Adulterio
1) Relazione amorosa con persona diversa dal coniuge
L'adulterio e, in senso stretto, la relazione sessuale di un uomo sposato con un'altra donna o di una donna sposata con un altro uomo.
La ragione fondamentale del divieto di questo comportamento da parte della morale cristiana è la violazione della fedeltà coniugale, che costituisce un valore essenziale della vita matrimoniale.
La formulazione del concetto di adulterio e le motivazioni del suo rifiuto hanno tuttavia subito profonde modificazioni anche all'interno della tradizione biblica.
Il comandamento "Non commettere adulterio" ( Es 20,14; Dt 5,18 ) proibiva in origine ogni relazione sessuale di una donna sposata con un altro uomo; mentre si limitava a condannare le relazioni sessuali di un uomo, sposato o no, con una donna sposata.
Questa disparità di trattamento dipendeva dal fatto che la donna sposata veniva considerata proprietà del marito, e che pertanto l'adulterio, in quanto atto contro la giustizia, si poteva consumare solo usurpando il diritto di un altro uomo.
Il significato più profondo del comandamento consisteva tuttavia nella tutela della famiglia, in quanto realtà sulla quale poggiava l'intera società.
L'adulterio era soprattutto ritenuto un male sociale, un attentato all'integrità dell'istituzione familiare.
Gesù conferma e radicalizza tale insegnamento nel discorso della montagna: "Avete inteso che fu detto: 'Non commettere adulterio'; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore" ( Mt 5,27-28 ).
La condanna dell'adulterio riguarda qui, in termini simmetrici, l'uomo e la donna, e colpisce la stessa intenzione, il cuore adultero.
Gesù insiste sull'atteggiamento inferiore che deve sorreggere e animare il gesto esteriore.
La gravita morale dell'adulterio è oggi sempre più messa in relazione con la riscoperta dell'amore coniugale e della ricchezza dei suoi significati.
La fedeltà è una dimensione costitutiva di tale amore, che è di sua natura connotato dalla donazione totale e per la vita.
L'adulterio, prima ancora di essere un male sociale, che mette a repentaglio la stabilità della famiglia, è dunque un peccato contro la verità dell'amore.
v. Amore; Famiglia; Matrimonio; Sessualità; Morale sessuale
È l'infedeltà all'interno del matrimonio, intesa come rottura di un'alleanza umana.
Nella Scrittura, il rapporto fra Dio e il suo popolo è spesso presentato nella forma di un'alleanza matrimoniale ( Dio è lo sposo, il popolo è la sposa ); e l'infedeltà del popolo a questa alleanza con Dio è spesso chiamata adulterio o talvolta prostituzione.
Di fronte a ciò sta l'incrollabile fedeltà di Dio( Os 1-3; Ez 16; Is 54 )
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Se il decalogo, e, dopo di esso, i profeti condannano in modo assoluto l'adulterio, la fedeltà che si esige dai due sposi nel matrimonio sarà pienamente rivelata solo da Cristo.
Ma la fedeltà totale che si esigeva dalla donna fin dall'antica alleanza può simboleggiare quella che Dio si aspetta dal suo popolo; così i profeti condannano l'infedeltà all'alleanza come un adulterio spirituale.
Interdetto ( Es 20,14; Dt 5,18; Ger 7,9; Mal 3,5 ), l'adulterio riceve nella legge una definizione limitata: è l'atto che viola l'appartenenza di una donna al marito o al fidanzato ( Lv 20,10; Dt 22,22ss ).
La donna appare come cosa dell'uomo ( Es 20,17 ) piuttosto che come persona con la quale egli non fa che uno, nella fedeltà di un amore reciproco ( Gen 2,23s ).
Questo abbassamento della donna è legato alla comparsa della poligamia, che si ricollega a un discendente di Caino, caratterizzato dalla violenza ( Gen 4,19 ).
La poligamia verrà tollerata per molto tempo. ( Dt 21,15; cfr. Dt 17,17; Lv 18,18 ); tuttavia i saggi, che mettono in evidenza la gravità dell'adulterio ( Pr 6,24-29; Sir 23,22-26 ), invitano l'uomo a riservare il proprio amore alla donna della sua giovinezza ( Pr 5,15-19; Mal 2,14s ).
