1 Corinzi |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona e un cembalo che tintinna. | |||||
2 E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. |
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3 E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. |
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4 La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, |
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5 non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, | |||||
6 non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. | |||||
7 Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. |
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8 La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. |
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9 La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. |
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10 Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. | |||||
11 Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. |
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12 Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. |
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13 Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità! |
Indice |
13,1-13 | Più grande è la carità In un impeto lirico, la parola dell'apostolo assume le movenze poetiche di un inno all'amore. Esso si apre con il confronto tra la carità e i carismi, passa quindi in rassegna i tratti distintivi della carità vera e si chiude con la prospettiva escatologica. In conclusione, rimane solo la carità, come realtà che non avrà mai fine. 13,1 A differenza dell'amore passionale ed egoista, la carità ( agapé ) è un amore di dilezione che vuole il bene altrui. La sua sorgente è in Dio che ama per primo ( 1 Gv 4,19 ) e ha dato il suo Figlio per riconciliarsi i peccatori ( Rm 5,8; Rm 8,32-39; 2 Cor 5,18-21; Ef 2,4-7; cf. Gv 3,16s; 1 Gv 4,9-10 ) e farne degli eletti ( Ef 1,4 ) e dei figli ( 1 Gv 3,1 ). Attribuito dapprima a Dio, cioè al Padre ( Rm 5,5; Rm 8,39; 2 Cor 13,11.13; Fil 2,1; 2 Ts 2,16; cf. 1 Gv 2,15 ), questo amore, che è la natura stessa di Dio ( 1 Gv 4,7s.16 ), si trova allo stesso titolo nel Figlio ( Rm 8,35.37.39; 2 Cor 5,14; Ef 3,19; 1 Tm 1,14; 2 Tm 1,13 ) che ama il Padre come ne è amato ( Ef 1,6; Col 1,13; cf. Gv 3,35; Gv 10,17; Gv 14,31 ); come lui, anche il figlio ama gli uomini ( Gv 13,1.34; Gv 14,21; Gv 15,9 ) per i quali si è dato ( 2 Cor 5,14s; Gal 2,20; Ef 5,2.25; 1 Tm 1,14s; cf. Gv 15,13; 1 Gv 3,16; Ap 1,5 ). È anche l'amore dello Spirito santo ( Rm 15,30; Col 1,8 ); egli poi lo espande nel cuore dei cristiani ( Rm 5,5+; cf. Gal 5,22 ), dando loro di compiere ( cf. Rm 8,4 ) il precetto essenziale della legge, cioè l'amore di Dio e del prossimo ( Mt 22,37-40p, Rm 13,8-10; Gal 5,14 ). Difatti l'amore dei fratelli e anche dei nemici ( Mt 5,43-48p ) è la conseguenza necessaria e la vera prova dell'amore di Dio ( 1 Gv 3,17; 1 Gv 4,20s ); è il comandamento nuovo, che ha dato Gesù ( Gv 13,34s; Gv 15,12.17; 1 Gv 3,23; ecc. ) e che i suoi discepoli non cessano di inculcare ( Rm 13,8; Gal 5,13s; Ef 1,15; Fil 2,2s; Col 1,4; 1 Ts 3,12; 2 Ts 1,3; Fm 5.7; cf. Gc 2,8; 1 Pt 1,22; 1 Pt 2,17; 1 Pt 4,8; 1 Gv 2,10; 1 Gv 3,10s.14 ecc. ). È così che Paolo ama i suoi ( 2 Cor 2,4; 2 Cor 12,15; ecc. ) e che ne è amato ( Col 1,8; 1 Ts 3,6; ecc. ). Questa carità a base di sincerità e umiltà, di dimenticanza e dono di sè ( Rm 12,9s; 1 Cor 13,4-7; 2 Cor 6,6; Fil 2,2s ), di servizio ( Gal 5,13; cf. Eb 6,10 ) e di mutuo sostegno ( Ef 4,2; cf. Rm 14,15; 2 Cor 2,7s ), deve provarsi con atti ( 2 Cor 8,8-11.24; cf. 1 Gv 3,18 ) e custodire i comandamenti del Signore ( Gv 14,15; 1 Gv 5,2s; ecc. ), rendendo la fede efficace ( Gal 5,6; cf. Eb 10,24 ). È il vincolo della perfezione ( Col 3,14; cf. 2 Pt 1,7 ) e « copre i peccati » ( 1 Pt 4,8; cf. Lc 7,47 ). Appoggiandosi sull'amore di Dio, non teme nulla ( Rm 8,28-39; cf. 1 Gv 4,17s ). Esercitandosi nella verità ( Ef 4,15; cf. 2 Ts 2,10 ), dà il vero senso morale ( Fil 1,9s ) e apre l'uomo a una conoscenza spirituale del mistero divino ( Col 2,2; cf. 1 Gv 4,7 ) e dell'amore del Cristo che sorpassa ogni conoscenza ( Ef 3,17-19; cf. 1 Cor 8,1-3; 1 Cor 13,8-12 ). Facendo abitare nell'anima il Cristo ( Ef 3,17 ) e tutta la Trinità ( 2 Cor 13,13+; cf. Gv 14,15-23; 1 Gv 4,12 ), l'agape nutre la vita delle virtù teologali ( cf. Rm 1,16+; Rm 5,2+ ), di cui è la regina ( 1 Cor 13,13 ), perché solo essa non passerà ( 1 Cor 13,8 ) ma sfocerà nella visione ( 1 Cor 13,12; cf. 1 Gv 3,2 ), quando Dio accorderà ai suoi eletti i beni che ha promessi a quelli che lo amano ( 1 Cor 2,9; Rm 8,28; Ef 6,24; 2 Tm 4,8; cf. Gc 1,12; Gc 2,5 ). |
13,3 | La carità non si identifica con la donazione dei beni o di se stessi. dessi: var. preferita da al cuni: « dessi il mio corpo per trarne gloria ». |
13,4-7 | La carità anima tutta l'esistenza. Essa sta alla radice della fede e della speranza. 13,4 La carità è paziente: nei vv 4-7 la carità è definita da una serie di quindici verbi. È caratterizzata non in modo astratto, ma con l'azione che suscita. |
13,8-12 | La carità anticipa nel tempo la piena e definitiva comunione con Dio. Essa, perciò, rimane per sempre. 13,8 La carità non avrà mai fine: mentre la nostra conoscenza di Dio, imperfetta ( v 11 ) e indiretta ( v 12 ), sparirà per far posto alla visione faccia a faccia, la carità sarà, negli eletti, la stessa che ebbero sulla terra. |
13,13 | fede, speranza e carità: sono le tre virtù che usiamo chiamare teologali; su di esse si fonda tutta l'esistenza cristiana ( 1 Ts 1,3 ). tre cose: il gruppo delle tre virtù teologali, che appare in Paolo già da 1 Ts 1,3 e gli è forse anteriore, ritorna spesso nelle sue lettere, con diverse variazioni nell'ordine ( 1 Ts 5,8; 1 Cor 13,7.13; Gal 5,5s; Rm 5,1-5; Rm 12,6-12; Col 1,4-5; Ef 1,15-18; Ef 4,2-5; 1 Tm 6,11; Tt 2,2. Cf. Eb 6,10-12; Eb 10,22-24; 1 Pt 1,3-9.21s ). In più si trovano insieme fede e amore ( 1 Ts 3,6; 2 Ts 1,3; Fm 5 ), costanza e fede ( 2 Ts 1,4 ), carità e costanza ( 2 Ts 3,5. Cf. 2 Cor 13,13 ). |