla fine della propria vita ( giudizio particolare ) e alla fine del mondo ( giudizio universale ). Assieme però lo prende in un'accezione più vasta: poiché in ebraico "giudicare" significa in senso ampio governare, insegna che il giudizio di Dio consiste primariamente nella signoria d'amore che Dio esercita sul mondo in e mediante il Cristo risorto. v. Giudizio universale; Giustizia; Misericordia |
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… universaleLa fede cristiana recepisce dalla Bibbia la certezza che la storia e il mondo avranno un momento finale nel quale ogni menzogna sarà smascherata e Dio farà piena giustizia alla verità del suo amore per gli uomini ( Mt 25,31-46; Ap 14,6-7 ). Per questo, lo chiama giudizio e lo specifica come universale, ossia riguardante tutti e tutto, come avvenimento conclusivo della storia umana. La Chiesa cattolica interpreta il giudizio universale come conclusione di una serie di altri giudizi parziali, tra i quali fa spicco il giudizio particolare introdotto dalla morte. Il protestantesimo tende invece a considerarlo esclusivo, lasciando in ombra gli altri momenti di giudizio. v. Giudizio |
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Processo per la definizione di una controversia che si svolge secondo un complesso di formalità davanti al tribunale ecclesiastico competente. |
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Un'antifona ( v 2 ) introduce un oracolo divino che è rivolto agli empi e annunzia il loro giudizio ( vv 3-6 ); i vv 7-9 descrivono il giudizio universale, di cui il giusto gioisce ( vv 10-11 ) |
Sal 75,1 |
La « santità » di Dio ( Is 6,3 ) lo « separa » da tutte le creature: al di sopra di esse, non è contaminato da esse. Ma questa santità trascendente di Dio si esprime nei suoi rapporti con gli uomini, mediante la sua « giustizia », che ne sottolinea il carattere morale: Dio ricompensa il bene e punisce il male, al momento del suo « giudizio ». A questa giustizia non si oppone la bontà misericordiosa, poiché è ancora la sua « giustizia » che Dio, fedele alle sue promesse, compie, perdonando a Israele o al peccatore pentito ( Mi 7,9; Sal 51,16 ). La giustizia sarà per eccellenza la virtù del regno messianico, quando Dio avrà trasmesso al popolo qualche cosa della sua santità ( Is 1,26; Is 4,3; Mt 5,48 ). |
Is 5,16 |
Il Padre … non giudica nessuno: anche il potere sulla vita e sulla morte è espressione del potere giudiziario supremo. Ha rimesso ogni giudizio al Figlio: Gesù sarà il giudice supremo all'ultimo giorno ( Gv 5,26-30; Gv 12,48; Mt 25,31-46; Rm 2,6+ ). Questo giudizio rivelerà l'esito del processo ( Gv 3,11+ ) inaugurato dalla venuta del Figlio ( Gv 5,25; Gv 12,31 ). Gli uomini saranno giudicati secondo la fede ( Gv 3,12+ ) accordata o rifiutata a Gesù ( Gv 3,18-21; Gv 16,8-11 ), salvatore di quanti non lo respingono ( Gv 3,18; Gv 8,15; Gv 12,47 ). I testi sul « giudizio » appartengono a strati redazionali diversi: giudizio escatologico, nell'ultimo giorno e giudizio già realizzato … |
Gv 5,22 |
… di Dio ( ordalia )Il giudizio di Dio, od ordalia, è stato praticato in tutta l'antichità e fino al medioevo per ottenere una decisione di giustizia quando mancavano le prove necessarie. In tutto l'antico Oriente era conosciuta l'ordalia giudiziaria per mezzo delle acque del fiume dove si gettava l'accusato; ma questa prova delle acque amare non ha un'analogia. Si tratta sicuramente di una pratica antica cui si sovrappone un rituale israelitico: intervento del sacerdote, offerta, giuramento, ecc. |
Nm 5,11 |
… ultimoSecondo le sue opere: il « giorno di Jahvè », annunziato dai profeti come giorno di ira e di salvezza ( Am 5,18+ ), troverà la piena realizzazione escatologica nel « giorno del Signore », al tempo del ritorno glorioso del Cristo ( 1 Cor 1,8+ ). In questo « giorno del giudizio » ( Mt 10,15; Mt 11,22.24; Mt 12,36; 2 Pt 2,9; 2 Pt 3,7; 1 Gv 4,17 ), i morti resusciteranno ( 1 Ts 4,13-18; 1 Cor 15,12-23.51s ) e tutti gli uomini compariranno davanti al tribunale di Dio ( Rm 14,10 ) e del Cristo ( 2 Cor 5,10; Mt 25,31s ). Giudizio inevitabile ( Rm 2,3; Gal 5,10; 1 Ts 5,3 ) e imparziale ( v 11; Col 3,25; 1 Pt 1,17 ), che appartiene soltanto a Dio ( Rm 12,19; Rm 14,10; 1 Cor 4,5; Mt 7,1p ). Dio per mezzo del suo Cristo ( v 16; 2 Tm 4,1; Gv 5,22; At 17,31 ) giudicherà i vivi e i morti ( 2 Tm 4,1; At 10,42; 1 Pt 4,5 ). Egli che scruta i cuori ( v 16; Ger 11,20+; 1 Cor 4,5; Ap 2,23 ) e prova con il fuoco ( 1 Cor 3,13-15 ) renderà a ciascuno secondo le sue opere ( 1 Cor 3,8.13-15; 2 Cor 5,10; 2 Cor 11,15; Ef 6,8; Mt 16,27; 1 Pt 1,17; Ap 2,23; Ap 20,12; Ap 22,12 ). Si mieterà ciò che si sarà seminato ( Gal 6,7-9; Mt 13,39; Ap 14,15 ). Ira e perdizione ( Rm 9,22 ) per le potenze del male ( 1 Cor 15,24-26; 2 Ts 2,8 ) e gli empi ( 2 Ts 1,7-10; Mt 13,41; Ef 5,6; 2 Pt 3,7; Ap 6,17; Ap 11,18 ). Per gli eletti che avranno compiuto il bene, liberazione ( Ef 4,30; Rm 8,23 ), consolazione ( At 3,20; 2 Ts 1,7; Eb 4,5-11 ), ricompensa ( Mt 5,12; Ap 11,18 ), salvezza ( 1 Pt 1,5 ), esaltazione ( 1 Pt 5,6 ), lode ( 1 Cor 4,5 ) e gloria ( Rm 8,18s; 1 Cor 15,43; Col 3,4; Mt 13,43 ). |