Per di più, condannano la frequentazione delle prostitute, benché essa non renda l'uomo adultero ( Pr 23,27; Sir 9,3.6 ).
Gesù, la cui misericordia salva la donna adultera, pur condannandone il peccato ( Gv 8,1-11 ), rivela tutte le dimensioni della fedeltà coniugale ( Mt 5,27s.31s; Mt 19,9par ); essa lega sia l'uomo che la donna ( Mc 10,11 ); li lega indissolubilmente ( Mt 19,6 ) e intimamente ( Mt 5,28 ); sposarsi dopo un divorzio è commettere adulterio; è essere adultero nel proprio cuore desiderare di unirsi a un altro che non sia il proprio coniuge.
Per evitare questo peccato che esclude dal regno ( 1 Cor 6,9 ), Paolo rcorda che bisogna cercare nell'amore la fonte della fedeltà ( Rm 13,9s ).
Si eviterà così di deturpare la santità del matrimonio ( Eb 13,4 ).
L'alleanza che deve unire l'uomo a Dio con un legame di amore fedele è presentata dai profeti sotto il simbolo di un matrimonio indissolubile ( Os 2,21s; Is 54,5s ) ( cfr. sposo ); così, l'infedeltà del popolo è a sua volta stigmatizzata come un adulterio e una prostituzione ( Os 2,4 ), perché il popolo si abbandona al culto degli idoli come una prostituta si dà ai propri amanti, per interesse ( Os 2,7; Os 4,10; Ger 5,7; Ger 13,27; Ez 23,43ss; Is 57,3 ).
Gesù riprende l'immagine per condannare la mancanza di fede; chiama « generazione adultera » gli increduli che esigono dei segni e gli infedeli che arrossiscono di lui e del suo vangelo ( Mt 12,39; Mt 16,4; Mc 8,38 ).
San Giacomo, a sua volta, definisce adulterio ogni compromesso tra l'amore di Dio e quello del mondo ( Gc 4,4 ).
Attraverso queste condanne, viene messa in luce la fedeltà assoluta che è nello stesso tempo il frutto e l'esigenza dell'amore.
Dalla donna straniera: cioè la donna d'altri o, secondo alcuni, la straniera nel vero senso della parola, in quanto esercitava la prostituzione. | Pr 2,16 |
Questa prima parte dei Proverbi, la più recente di tutta la composizione, mette in guardia spesso contro l'adulterio ( Pr 2,16-19; Pr 5,2-23; Pr 6,24-7,27 ). L'adulterio ( Pr 2,17 ) è simile a una rottura dell'alleanza con Dio ( Pr 5,15 ); porta allo sheol ( Pr 2,18; Pr 5,5.6; Pr 7,26-27 ). In questi testi si fa una sola allusione alla prostituzione ( Pr 6,26 ), che i proverbi più antichi considerano simile all'adulterio ( Pr 23,27; Pr 31,3; Pr 29,3 ) in quanto sua l'una che l'altro hanno il potere di corrompere i re e di indebolire i guerrieri. |
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Queste immagini designano la sposa legittima. | Pr 5,15 |
Alla condanna dell'adulterio ( Pr 2,16 ) è qui opposto l'elogio della fedeltà coniugale e della sposa legittima ( Pr 5,15-19 ). Può essere completato da molti altri proverbi che lodano la donna perfetta, dono di Dio, consolazione del marito ( Pr 18,22; Pr 19,14; in senso contrario Pr 11,22; Pr 19,13; Pr 21,9; Pr 25,24; Pr 27,15; Pr 31,3 ); L'elogio della « donna perfetta » conclude il libro ( Pr 31,10-31 ). Nel contesto dei cc. 1-9, adulterio e fedeltà coniugale indicano anche, secondo la tradizione profetica ( Os 1,2 ), rispettivamente l'apostasia religiosa e la fedeltà a Dio e alla legge, fonte della sapienza. |
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… come infedeltà religiosa |
Os 1,2 |
