Coscienza

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Il termine "coscienza" è comunemente usato per designare lo strato più profondo della personalità dell'uomo da cui trae origine la moralità.

Esso è poco presente nella Bibbia, che privilegia altri termini come "cuore" e "spirito".

Solo Paolo fa ripetutamente ricorso alla coscienza per sottolineare l'esigenza di un principio interiore come criterio di discernimento dell'agire umano.

Questa esigenza è peraltro al centro del messaggio della Rivelazione ed è fortemente ribadita da Gesù nella sua predicazione.

I profeti richiamano spesso l'uomo all'importanza dell'atteggiamento interiore, mentre Gesù insiste sul fatto che a contaminare l'uomo non è ciò che entra in lui, ma ciò che esce dal profondo del suo essere ( Mt 15,11 ).

Il primato della coscienza

La coscienza è il centro di unificazione della persona; è il luogo in cui l'uomo si autoconosce e decide di sé.

Essa riflette la realtà complessa dell'uomo, costituita di corpo, anima e Spirito Santo ( Ireneo ), ed è l'ambito da cui partire per cogliere il senso ultimo dell'agire morale.

La tradizione cristiana ha sempre riconosciuto il primato della coscienza, definendola come la norma "ultima" della moralità e difendendone i diritti inderogabili, anche nel caso di errore.

La centralità della coscienza è oggi ricuperata a partire da un'interpretazione dell'agire umano che fa anzitutto riferimento alla persona e alla sua ricerca di autorealizzazione.

La decisione morale, pur nel limite dei condizionamenti biopsichici e socioculturali o in ultima analisi espressione della realtà più profonda dell'uomo, del "mistero" che lo connota, e ha perciò la sua sede nella coscienza.

Solo attraverso l'accesso a essa è, infatti, possibile conoscere l'agire nel suo spessore più radicalmente umano, come frutto di una progettualità complessiva che si incarna negli atti concreti della vita quotidiana.

La necessità dei valori e delle norme

Affermare che la coscienza è il criterio ultimo ( e decisivo ) di giudizio dell'agire morale non significa negare la necessità del ricorso ai valori e alle norme che li codificano.

La coscienza, in quanto espressione della realtà della persona, ha un carattere essenzialmente relazionale; essa è, in altre parole, costitutivamente aperta agli altri, al mondo, a Dio, e si autocostruisce solo nel corretto sviluppo di questi rapporti.

I valori e le norme definiscono le prospettive di fondo e i contenuti operativi dell'agire, che rendono possibile vivere in modo armonico le relazioni tra gli uomini e con Dio.

Così la coscienza si apre alla pienezza della verità, che essa trova inscritta nel profondo di sé, ma la cui sorgente ultima deve essere ricercata nel progetto originario di Dio.

v. Libertà; Morale cristiana

Consapevole: la parola syneidèsis ( 1 Sam 25,31; Sap 17,10+ ) prende in Paolo valori probabilmente cristiani.

Comunque siano le norme esteriori, la condotta dell'uomo dipende unicamente dal suo giudizio ( At 21,1; At 24,16; Rm 2,14-15; Rm 9,1; Rm 13,5; 2 Cor 1,12 ); ma tale giudizio è sottomesso a quello di Dio ( 1 Cor 8,7-12; 1 Cor 10,25-29; 2 Cor 4,2; 1 Pt 2,19 ).

La coscienza è buona e pura, se è ispirata dalla fede e dall'amore ( 1 Tm 1,15.19; 1 Pt 3,16.21 ) e purificata dal sangue del Cristo ( Eb 9,14; Eb 10,22 ).

1 Cor 4,4

Schedario biblico

Cuore e coscienza E 11
v. Cuore

Magistero

Sicché le espressioni, quale « il giudizio della coscienza cristiana », o l'altra « giudicare secondo la coscienza cristiana », hanno questo significato: la norma della decisione ultima e personale per un'azione morale va presa dalla parola e dalla volontà di Cristo.

Messaggio Pio XII
23-3-1952

La coscienza, all'atto pratico, è il giudizio circa la rettitudine, cioè la moralità, delle nostre azioni, sia considerate nel loro abituale svolgimento, sia nei loro singoli atti.

Catechesi Paolo VI
12-2-1969

Intelletto e volontà, nell'atto di coscienza morale, si sentono simultaneamente impegnati a definire tutto l'uomo qual è nel confronto intuitivo ( per via di sinderesi ) con la propria forma ideale, con la sua immagine perfetta, ch'è quella della somiglianza con Dio.

