Lo Spirito Santo nella Morale

E 73

Riconoscenza

Rif.

La riconoscenza è una virtù con la quale noi paghiamo un debito ai nostri benefattori.
Dio è bontà e fedeltà; quindi verso di lui, prima di tutto, le collettività e gli individui devono far salire le loro azioni di grazie.
L'intenzione di colui che la testimonia costituisce il valore della riconoscenza.
Più è disinteressata, più è perfetta.
Un esempio di questa purezza di intenzione ci è data al « Gloria in excelsis » della messa.
Noi rendiamo grazie a Dio per la sua gloria immensa.
Cristo è stato il modello dell'atteggiamento di riconoscenza che noi dobbiamo avere verso il Padre.
Ci ha raccomandato di praticare questa virtù gli uni verso gli altri.
Considerata sotto questo aspetto, la riconoscenza è figlia della carità.

Testi

Rilievi

Rif.

Sal 65-68
Es 15,1-18
Gdc 5,1-31
Tb 13,1-8
Gdt 16,1-17
Lc 1,46-55.68
Lc 2,29-32
Azioni di grazie a Jahvè per i vari beni accordati al suo popolo e che manifestano il suo intervento nella storia, la sua potenza, il suo amore, la salvezza accordata a Israele a a tutti i popoli.
L'espressione « azione di grazie » mette l'accento sul carattere gratuito dei diversi doni.

Is 38,10-20
1 Sam 2,1-10
Sal 115
Sal 116
Sal 30
Sal 40,2-12
Sal 18,5-28
Sal 92,1-7
Sal 21
Mt 6,24-34
Azione di grazie a carattere personale per riacquistare la salute, per la cessazione della sterilità, per i benefici di ordine temporale o spirituale ricevuti.
Un'azione di grazie ispirata dall'orgoglio è senza valore di fronte a Dio.

Sal 92,1-7
Sal 66,1-7
Dn 3,52-90
Tb 4,14
Tb 11,7.12
Sal 138,2
Sal 136,1-3.20
Ef 1,2-5.12.14
Ap 11,17
Ap 7,12
Dio ha rivelato la sua gloria a Mosè.
A 29
Noi vi crediamo, e la nostra fede ci riempie di gioia e di felicità.
La nostra azione di grazie per questa gloria è gratuita come i benefici che ci vengono da Dio.

Rm 1,8
1 Cor 1,4
Fil 1,3
1 Ts 2,13
1 Ts 3,9
At 28,15
Ef 5,20
Col 3,15.17
San Paolo inizia le sue lettere con un'azione di grazie verso Dio e insiste su questo dovere.

Rm 1,21
2 Cor 4,15
2 Cor 9,11.12
Ef 5,4
Col 2,7
Col 4,2
2 Ts 2,13
San Paolo costata l'adempimento di questo dovere.

Lc 10,21-22
Gv 11,41
Gv 6,11
Mt 11,25
Mt 15,36
Lc 22,19
1 Cor 11,24
Gesù, essendo Dio, è l'unico uomo che abbia potuto testimoniare a suo Padre una riconoscenza degna di Dio; sarà dunque sempre il modello che noi dovremo avere davanti agli occhi.

Gen 4,3-4
Gen 8,20
Gen 14,18.19
Il sacrificio è un atto spontaneo di riconoscenza della creatura verso il suo Creatore.

At 2,42.46
At 20,7-11
At 27,35
1 Cor 10,16
1 Cor 11,24
Lv 3,1
Lv 6,18ss
Lv 23,19ss
Lv 7,12
Lv 22,29
Il modo più perfetto per rendere grazie a Dio nel N. T. è l'offerta del sacrificio eucaristico il cui stesso nome significa « azione di grazie ».
Esso si accompagna all'olocausto e al sacrificio di comunione dell'A. T.,
D 25
D 27
ma li sorpassa infinitamente.

Rm 13,8
Rm 16,4
2 Cor 10,9-15
Lc 16,9
Lc 7,42
Lc 17,18
La riconoscenza è una virtù sociale che gli uomini devono praticare gli uni verso gli altri; deve essere proporzionata al beneficio ricevuto.

Rm 1,21
Lc 17,18
Pr 17,13
Sap 16,29
Sir 29,22.32
Lc 6,35
Il peccato opposto alla riconoscenza è l'ingratitudine, sia verso Dio sia verso gli uomini.
Dio punirà gli ingrati.

1 Sam 10,18-19
Is 1,2
Is 5,4
Ger 2,5.6
Ez 16
Os 13
Mi 6
Mt 11,20
Mt 18,26-35
Gv 11,46-47
2 Tm 3,2
Lc 19,43.44
Dio si lamenta dell'ingratitudine degli Ebrei.
Cristo annuncia il castigo che piomberà su Gerusalemme.
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