Osea ha amato e ama ancora una donna, che ha risposto al suo amore con un tradimento. Così il Signore ama sempre Israele, benché sposa infedele, e dopo averla messa alla prova le ridarà le gioie del primo amore e renderà incrollabile e indefettibile l'amore della sua sposa. Forse già prima di Osea si qualificava come prostituzione il culto che i cananei rendevano ai loro idoli, a motivo delle pratiche di prostituzione sacra che vi erano associate ( Es 34,16 ). Osea è invece il primo a rappresentare con l'immagine dell'unione coniugale i rapporti del Signore con il suo popolo dopo l'alleanza del Sinai, e a qualificare il tradimento idolatrico di Israele non solamente come prostituzione, ma come adulterio. Dopo di lui il tema sarà ripreso dai profeti ( Is 1,21; Ger 2,2; Ger 3,1; Ger 3,6-12 ). Ezechiele lo sviluppa in due grandi allegorie ( Ez 16, Ez 23 ). La seconda parte di Isaia presenterà la restaurazione d'Israele come la riconciliazione d'una sposa infedele ( Is 50,1; Is 54,6-7; Is 62,4-5 ). Bisogna forse vedere la relazione del Signore con Israele anche nelle immagini nuziali del Cantico dei Cantici e del Sal 45. Infine, nel N. T. Gesù presentando l'era messianica come uno sposalizio ( Mt 22,1-14; Mt 25,1-13 ), soprattutto qualificandosi egli stesso come lo sposo ( Mt 9,15; Gv 3,29 ), mostra che l'alleanza nuziale tra Dio e il suo popolo si realizza pienamente nella sua persona. Anche san Paolo utilizzerà questo tema ( 2 Cor 11,1; Ef 5,25-33; 1 Cor 6,15-17 ), che sarà ripreso per ultimo in Ap 21,2 |
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Donna adultera | Gv 7,53-8,11 |
Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore | Mt 5,27-28 |
Schedario biblico |
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Adulterio - fornicazione | E 66 |
Dio sposo | A 28 |
Sposa di Cristo | C 32 |
« Mistero » del matrimonio | D 42 |
Magistero |
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Enciclica Pio XI - Casti connubii |
31-12-1930 |
Catechesi Giovanni Poalo II |
3-8-1980 |
Il contenuto del comandamento "non commettere adulterio" | |
Catechesi Giovanni Poalo II |
20-8-1980 |
L'adulterio secondo la legge e nel linguaggio dei profeti | |
Catechesi Giovanni Poalo II |
27-8-1980 |
L'adulterio secondo Cristo: falsificazione del segno e rottura dell'alleanza personale | |
Catechesi Giovanni Poalo II |
3-9-1980 |
Il significato dell'adulterio trasferito dal corpo al cuore | |
Meditazione Francesco |
7-4-2014 |
L'adulterio, infatti, « va contro l'immagine di Dio, la fedeltà di Dio », perché « il matrimonio è il simbolo, e anche una realtà umana, del rapporto fedele di Dio col suo popolo ». Così « quando si rovina il matrimonio con un adulterio, si sporca questo rapporto tra Dio e il popolo ». |
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Catechesi Francesco |
24-10-2018 |
Non commettere adulterio | |
Catechesi Francesco |
21-11-2018 |
Non desiderare il coniuge altrui | |
Concilio Ecumenico Vaticano II |
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È Contro l'amore coniugale | GS 49 |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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Il sacramento del perdono | 1447 |
Adulterio e divorzio | 1650 |
2384 | |
Libertà e responsabilità | 1736 |
Gravità dell'adulterio | 1756 |
1856 | |
1858 | |
2380 | |
2400 | |
Adulterio e cuore dell'uomo | 1853 |
La purificazione del cuore | 2517 |
Adulterio e comandamento di Dio | 2052 |
2055 | |
« Amerai il prossimo tuo come te stesso » | 2196 |
In sintesi | 2330 |
Adulterio e desiderio | 2336 |
2528 | |
Definizione di adulterio | 2380 |
Adulterio e offesa arrecata alla dignità del Matrimonio | 2381 |
Altre offese alla dignità del matrimonio | 2388 |
In sintesi | 2513 |
Perché lamentarci di non essere esauditi? | 2737 |
Comp. 347; 487; 492 | |
Codice Diritto Canonico |
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dà diritto allo scioglimento della convivenza coniugale | 1152 |
Summa Teologica |
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Peccato | II-II, q. 154, a. 8 |
Impedimento matrimoniale e motivo di separazione | Spl q. 62 |