Rm 2,6 |
Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti: il Cristo sarà il giudice di tutti gli uomini, quelli che saranno in vita al momento della sua venuta e quelli che resusciteranno ( Mt 25,31+; Gv 5,26-29; 1 Ts 4,15-17 ). Questa affermazione forse apparteneva al « kerigma » primitivo ( At 10,42; 1 Pt 4,5 ) e ha preso posto nel simbolo. |
2 Tm 4,1 |
Magistero |
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Dunque chi giudica è un uomo che « confonde la realtà », è un illuso. Dunque « il giudicatore superbo e sufficiente che sbaglia posto, perché prende il posto di Dio, scommette su una sconfitta ». |
Meditazione Francesco 23-6-2014 |
« Primo, il comandamento, il fatto: "Non giudicate per non essere giudicati" » ha ribadito il Papa, aggiungendo: « Secondo, la misura sarà la stessa che voi usate per i fratelli ». E poi « il terzo passo: guardati allo specchio ma non per truccarti perché non si vedano le rughe; no, no, no, quello non è il consiglio! ». Piuttosto, ha suggerito Francesco, « guardati allo specchio per guardare te, come tu sei ». |
Meditazione Francesco 20-6-2016 |
Tutti saremo giudicati, ognuno di noi sarà giudicato ». Perciò « ci farà bene pensare: "Ma come sarà quel giorno in cui io sarò davanti a Gesù », quando il Signore mi chiederà conto dei « talenti che mi ha dato » o di « come è stato il mio cuore quando è caduto il seme »? |
Meditazione Francesco 22-11-2016 |
Concilio Ecumenico Vaticano II |
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… finale |
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Per i singoli, resa dei conti del bene e del male | Lumen gentium 48 |
Gaudium et spes 17 | |
giorno della messe | Gravissimum educationis 11 |
in cui i cristiani renderanno conto anche dei loro doveri verso il mondo | Gaudium et spes 93 |
Universale, alla fine del mondo | Lumen gentium 48 |
atteso anche dai Musulmani | Nostra aetate 3 |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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I sensi della Scrittura | 119 |
Dio è la verità | 215 |
Cristo « con tutti i suoi angeli » | 333 |
La religiosità popolare | 1676 |
La gravità del peccato: peccato mortale e veniale | 1861 |
Vita morale e Magistero della Chiesa | 2032 |
2037 | |
Doveri dei genitori | 2223 |
La comunità politica e la Chiesa | 2244 |
2246 | |
Evitare la guerra | 2309 |
La dottrina sociale della Chiesa | 2420 |
2423 | |
Le offese alla verità | 2477 |
2486 | |
Di questo mondo | |
Ma liberaci dal Male | 2853 |
Della coscienza | |
La moralità degli atti umani | 1749 |
Il giudizio della coscienza | 1777ss |
La formazione della coscienza | 1783 |
Scegliere secondo coscienza | 1786ss |
Distinzione delle virtù cardinali | 1806 |
Vita morale e Magistero della Chiesa | 2039 |
Di Dio | |
Il ministro di questo sacramento | 1465 |
Gli effetti di questo sacramento | 1470 |
Dottrinale | |
« Le chiavi del Regno » | 553 |
Escatologico | |
L'ultima prova della Chiesa | 676ss |
Il Cielo | 1023 |
Il Giudizio finale | 1038ss |
Dacci oggi il nostro pane quotidiano | 2831 |
Erroneo | |
Il giudizio erroneo | 1790ss |
Particolare | |
Il giudizio particolare | 1021ss |
Comp. 134; 135 | |
… della coscienza Comp. 376 | |
… di Dio, di Cristo Comp. 205; 207; 208; 214; 215; 216 | |
Codice Diritto Canonico |
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oggetto del … | 1400 |
luogo del … | 1468 |
1469 | |
persone ammesse al … | 1470 |
contenzioso ordinario | 1501-1655 |
contenzioso orale | 1656-1670 |
non è ammesso nelle cause di nullità di matrimonio | 1690 |
si può seguire nelle cause di separazione | 1693 |
nelle cause incidentali | 1590 |
nella querela di nullità | 1627 |
penale v. Processi | |
modi per evitare i giudizi | 1713-1715 |
Summa Teologica |
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… umano | II-II, q. 60 |
… universale |
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Necessità | III, q. 59, a. 5 |
Segni precursori | Spl q. 73 |
Conoscenza dei meriti e dei demeriti | Spl q. 87 |
Tempo e luogo | Spl q. 88 |
Giudicanti e giudicati | Spl q. 89 |
L'aspetto del giudice | Spl q. 90 |
Il mondo dopo il giudizio | Spl q. 91 |