La Genesi alla lettera
Libro I |
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1.1 | Senso letterale e senso figurato nella sacra Scrittura |
1.2 | Significato di "principio", "cielo e terra" |
1.3 | Che significa "cielo e terra" |
2.4 | Creazione della luce |
2.5 | La voce di Dio nel creare la luce |
2.6 | La voce di Dio e il Verbo di Dio nel creare la luce |
3.7 | Natura della luce creata da Dio |
3.8 | Forse Dio creò "dicendo" nel suo Verbo? |
4.9 | Come viene creata la creatura informe |
5.10 | Rapporto tra il Verbo (la Sapienza) e la creatura |
5.11 | "Acqua": materia corporea o vita spirituale fluttuante? |
6.12 | La Trinità operante nell'origine e nella perfezione della creatura |
7.13 | Che vuol dire: Lo Spirito aleggiava sulle acque |
8.14 | Dio ama le sue creature perché esistano e sussistano |
9.15 | Quando Dio pronunciò: Vi sia la luce? |
9.16 | Di che specie era la "voce" di Dio con cui creò la luce? |
9.17 | La parola di Dio fu pronunciata nel tempo o fuori del tempo? |
10.18 | Da Gen 1,5 pare che la luce fu creata nello spazio di un giorno |
10.19 | Creazione istantanea della luce e sua separazione dalle tenebre |
10.20 | Dio chiamò luce il giorno, cioè nelle ragioni eterne della sua Sapienza |
10.21 | Il giorno e la notte si avvicendano lungo il percorso del sole nelle 24 ore |
10.22 | Luce spirituale o luce fisica? |
11.23 | La luce primordiale o la successione dei giorni? |
12.24 | Luce e ombra: giorno e notte prima della creazione del sole |
12.25 | Con qual luce si succedevano i tre giorni e le tre notti? |
12.26 | Dove si raccolsero le acque che coprivano la terra? |
13 | Quando furono create la terra e l'acqua sotto forma visibile? |
14 | L'essere mutevole proviene da materia informe creata da Dio |
14.28 | Per qual motivo, dopo la creazione di questi elementi, la Scrittura non dice: "Dio vide ch'è una cosa buona"? |
15.29 | Sono concreate la materia e la forma delle cose |
15.30 | In che modo la Scrittura denota l'informità della materia |
16 | Altra ipotesi sul giorno e sulla notte: effusione e contrazione della luce |
17.32 | La luce spirituale, la luce increata e l'illuminazione delle creature spirituali e razionali |
17.33 | Spiegazione allegorica della separazione della luce dalle tenebre |
17.34 | Che cosa fu propriamente la separazione della luce dalle tenebre |
17.35 | Che cosa denoterebbe il mattino e la sera precedente i luminari |
18.36 | Dio opera mediante le ragioni eterne del Verbo e l'amore dello Spirito Santo |
18.37 | Occorre cautela nell'interpretare le sacre Scritture |
19.38 | Nell'interpretare passi oscuri della sacra Scrittura non si deve affermare nulla temerariamente |
20.40 | Si deve interpretare la Genesi senza asserire un'unica opinione ma proponendone varie |
21.41 | Qual senso scegliere nelle frasi spiegabili in diverso modo od oscure |
Libro II |
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1.1 | Il firmamento nel mezzo delle acque |
1.2 | Alcuni negano che le acque siano al di sopra del cielo sidereo |
1.3 | Loro argomenti |
1.4 | La sacra Scrittura e le scienze naturali |
2.5 | L'aria al di sopra delle acque |
3.6 | Il fuoco al di sopra dell'aria |
4.7 | Perché secondo un esegeta l'aria atmosferica, detta cielo, è chiamata anche firmamento |
4.8 | Le acque al di sopra dell'aria |
5.9 | Le acque al di sopra del cielo sidereo |
6.10 | Che significano: "sia", "così fu", "fece" |
6.11 | Con "sia" e "così fu" s'indica la persona del solo Padre o anche quella del Figlio? |
6.12 | Altra ipotesi: la creazione è opera di tutta la Trinità? |
6.13 | Ogni creatura ha la sua ragione nel Verbo |
6.14 | Le cose, create mediante il Verbo, sussistono per la bontà dello Spirito Santo |
7.15 | Che vuol dire: fece |
8.16 | Perché, a proposito della luce, non fu aggiunto: e Dio fece |
8.17 | La conoscenza della ragione delle cose negli angeli e la loro creazione |
8.18 | Dio rivelò agli angeli gli esseri che volle creare |
8.19 | Conclusione sulle formule del racconto genesiaco |
9.20 | La Scrittura vuole insegnare la salvezza dell'anima, non la figura del cielo o verità scientifiche |
9.21 | La Scrittura non può essere in contraddizione con se stessa o con la scienza |
9.22 | Come spiegare le immagini di "volta" e di "pelle" usate per indicare il cielo |
10.23 | Il moto del cielo e l'appellativo di "firmamento" |
11.24 | Le acque separate dalla terra e l'informità di questa |
12.25 | La creazione dei vegetali |