Catechesi Paolo VI
15-3-1972

Donde la grande importanza pedagogica di mettere in forte rilievo il senso del bene e del male, e di sviluppare poi questo senso in un dialogo interiore della coscienza, che appunto si chiama morale quando si riferisce alla distinzione di ciò che è bene da ciò che è male, e quando avverte ch'essa parte da esigenza d'una radicale conformità alla nostra natura razionale, a sua volta penetrata da un'esigenza trascendente, ch'è la volontà creatrice di Dio.

Catechesi Paolo VI
12-7-1972

Occorre appunto la legge: e quella che la coscienza offre da sé alla guida della vita umana non basta; dev'essere educata e spiegata; dev'essere integrata con la legge esterna, sia nell'ordinamento civile - chi non lo sa? - e sia nell'ordinamento cristiano - anche questo: chi non lo sa? -.

Catechesi Paolo VI
2-8-1972

Consideriamo ora la coscienza quale giudizio sulla moralità del nostro agire, quale intuizione etica superiore e per ciò stesso in riferimento al criterio assoluto del bene e del male, riferimento che si polarizza nel suo centro inevitabile, quasi come un luogo geometrico postulato da un dato disegno, che è Dio.

Catechesi Paolo VI
13-3-1974

La coscienza gode d'un ottimismo fallace e pericoloso, simile, nelle sue applicazioni pratiche, a quello di chi non consulta più, o non consulta mai, la vera e propria coscienza umana, e vive senza scrupoli, beato di concedere a se stesso ogni cosa desiderabile e possibile.

Catechesi Paolo VI
12-2-1975

La pace della coscienza è la prima autentica felicità.

Essa aiuta ad essere forti nelle avversità; essa conserva la nobiltà e la libertà della persona umana nelle condizioni peggiori, in cui essa si può trovare; la pace della coscienza per di più rimane la fune di salvataggio, cioè la speranza di ricupero della propria riabilitazione, della propria stima e della propria rinascita morale, quando la disperazione dovrebbe avere il sopravvento nel giudizio di sé.

Catechesi Paolo VI
9-4-1975

È un momento, dicevamo altra volta, un risveglio di coscienza, una presa di posizione spirituale a confronto col mondo paganizzante e irreligioso, da cui siamo circondati.

Catechesi Paolo VI
7-5-1975

La coscienza morale si misura con la relazione del Bene e del Male; guida l'uomo alla sua fonte e al suo termine, e dà allo spirito il senso, che sarà poi giudizio, della sua trascendente responsabilità

Catechesi Paolo VI
13-7-1977

La coscienza morale non può non condurre ad un atto religioso, alla avvertenza cioè del nostro rapporto di dipendenza dal Bene assoluto ed immutabile, che è Dio.

Catechesi Paolo VI
19-7-1978

Riconciliare la coscienza umana col Dio della Verità e dell'Amore; è questo il vostro ministero, sempre, ma in un modo del tutto speciale quando ponete il vostro sacerdozio al servizio degli sposi.

Discorso Giovanni Paolo II
1-3-1984

La coscienza morale presuppone la capacità di ascoltare la voce della verità, di essere docili alle sue indicazioni.

Angelus Benedetto XVI
24-7-2011

A questo proposito Francesco ha suggerito « una preghiera bella che noi possiamo fare tutti i giorni, prima di andare a letto, guardare un po' la giornata » e domandarsi: « Ma quale spirito ho io oggi seguito? Lo spirito di Dio o lo spirito del mondo? ».

Meditazione Francesco
4-9-2018

Concilio Ecumenico Vaticano II

Sacrario dell'uomo, … e legge divina, fedeltà alla … nella ricerca e applicazione della verità, … retta ed erronea Gaudium et spes 16
  Gaudium et spes 19
… e principi universali del diritto naturale Gaudium et spes 79
Squilibri contemporanei Gaudium et spes 8
Dignità e libertà della …, rispetto della … Dignitatis humanae 2
  Dignitatis humanae 3
  Dignitatis humanae 4
  Dignitatis humanae 11
  Gaudium et spes 26
  Gaudium et spes 41
  Gaudium et spes 61
La … cristiana guida il laico come fedele e come cittadino Apostolicam actuositatem 6
  Gaudium et spes 76
… e scuola Gravissimum educationis 6
… e strumenti della comunicazione sociale Inter mirifica 9
  Inter mirifica 21
Formazione della … Dignitatis humanae 14
  Gaudium et spes 87
v. Libertà; Obiezione di coscienza