13.26 | Creazione dei luminari |
13.27 | L'ordine e la finalità della creazione |
14.28 | Relazione tra i luminari e la successione dei giorni e delle notti |
14.29 | In qual senso e di che cosa gli astri sono "segni" |
15.30 | In qual fase fu creata la luna? |
15.31 | Si spiegano le varie fasi della luna |
15.32 | Si spiega Sal 136,8-9 |
16.33 | Hanno gli astri il medesimo splendore? |
16.34 | Le stelle sono diverse fra loro |
17.35 | Contro gli indovini poiché si basano su princìpi e calcoli falsi |
17.36 | Argomento contro gli astrologi; è il caso dei gemelli |
17.37 | Perché alle volte gli indovini predicono il vero |
18.38 | Si suole indagare se le stelle sono animate da spiriti |
Libro III |
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1.1 | Creazione degli animali dall'acqua e dalla terra: relazione tra questi elementi |
2.2 | Difficoltà a proposito del diluvio |
2.3 | Affinità di natura dell'acqua e dell'aria |
3.4 | Mutua trasformazione degli elementi, secondo l'opinione di alcuni |
3.5 | I quattro elementi |
4.6 | Relazione dei cinque sensi dell'uomo con i quattro elementi |
5 | La sensazione in rapporto ai quattro elementi |
6.8 | L'aria in rapporto al cielo e all'acqua |
7.9 | Perché la Genesi dice che gli uccelli sono nati dalle acque |
7.10 | Perché la Genesi chiama gli uccelli: volatili del cielo |
8.11 | Perché i pesci sono chiamati: rettili d'animali viventi. Prima opinione |
8.12 | Seconda opinione |
9.13 | Ripartizione degli animali secondo gli elementi |
10.14 | Il "luogo" dei demoni |
10.15 | Il corpo aereo dei demoni |
11.16 | Gli animali terrestri |
11.17 | I quadrupedi |
12.18 | La formula: secondo la loro specie e le ragioni eterne |
12.19 | Altre spiegazioni possibili |
12.20 | Perché quella formula non è usata per l'uomo |
13.21 | Perché la benedizione fu da Dio impartita, oltre all'uomo, ai soli animali acquatici |
14.22 | I problemi relativi agli insetti |
14.23 | La creazione degli insetti e il problema della generazione spontanea |
15.24 | Perché furono creati gli animali nocivi |
16.25 | Perché furono create le bestie che si danneggiano a vicenda |
17.26 | Perché gli animali dilaniano i cadaveri per cibarsene |
18.27 | Perché e quando furono creati i rovi e le spine |
18.28 | Una risposta più esauriente sui rovi |
19.29 | Perché solo quando creò l'uomo Dio disse: Facciamo … |
20.30 | Rispetto a che cosa l'uomo è immagine di Dio |
20.31 | Perché nella creazione dell'uomo non fu detto: e così avvenne |
20.32 | E così avvenne indica la conoscenza degli esseri irrazionali nel Verbo |
21.33 | Immortalità dell'uomo e generazione |
22.34 | Secondo alcuni la creazione dell'anima è indicata con il verbo "fece", quella del corpo con "plasmò" |
23.35 | A che si riferisce e che significa: così avvenne? |
24.36 | Perché non è detto che l'uomo era buono |
24.37 | La natura può essere deformata dal peccato, ma l'universo resta bello |
Libro IV |
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1.1 | In qual senso intendere i sei giorni |
2.2 | La perfezione del numero sei |
2.3 | Il numero sei è il primo dei numeri perfetti |
2.4 | Esame degli altri numeri |
2.5 | Diverso rapporto tra numeri perfetti, imperfetti e più che perfetti |
2.6 | Ordine della creazione secondo i numeri |
3.7 | Sap 11,21: Hai disposto ogni cosa secondo misura, numero e peso |
4 | Misura, numero e peso della realtà morale e spirituale; numero senza numero |
4.9 | In qual senso intendere i termini suddetti |
4.10 | Si spiega Sap 11,21 |
5.11 | In Dio la ragione della misura, del numero e del peso, secondo cui tutto è stato disposto |
5.12 | Ipotesi per spiegare Sap 11,21 |
6 | Allontani egli da noi un'idea così pazza! |
7 | Dove vedeva Dio le cose da disporre? |
7.14 | Dio compì le sue opere in sei giorni. Perché il sei? È numero perfetto? |
8.15 | Come intendere il riposo di Dio al settimo giorno |
8.16 | Interpretazione figurata |
9 | Dio si riposò è un'espressione con il verbo causativo |
9.18 | Altre espressioni della sacra Scrittura con verbi causativi |
9.19 | Si spiega un'altra metonimia di Gal 4,9 |
10.20 | Si chiede se Dio poté riposare in senso proprio |
11.21 | In che modo può essere vero che Dio si riposò al settimo giorno e che ancora adesso continua ad agire |
12.22 | Un altro modo di conciliare il riposo di Dio e la sua continua attività |
12.23 | Ancora lo stesso argomento |
13.24 | Il sabato giudaico e quello cristiano |
14.25 | Perché Dio consacrò il giorno del suo riposo |
15.26 | Si risolve la questione precedente |
16.27 | Dio non ha bisogno delle opere da lui fatte |
16.28 | Ecco perché si riposò dopo il sesto giorno |
17.29 | Il nostro riposo in Dio |
17.30 | Conclusione: Dio si riposa sempre in se stesso poiché trova la sua felicità solo in se stesso |
18.31 | Perché il riposo di Dio non ha mattino né sera |
18.32 | Prima spiegazione: la fine del giorno è la sera, cioè la notte, e l'altro inizio è il mattino |
18.33 | I giorni della creazione e quelli della nostra settimana |
18.34 | Come intendere il riposo di Dio e quello della creatura |
18.35 | Perché al mattino del settimo giorno non segue la sera |
19 | Perché il settimo giorno non ebbe la sera: seconda spiegazione |
20.37 | Si pone il quesito se il settimo giorno fu creato |
21.38 | La luce primordiale creata per l'avvicendarsi del giorno e della notte |
22.39 | La conoscenza mattutina e vespertina della creatura spirituale |
23.40 | Differenza tra la conoscenza delle cose nel Verbo e quella delle cose in se stesse |
24.41 | La conoscenza degli angeli |
25.42 | Perché la Scrittura non parla della notte per i sei giorni della creazione |
26.43 | I sei giorni della creazione sono un unico giorno |
27.44 | Differenza fra i giorni della nostra settimana e quelli della creazione |
28.45 | L'interpretazione data sulla luce e sul giorno spirituale |
29.46 | Simultaneità della conoscenza angelica mattutina e vespertina |
30.47 | Negli angeli e in cielo è sempre giorno, sera e mattina rispetto alla conoscenza di Dio e delle creature |
31.48 | In che modo all'inizio della creazione il giorno, la sera e la mattina non erano simultanee nella conoscenza angelica |
32.49 | Se i giorni, sera e mattina furono simultanee nella conoscenza angelica, non furono senza un ordine |
32.50 | La luce creatrice e la luce creata |
33.51 | La creazione avvenne simultaneamente o a intervalli di giorni? |
33.52 | Perché si deve sostenere la creazione simultanea delle cose |
34.53 | Tutto fu creato simultaneamente ma tuttavia durante sei giorni |
34.54 | Nelle cose create esiste un "prima" e un "poi" che non si possono definire alla stregua dell'ordinario corso dei tempi |
34.55 | Tutto è stato creato simultaneamente e con ordine prestabilito |
35.56 | Conclusione sui sei giorni: il "prima" e il "poi" esistono nella connessione delle creature, non nell'efficacia del Creatore |
Libro V |
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1.1 | I giorni della Genesi ripetizione di un unico giorno |
1.2 | Il cielo e la terra "prima" e "dopo" la creazione del giorno |
1.3 | Si spiega meglio il contesto di Gen 2,4 |
2.4 | Perché è aggiunto: la verzura campestre |
3.5 | Dall'ordine della narrazione si comprende la simultaneità della creazione |
3.6 | La creazione dei vegetali prima del sole prova la settenaria ripetizione dell'unico giorno |
4.7 | Perché è detto che le verzure furono create prima che germogliassero |
4.8 | Le cose che sono nel Verbo prima di ogni creatura non furono create |
4.9 | I vegetali furono creati nelle loro ragioni causali |
4.10 | Le creature sono conosciute diversamente dall'angelo e dall'uomo |
4.11 | Creazione nelle ragioni causali e creazioni visibili |
5.12 | L'inizio del tempo |
5.13 | Anteriorità temporale e anteriorità causale |
5.14 | Piano universale e ordine della creazione |
5.15 | Il giorno primordiale e gli altri sette giorni |
5.16 | Conclusioni delle precedenti spiegazioni |
6.17 | Perché l'erba creata prima che piovesse |
6.18 | Pioggia e lavoro dell'uomo riguardo alle piante |
6.19 | La sorgente irrigante la terra, la pioggia e la creazione dei vegetali |
7.20 | Tutti i germi primordiali sono umidi e crescono con l'umidità |
7.21 | Qual era la "sorgente" di Gen 2,6? |
7.22 | Seconda ipotesi della spiegazione |
8.23 | Entro quali limiti si può congetturare su ciò che la Scrittura tace |
9.24 | Difficoltà riguardo alla "sorgente" di Gen 2,6 |
10.25 | In che senso intendere quella sorgente |
10.26 | Conclusione delle considerazioni sulla "sorgente" di Gen 2,6 |
11.27 | Creazione del tempo e fuori del tempo |
12.28 | Tre modi di considerare la creazione |
13.29 | a) Nella sapienza di Dio |
13.30 | Tutto è stato creato mediante il Verbo, luce delle anime |
14.31 | In qual senso tutte le cose sono vita del Verbo |
14.32 | "Vita" delle anime razionali è la luce del Verbo |