Catechismo della Chiesa Cattolica

Le vie che portano alla conoscenza di Dio 33
La loro partecipazione all'ufficio regale di Cristo 912
Il senso della morte cristiana 1014
« Prendete e mangiatene tutti »: la Comunione 1385
Le molteplici forme della penitenza nella vita cristiana 1435
La contrizione 1454
La confessione dei peccati 1458
La celebrazione del sacramento della Penitenza 1480
La dignità della persona umana 1700
L'uomo immagine di Dio 1706
La moralità degli atti umani 1749
La coscienza morale 1776ss
Distinzione delle virtù cardinali 1806
La misericordia e il peccato 1848ss
La gravità del peccato: peccato mortale e veniale 1860
L'autorità 1903
Il bene comune 1907
La Legge antica 1962
La nuova Legge o Legge evangelica 1971
Vita morale e Magistero della Chiesa 2039
Il Decalogo e la legge naturale 2071
Il dovere sociale della religione e il diritto alla libertà religiosa 2106
Doveri dei cittadini 2242ss
Evitare la guerra 2311
La lotta per la purezza 2524
Comp. 359; 372-377

Rinnovamento Catechesi

… psicologica e religiosa
cresce nella pazienza e nella speranza 2
Conoscere la propria fede 39
L'appartenenza a Cristo nella Chiesa 43
Unità della coscienza 53
Così la Chiesa ha sempre 63
La catechesi, nel contesto sociologico del nostro paese 128
La scuola 154
L'unità interiore della persona 159
… morale
Il carattere missionario del popolo di Dio 88
Temi suggeriti dalle condizioni di tempo e di luogo 96
La catechesi va da persona a persona 131
Cercare e soffrire con gli altri 141
Il cristiano è un catechista 183

Compendio della dottrina sociale

Compendio, uomo integrale e coscienza

13
Coscienza e dimensione della gratuità 20
Coscienza di Gesù di essere il Figlio 29
Coscienza, Chiesa ed evangelizzazione 71
Evangelizzazione e coscienze individuali 71
Dottrina sociale, mondo e coscienza cristiana 73
Coscienza, concetto della dottrina sociale 77
Compito della Chiesa, fede e coscienza 78
Dottrina sociale, formazione e coscienze 81
Coscienza e doveri di giustizia e di carità 83
Coscienza e norme della dottrina sociale 84
Magistero, Pio XII e coscienza universale 93

Persona umana e coscienza

131
Essere coscienza vigile della società 134
Il giudizio della coscienza 139
Dichiarazione dei diritti e coscienza umana 152
Coscienza e verità della società 163
Famiglie e coscienza di essere protagoniste 247
Lavoratori, personalità e coscienza 301
Sindacato, educazione e coscienza sociale 307
Padri e trasformazione delle coscienze 328
Mezzi, fini e coscienza individuale 348
Società civile e presa di coscienza 366
Economia e coscienza dell'interdipendenza 373
Potere e ragioni di coscienza 380
Ordine creato da Dio e coscienze 383; 384

Cittadini, coscienza e autorità

394
Scetticismo e coscienza collettiva 397
Leggi ingiuste e problemi di coscienza 399
Leggi ingiuste e obiezione di coscienza 399
Sistema informativo e persona cosciente 415
Società, Stato e agire contro coscienza 421
Libertà di coscienza 422
Israele e coscienza del suo ruolo 430
Legge universale e coscienza dell'umanità 436
Povertà e coscienza umana e cristiana 449
Coscienza degli squilibri tra uomo e natura 454
Cristiani coscienti e biotecnologie 472
Scienziati e coscienza limpida e onesta 477

Gli obiettori di coscienza

503
Principio di umanità e coscienza 505
Sviluppo e coscienza del bene 527
Formazione della coscienza politica 531
Presbitero, comunità e coscienza 539
Fedeli come cittadini e coscienza cristiana 550
Discernimento e coscienza delle persone 550
Libertà di coscienza e bene della società 553
Persona umana e valori della coscienza 558
Coscienza cristiana e impegno politico 566; 570; 571; 572; 574
Coscienza di diritti inviolabili e universali 575
Vangelo e dignità della coscienza 576

Summa Teologica

  I, q. 79, a. 13
  I-II, q. 19, a. 5 s.