15.33 | In che modo tutte le cose create erano conosciute dal Creatore |
16.34 | Con la mente percepiamo più facilmente Dio che le creature |
17.35 | Un altro modo di considerare la creazione |
18.36 | b) nella simultaneità dell'atto creativo: La duplice conoscenza angelica |
19.37 | Gli angeli sono messaggeri di Dio, esecutori dei suoi ordini |
19.38 | Agli angeli fu rivelato il mistero del regno dei cieli dall'origine del tempo |
20.40 | c) Nel divenire temporale |
20.41 | In qual senso Dio non crea nuove specie di esseri |
21.42 | Tutto è governato dalla divina Provvidenza |
22.43 | Argomenti comprovanti la divina Provvidenza |
23.44 | Come Dio ha creato simultaneamente ogni cosa eppure opera senza interruzione |
23.45 | Potenzialità e causalità nella creazione |
23.46 | Conclusione |
Libro VI |
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1.1 | Gen 2,7 s'intende della prima formazione dell'uomo o di quella fatta nella successione dei tempi? |
1.2 | Prima ipotesi: l'uomo creato tale e quale fin dal sesto giorno |
2.3 | L'ipotesi è vagliata alla luce della sacra Scrittura |
3.4 | La stessa ipotesi viene discussa su altri passi della Scrittura |
3.5 | Dio creò le cose simultaneamente ma opera fino al presente |
4.6 | Risposta a un'obiezione sugli alberi del paradiso |
5.7 | Creazione potenziale e causale dell'uomo e sua creazione nel tempo |
5.8 | Seconda ipotesi: la duplice creazione dell'uomo |
6.9 | Bisogna comprendere bene la creazione primordiale o causale |
6.10 | L'uomo fu creato dapprima nelle sue cause |
6.11 | Le cause costitutive dell'uomo sono anteriori a tutti i germi visibili |
7.12 | Non si può dire che le anime sono state create prima dei corpi |
8.13 | Obiezione: la voce di Dio rivolta all'uomo il sesto giorno |
9.14 | Dio conosce le creature prima che vengano all'esistenza |
9.15 | Non ha alcun merito chi non è ancora nato |
9.16 | Obiezione: l'eredità del peccato |
10.17 | Soluzione: duplice specie di causalità |
11.18 | In qual senso le opere del sesto giorno furono simultaneamente abbozzate e terminate |
11.19 | Conclusioni: l'uomo creato a suo tempo invisibilmente nell'anima e visibilmente nel corpo |
12.20 | Quando si pensa a Dio che plasmò l'uomo è da rigettarsi qualunque antropomorfismo |
12.21 | In che senso l'uomo è l'opera principale di Dio |
12.22 | Dio creò l'uomo e gli animali mediante il suo Verbo |
13.23 | In quale età o statura fu creato Adamo |
13.24 | Dio non ha bisogno del tempo per compiere le sue opere |
14.25 | Le ragioni causali inserite originariamente nel mondo |
15.26 | Il primo uomo fu formato secondo le ragioni causali |
16.27 | Potenzialità e attualità negli esseri |
17.28 | Prescienza di Dio e gioco delle cause seconde |
18.29 | Adamo fu creato secondo le cause primordiali |
19.30 | Dio creò forse il nostro corpo: animale, non spirituale? |
20.31 | Obiezione: in qual modo il nostro corpo sarà rinnovato |
21.32 | Discussione e soluzione della precedente obiezione |
22.33 | La morte dovuta al peccato |
23.34 | Il corpo di Adamo era insieme animale e condizionatamente immortale |
24.35 | Come saremo rinnovati quaggiù e nella risurrezione dei corpi |
25 | Mortale era Adamo per il suo corpo animale, immortale per un dono del Creatore |
26.37 | Differenza tra il corpo di Adamo e quello nostro |
27 | Il rinnovamento dell'uomo nel corpo e nello spirito |
28.39 | Adamo, spirituale per la mente, era animale per il corpo anche nel paradiso |
29.40 | Il problema dell'anima di Adamo |
Libro VII |
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1.1 | La creazione dell'anima umana |
1.2 | Si riesamina la frase: Dio soffiò e insufflò … |
2 | L'anima non è emanazione della sostanza di Dio |
3.4 | L'anima non è né emanazione di Dio né il nostro soffio |
3.5 | A quale condizione si può dire che l'anima è il soffio di Dio |
4.6 | L'anima non deriva dall'essere di Dio o dagli elementi del mondo |
5.7 | L'anima viene forse dal nulla? |
5.8 | L'anima sarebbe forse il fiato di Dio tratto dal nulla? |
6.9 | Esisteva forse una materia dell'anima? |
7 | Impossibile dire di che specie sarebbe stata quella materia |
8.11 | Quella materia non avrebbe potuto essere "vita felice" |
9 | Quella materia non può essere un'anima irrazionale |
9.13 | Si confuta la metempsicosi |
10.14 | Dalla somiglianza dei costumi non deriva che l'anima dell'uomo trasmigri nelle bestie |
10.15 | Si confuta l'argomento dei filosofi che propugnano la metempsicosi |
11.16 | Trasmigrazioni immaginarie sognate |
11.17 | La tesi dei Manichei peggiore di quella dei filosofi |
11.18 | La materia dell'anima non è dunque neppure un'anima irrazionale |
12 | L'anima non è tratta da un elemento corporeo |
12.19 | L'anima non deriva dall'aria |
13.20 | Teorie dei medici riguardo al corpo umano |
15.21 | L'anima è incorporea |
16.22 | Senso dell'espressione: "anima vivente" |
17.23 | Il soffio di Dio sul volto dell'uomo |
18.24 | I tre ventricoli del cervello |
19.25 | Superiorità dell'anima su tutto ciò che è corporeo |
20.26 | L'anima non è ciò che sono gli organi del corpo |
21.27 | Non si deve immaginare un quarto elemento del mondo da cui deriva l'anima |
21.28 | L'anima conosce se stessa interamente |
21.29 | La facoltà dell'anima con cui ritiene le immagini dei corpi |
21.30 | L'anima è spirito vitale |
21.31 | Conclusioni sulla natura dell'anima |
22.32 | Aporìe sull'origine e sulla ragione causale dell'anima |
22.33 | In una creatura spirituale la ragione causale dell'anima? |
23.34 | Non è nella natura angelica la ragione causale dell'anima |
24.35 | Prima ipotesi: l'anima esiste prima di venire nel corpo |
25.36 | Se l'anima preesisteva, che cosa l'avrebbe spinta a venire nel corpo? |
26.37 | Se l'anima si unì al corpo di propria volontà, non prevedeva il futuro |
27.38 | L'anima viene nel corpo per desiderio naturale |
27.39 | L'anima è stata creata con una materia spirituale |
28.40 | Seconda ipotesi: l'anima creata contemporaneamente al corpo |
28.41 | Difficoltà scritturistiche riguardo all'origine e alla creazione dell'anima |
28.42 | In qual modo Dio ha fatto le cose presenti e le future? |
28.43 | Conclusione: verità certe e opinioni discutibili riguardo all'anima |
Libro VIII |
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1.1 | Il paradiso terrestre: realtà o figura? |
1.2 | Senso letterale e senso allegorico nei libri della Scrittura |
1.3 | Obiezione: il racconto di fatti meravigliosi diverso da quello della creazione |
1.4 | I fatti narrati con termini concreti sono da intendere anzitutto in senso proprio |
2.5 | Perché Agostino espose allegoricamente la Genesi contro i Manichei |
3.6 | La piantagione degli alberi nel paradiso |
3.7 | In che modo Dio parlava creando le ragioni causali degli esseri |
4.8 | L'albero della vita |
5.9 | L'albero della vita insieme realtà concreta e simbolo |
5.10 | L'albero della vita era reale ma anche simbolo della sapienza |
5.11 | Di che natura era il cibo offerto da quell'albero |
6.12 | L'albero della conoscenza del bene e del male |
7.13 | I fiumi del paradiso |
7.14 | La sorgente e il percorso di quei fiumi |
8.15 | Si può credere che l'uomo fu posto nel paradiso per lavorarlo senza fatica |
8.16 | L'agricoltura e la potenzialità della natura creata da Dio |
9.17 | La duplice azione della Provvidenza per le creature |
9.18 | L'agricoltura considerata nel senso allegorico: paragone tra l'albero e l'uomo |
10.19 | Che significa: per coltivarlo e custodirlo |
10.20 | Prima ipotesi: spiegazione allegorica |
10.21 | Seconda ipotesi: altra spiegazione allegorica |
10.23 | Senso preferibile: Dio lavora e conserva l'uomo |
11.24 | Perché la Scrittura chiama qui Dio: il Signore |
12.25 | L'uomo è incapace di fare il bene senza Dio |
12.26 | Come Dio lavora l'uomo |
12.27 | L'uomo diventa buono per mezzo di colui che è immutabilmente buono |
13.28 | Perché all'uomo fu proibito di mangiare il frutto di quell'albero buono? |
13.29 | Il gran bene dell'ubbidienza e il gran male della disubbidienza |
13.30 | Il peccato è ribellione alla volontà di Dio |
14.31 | Dal disprezzo del precetto di Dio l'esperienza del male |
14.32 | Duplice maniera di conoscere il bene e il male |
15.33 | Perché l'albero della conoscenza del bene e del male fu chiamato così |
16.34 | L'uomo avrebbe potuto capire cos'è il male prima di sperimentarlo |
16.35 | Obiezione: come potevano intendere la parola di Dio i progenitori? |
17.36 | La proibizione riguardo all'albero fu data anche alla donna? |
18.37 | In qual modo Dio parlò all'uomo? |
19.38 | La duplice opera della Provvidenza |
20.39 | La creatura corporale, mutevole nel tempo e nello spazio, la spirituale nel tempo, Dio in nessun modo |
21.40 | In che modo Dio immobile muove le creature si arguisce dall'esempio dell'anima |
21.41 | In che modo l'anima muove le membra del corpo |
21.42 | Il medesimo argomento |
22.43 | In qual modo Dio muove le creature, in qual modo l'anima |
23.44 | Sapienza con cui Dio governa il mondo |
24.45 | L'azione degli angeli verso le creature |
25.46 | Come Dio governa le creature corporee |
25.47 | Come Dio governa le creature spirituali |
26.48 | Dio, rimanendo sempre lo stesso, governa tutte le creature |
27.49 | In qual modo parla Dio |
27.50 | In qual modo Dio parlò ad Adamo |
Libro IX |
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1.1 | I testo di Gen 2,18-24 commentato in questo libro |
1.2 | Perché la Scrittura dice: Dio plasmò dalla terra, ecc. |
2.3 | In qual modo parlò Dio: forse con parole o sillabe temporali? |
2.4 | In qual modo Dio si manifesta all'uomo |
3.5 | In che senso la donna è aiuto dell'uomo |
3.6 | Si può pensare che anche nel paradiso ci poteva essere il matrimonio |
3.7 | Lo stato di natura integra prima del peccato |
4.8 | Perché i progenitori non ebbero rapporti sessuali prima del peccato |
5.9 | Il ruolo della donna |
6.10 | La successione dei figli, se Adamo non avesse peccato |
6.11 | I progenitori sarebbero potuti essere trasferiti fuori della terra come Elia fino alla fine del mondo |
7.12 | Lodevole la verginità, ma anche il matrimonio con i suoi tre beni |
8.13 | È difficile evitare rettamente un vizio senza cadere nel suo contrario |
9.14 | Avrebbero i progenitori potuto procreare nel paradiso terrestre? |
9.15 | La donna fu creata per procreare anche se l'uomo non avesse dovuto morire |
10.16 | La concupiscenza e la morte |
10.17 | Come sarebbe diventato il corpo dei progenitori, se non avessero peccato |
10.18 | L'atto coniugale prima del peccato sarebbe stato scevro di passione |
11.19 | Conclusioni sul sesso femminile e l'atto coniugale nel paradiso terrestre |
12.20 | Che cosa prefigurava Adamo che imponeva il nome agli animali |
12.21 | Perché il fatto reale aveva un significato profetico |
12.22 | Si tratta dello stesso argomento |
13.23 | Che cosa prefigurava la creazione della donna |
14.24 | In qual modo gli animali furono presentati ad Adamo |
14.25 | Gli uomini hanno in comune le passioni con le bestie ma se ne distinguono per il giudizio |
15.26 | In qual modo fu creata la donna e il ministero degli angeli nella creazione o riforma degli esseri |
15.27 | Causa prima e causa seconda |
15.28 | Il duplice governo di Dio verso le creature nei loro moti naturali e volontari |
16.29 | Difficoltà di definire cosa sia "un fatto naturale" |
16.30 | È difficile discernere un fatto naturale da uno miracoloso |
17.31 | La ragione causale della creazione della donna |
17.32 | Determinismo causale delle nature e onnipotenza divina |
18.33 | La causalità trascendente di Dio |
18.34 | Modo misterioso per cui fu creata la donna |
18.35 | L'ufficio degli angeli riguardo alla venuta del Cristo |
19.36 | L'estasi di Adamo |
Libro X |
|
1.1 | Fu l'anima della donna derivata da quella dell'uomo? |
1.2 | Si risponde al quesito |
2.3 | Stato della questione secondo le indagini dei libri precedenti |
3.4 | Triplice ipotesi sull'origine dell'anima |
3.5 | Come la terza ipotesi è compatibile con la creazione simultanea |
3.6 | La questione dev'essere meglio esaminata |
4.7 | Certezze sulla natura e sull'origine dell'anima |
5.8 | L'anima non deriva né dagli angeli né dagli elementi, né dalla sostanza divina |
6.9 | Esame della seconda e terza opinione alla luce di Is 57,7 |
6.10 | Un altro passo scritturistico: Sal 33,15 |
6.11 | Si analizza Zc 12,1 |
7.12 | Come debba intendersi Sap 8,9-10 |
8.13 | Che vuol dire Sal 104,29-30 |
8.14 | Interpretazione allegorica di Sal 104,29-30 |
9.15 | Si discute il passo di Qo 12,7 |
10.17 | Conclusione: il problema sull'origine dell'anima non si risolve facilmente con la Scrittura |
11.18 | Si discute Rm 5,12.18-19 rispetto alle due opinioni |
11.19 | L'argomento tratto dal battesimo dei bambini |
12.20 | Nella carne e nell'anima la causa della concupiscenza |
12.21 | L'anima concupisce finché il peccato abita nel corpo |
13.22 | Vantaggi della suddetta tesi |
13.23 | Ripresa della discussione sul battesimo dei bambini |
14 | Teoria traducianista sul pedobattesimo |
14.24 | Risposta da parte dei fautori del creazionismo |
14.25 | Necessità del battesimo ai bambini per liberarsi dalla pena del peccato originale e domare la concupiscenza |
15.26 | Esame più accurato dello stesso argomento |
15.27 | Che cosa potrebbero rispondere i sostenitori del creazionismo |
16.28 | Il battesimo e la morte prematura dei bambini |
16.29 | Universalità del peccato originale |
17.30 | Nuovo esame di Sap 8,19-20 favorevole ad entrambe le opinioni |
17.31 | Continua la spiegazione di Sap 8, 19-20 |
18.32 | Può quel testo applicarsi all'anima e al corpo di Cristo? |
18.33 | Da chi ebbe Cristo l'anima? |
19.34 | L'anima di Cristo non era nei lombi di Abramo |
20.35 | Può quel testo suffragare il traducianesimo per gli altri uomini tranne Cristo? |
20.36 | Argomento per la prima opinione |
21.37 | Agostino confessa d'essere indeciso tra le due tesi |
22.38 | Si esamina il testo di Gv 3,6 |
23.39 | Conclusione: nessun testo allegato è decisivo per l'una o l'altra opinione |
24.40 | Che cosa devono evitare i fautori del traducianesimo |
25.41 | L'errore di Tertulliano riguardo all'anima |
25.42 | Stranezze e contraddizioni nell'opinione di Tertulliano sull'anima |
25.43 | Dio non è simile alle immagini con cui si manifestò allo spirito dei suoi servi |
26.44 | Pensiero di Tertulliano sulla crescita dell'anima |
26.45 | Assurdità nell'opinione di Tertulliano |
Libro XI |
|
1.1 | La tentazione e la caduta dell'uomo in Gen 2,25-3,24 |
1.2 | Senso letterale e senso allegorico nella sacra Scrittura |
1.3 | Perché i progenitori non si vergognavano della loro nudità |
2.4 | Di che specie era e donde proveniva l'astuzia del serpente |
3.5 | Il diavolo poteva sedurre solo per mezzo del serpente |
4.6 | Perché fu permessa la tentazione |
5.7 | L'uomo soggiacque alla tentazione per la superbia |
6.8 | Utilità della tentazione |
7.9 | Perché l'uomo non fu creato impeccabile |
8.10 | Perché Dio crea individui che prevede di condannare |
8.11 | Lo stesso argomento |
9.12 | Prescienza di Dio e libertà dell'uomo |
10.13 | Perché Dio non converte i malvagi |
11.14 | Il castigo dei malvagi serve alla correzione degli altri |
11.15 | Prescienza e provvidenza di Dio |
12.16 | Perché il demonio tentò per mezzo del serpente |
13.17 | La natura del demonio è buona perché creata da Dio |
14.18 | La superbia, causa della caduta degli angeli |
15.19 | La superbia e l'amor proprio fonti d'ogni male |
15.20 | I due amori e le due città |
16.21 | Quando avvenne la caduta del demonio |
17.22 | Era felice il demonio prima di peccare? |
18.23 | La felicità dell'uomo nel paradiso |
18.24 | Quale felicità poteva godere l'uomo nel paradiso |
19.25 | Condizione degli angeli prima di peccare |
19.26 | Si può pensare che l'angelo cadde all'inizio della creazione |
20.27 | Fu forse il diavolo creato cattivo fin dall'origine? |
21.28 | Si confuta la precedente ipotesi |
22.29 | Perché Dio creò il demonio e crea i malvagi |
23.30 | Per la superbia il diavolo decadde dalla felicità che avrebbe goduta |
24.31 | Gli empi, gli apostati di Cristo e della Chiesa sono "corpo" del diavolo |
25.32 | Sono corpo del diavolo anche gli eretici |
26.33 | Conclusione: quattro ipotesi sulla caduta degli angeli |
27.34 | Come il diavolo tentò l'uomo con il serpente e con la donna |
28.35 | Come il serpente poté conversare con la donna |
29.36 | In che senso il diavolo è chiamato "il più prudente", cioè "astuto" |
29.37 | Il serpente poté parlare alla donna per un prodigio del demonio |
30.38 | Il dialogo tra il serpente e la donna |
30.39 | Il serpente persuade con la menzogna le persone bramose del proprio potere |
31.40 | In che senso si aprirono gli occhi dei progenitori |
31.41 | "Aprire gli occhi" qui e nell'episodio di Emmaus significa "conoscere" |
32.42 | La morte e la concupiscenza sopraggiunte dopo la trasgressione del precetto divino |
33.43 | In che modo Dio parlava ai progenitori |
33.44 | La vergogna dei progenitori |
34.45 | Dio interroga, cioè rimprovera Adamo |
34.46 | Si esamina la risposta di Adamo |
35.47 | La scusa di Adamo piena di superbia |
35.48 | Nemmeno Eva, rimproverata da Dio, confessa il peccato |
36.49 | Il serpente non viene né interrogato né rimproverato ma è maledetto |
37.50 | Il castigo della donna: esser soggetta al marito |
38.51 | Quale fu il castigo di Adamo e perché questi chiamò "vita" la moglie |
39.52 | Significato simbolico delle tuniche di pelle |
39.53 | Le parole di Gen 3,22 sono la condanna dell'orgoglio |
40.54 | Adamo espulso dal paradiso |
40.55 | Il paradiso terrestre e quello spirituale |
41.56 | Opinioni sulla natura del primo peccato: a) brama intempestiva della conoscenza |
41.57 | b) ridicolo far consistere il primo peccato nella prematura unione maritale |
42.58 | Eva intermediaria del peccato di Adamo |
42.59 | Anche Salomone pervertito dall'amore delle sue donne |
42.60 | Adamo fu ingannato come Eva ma in modo diverso |
Libro XII |
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1.1 | Tema del libro; il paradiso di cui parla San Paolo |
1.2 | Il terzo cielo è forse identico al paradiso? |
2.3 | Le visioni nel sogno |
2.4 | Visioni nell'estasi |
2.5 | Visioni riferite dalla Scrittura |
3.6 | Di qual natura fu la visione dell'Apostolo |
3.7 | Perché l'Apostolo non dice come poté vedere quanto vide? |
3.8 | Paolo assicura d'essere stato rapito realmente al terzo cielo |
4.9 | Il terzo cielo non è un simbolo ne l'immagine di una realtà materiale |
4.10 | Il terzo cielo non è un'immagine spirituale |
4.11 | Né il terzo cielo né il corpo apparvero a Paolo come immagini |
4.12 | Di che natura era il cielo ove fu rapito Paolo |
5.13 | Si discute se il cielo fosse corpo o spirito |
5.14 | Diversi modi di ratti estatici |
6.15 | Le tre specie di visioni indicate in un sol precetto |
7.16 | Visioni corporali ( sensibili ), spirituali, intellettive |
7.17 | Una cosa può essere chiamata corporale o in senso proprio o in senso figurato |
7.18 | Diversi sensi del termine "spirituale" |
8.19 | La visione spirituale |
9.20 | Differenza tra "spirito" e "anima intellettiva" |
10.21 | La visione intellettiva |
11.22 | Gerarchia delle tre specie di visioni |
11.23 | La visione del re Baldassarre |
11.24 | La visione di San Pietro |
12.25 | Visione corporale ( sensibile ) e visione spirituale |
12.26 | Due casi di visione spirituale |
13.27 | Si nega che l'anima abbia la facoltà divinatoria |
13.28 | L'influsso del demonio e degli angeli buoni |
14.29 | La visione intellettiva non inganna |
14.30 | L'errore nelle visioni spirituali non sempre è nocivo |
15.31 | Come giudicare il consenso dato ad azioni viste in sogno |
16.32 | I sensi e la visione corporale |
16.33 | In che modo si forma l'immagine nello spirito |
17.34 | Come le visioni spirituali sono conosciute dal demonio |
17.35 | Predizioni di un ossesso forse solo frenetico |
17.36 | Predizioni d'un tale veramente frenetico |
17.37 | Visioni di un ragazzo gravemente infermo |
17.38 | Visione dei beati e dei dannati avuta dallo stesso |
18.39 | Cause e modalità delle visioni spirituali |
18.40 | Qualunque sia la natura delle visioni, basta ritenere che non sono corpo |
19.41 | Origine delle visioni spirituali |
20.42 | Funzione del corpo nelle visioni spirituali |
20.43 | Connessione e correlazione dell'anima con il corpo |
21.44 | Le visioni in cui interviene un agente estraneo |
22.45 | Lo spirito umano è rapito da uno spirito buono solo perché riveli qualcosa |
22.46 | Predizioni fatte per gioco dai giovani e avveratesi |
22.47 | Predizione fatta da un altro giovane per scherzo e avveratasi |
22.48 | È assai difficile sapere come si formano nello spirito le visioni |
23.49 | Ricapitolazione: v'è in noi una natura spirituale dove si formano le immagini degli oggetti |
24.50 | Visione spirituale e visione intellettiva |
24.51 | L'ordine gerarchico delle tre specie di visioni |
25.52 | In quali visioni l'anima può ingannarsi |
26.53 | Visioni spirituali causate da Dio |
26.54 | Perfezione e felicità della visione intellettiva |
27 | La visione che Mosè ebbe da Dio |
28.56 | Intellettiva fu la visione di San Paolo |
29.57 | Agostino ignora se ci siano altri cieli oltre il terzo e altre specie di visioni |
30.58 | La visione spirituale e l'intervento degli angeli nel mostrare le immagini e altre visioni consuete nella veglia e nel sonno |
31.59 | Diverse specie di visioni intellettuali |
32.60 | Dove mai va l'anima all'uscire dal corpo e come può godere e soffrire |
32.61 | Realtà delle pene e della felicità dell'aldilà |
33.62 | Realtà e natura dell'inferno |
33.63 | Il soggiorno delle anime giuste: il seno di Abramo |
33.64 | La tristezza è un male non piccolo dell'anima |
34.65 | Si discute ove sia il paradiso e se possa essere il seno di Abramo |
34.66 | Gli inferi sono "un luogo spirituale" |
34.67 | I tre cieli spiegati in rapporto alle tre specie di visioni |
35.68 | La risurrezione dei corpi necessaria per la beatitudine dell'anima |
36.69 | In qual modo avranno luogo nei beati le tre specie di visioni |
37.70 | Secondo alcuni interpreti il terzo cielo indica la distinzione tra l'uomo corporale, l'uomo animale e quello spirituale |